Abbonamenti 20mila, restituiti 72: milanista furioso un altro “popolo” inventato

di Lucio Fero
Pubblicato il 20 Agosto 2012 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Qualche unione consumatori o forse più d’una aveva minacciato “class action”, cioè azione penale contro una truffa di massa. Qualche telegiornale, anzi più d’uno, aveva spedito troupe, telecamera e microfono a raccogliere lo sdegno e la furia della gente tradita e assiepata “minacciosa e furente”, così assicuravano le cronache, intorno ai luoghi del misfatto: San Siro stadio o Milanello centro. Qualche giornale, anzi tutti, avevano titolato sulla rabbia del “popolo rossonero”. Rabbia incontenibile contro il Milan che aveva venduto Ibra e Thiago Silva al Paris Saint Germain dopo aver venduto abbonamenti per il prossimo campionato dove in “rosa” c’erano anche lo svedese e il brasiliano. Somma truffa e somma ingiuria, raccontavano le cronache infatti che il Milan si era salvato dall’assalto di popolo alla Bastiglia solo grazie alla ritirata e resa guidata da Adriano Galliani: “Restituiremo i soldi dell’abbonamento”.

Passano i giorni e poi leggi una riga per caso, semi nascosta in una cronaca di una partita di pre campionato: a restituire l’abbonamento in cambio dei soldi, a pretendere risarcimento sono stati in 72. Settantadue su ventimila abbonati: il “popolo milanista furente” è tutto qua. Un altro dei “popoli” inventati dalla cosiddetta comunicazioni di massa. I tifosi del Milan sono preoccupati e per nulla felici della squadra che appare ed è più debole, ma il “popolo della class action” non è mai esistito. Un altro dei popoli finti di tv e giornali e anche del web. Talvolta li si inventa di proposito: sono settimane che i tb Mediaset vanno in strada e in spiaggia a documentare come il dibattito e l’ansia e la voglia nazionali siano quelli della “elezione diretta del capo dello Stato”. Narrazione surreale e  in fondo comica del popolo della “democrazia diretta”, spesso gli inviati in spiaggia o in montagna hanno la faccia del “che mi tocca fare per mangiare…”.

Talvolta li si inventa per inerzia “ontologica”: il Tg3 ad esempio senza “popoli” oggi dell’acqua, domani della terra, dopodomani della luce non sa esistere. Di popoli finti e inventati è pieno: in fondo basta essere in duecento, sapersi piazzare sul web e avere qualche telefono giusto da chiamare in una agenzia di stampa e diventi popolo. Parafrasando, un quarto d’ora di “popolo” non si nega a nessuno.