Il “nascondino” del patrimonio: la casa no, il risparmio no, solo cash?

di Lucio Fero
Pubblicato il 3 Maggio 2012 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ un gioco vecchio, di quelli tradizionali e che non passano mai di moda, ma da qualche tempo è ridiventato gioco di massa, ci si gioca con impegno e passione: è il gioco a nascondino, a nascondino del “patrimonio”. Il “patrimonio”: più o meno tutti lo vogliono trovare e quindi tassare. Tassarlo lui, il “patrimonio”, non per cattiveria, ma per esentare e liberare dalle tasse tutti gli altri innocenti e deboli che “patrimonio” grasso e forte non sono. Ma il “patrimonio” non è che non si faccia trovare, sono i cercatori di patrimonio che giocano appunto a nascondino. Vediamo come si gioca.

Giocatore numero uno: “Mi è sembrato di vedere un patrimonio, eccolo…”. Giocatore numero due: “Sciocco, quella è casa e non è patrimonio, se tassi la casa sbagli bersaglio, devi trovare il patrimonio, capito?”.

Giocatore numero uno: “Ma il 50/60 per cento della ricchezza degli italiani è in immobili, in case…”.  Giocatore numero due: “Allora sei scemo, le case non sono patrimonio, sono patrimonio solo i grandi patrimoni immobiliari”. Giocatore numero uno: “Appunto, le case”. Giocatore numero due: “Le case grandi e tante, insomma mica le case normali, comunque questo patrimonio va cercato altrove”.

E il gioco continua: il “patrimonio” sta nei negozi e nelle vetrine? Non sia mai, quella è solo attività. Sta nelle automobili e nelle barche? Sì, forse, un pochino ma senza esagerare. Sta nei conti in banca? Sì, ma senza penalizzarli. Un giorno il più grande sindacato italiano, la Cgil, ha detto che il “patrimonio” grande comincia da 800mila euro in su e lì bisogna tassare senza pietà. Il più grande partito della sinistra, il Pd, ufficiosamente ha alzato la quota “patrimonio” indicandola a circa un milione e duecentomila euro. Ancor più ufficiosamente il più grande partito della destra, il Pdl, ha sussurrato che la quota “patrimonio” è tra un milione e mezzo e due milioni di euro. Però questi soldi, questo “patrimonio” non deve essere fatto di case, titoli di Stato, assicurazioni sulla vita, fondi di investimento, auto, barche. Deve essere “patrimonio vero”. E quindi il gioco a nascondino del patrimonio finalmente termina: che siano 800mila, un milione e duecentomila o due milioni devono essere rigorosamente cash per tassarli e stangarli. Se girate con cifre da ottocentomila e due milioni di euro in tasca o se li avete nel cassetto di casa o nel conto corrente, allora la Cgil e gli altri sindacati, il Pd e il Pdl, la sinistra e la destra prima o poi vi troveranno e vi colpiranno con la “patrimoniale”, l’unica e vera tollerata e voluta dalla maggioranza degli italiani.