Niente tasse e G8 in Abruzzo, doppio colpo di Berlusconi

Lucio Fero
Pubblicato il 23 Aprile 2009 - 23:48| Aggiornato il 16 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Bravo, complimenti, davvero. Forse alla fine non ce la farà a trovare gli otto miliardi in tre anni per ricostruire l’Abruzzo senza ricorre alle tasse. Forse la promessa, il giuramento di non inasprire la pressione fiscale sono conditi anche di presunzione e di bluff. Forse un domani una “tassa” la pagheremo sotto forma di inflazione derivante dall’espandersi del debito pubblico. Forse, forse…Però è la prima volta che ci provano a fare senza tasse. Senza le tasse che tutti ci aspettavamo. Con documentata e sperimentata diffidenza, sinceramente bravo Berlusconi.

E ancora più bravo nella sua idea-lampo di trasferire il G8 dalla Sardegna a L’Aquila. Una proposta che, se non fosse dormiente e cloroformizzata, avrebbe dovuto farla l’opposizione per metterlo in difficoltà. Una proposta dal corretto e condivisibile valore simbolico. E in pratica tre volte utile a Berlusconi. Prima utilità: risparmio di soldi, anche se gonfiato nell’entità, il risparmio non sarà certo di 220 milioni. Ma sarà risparmio e disinnesca la peraltro giusta critica di aver buttato milioni per non unificare in una sola giornata elezioni europee, amministrative e referendum. Seconda utilità: evita a Berlusconi un sacco di problemi logistici e organizzativi in Sardegna ed evita che intorno al G8 ci sia quell’aria troppo “Bilionnaire” che già si respirava. Sobrietà, serietà: spesso e volentieri il berlusconismo ne difetta, stavolta le promuove. Terza utilità: un qualche recupero di prestigio internazionale. Mentre con molto provincialismo il “cortile” politico interno cavilla sulla scelta, Obama e Brown, Washington e Londra dicono di sì. Perchè è una cosa seria. Anche un colpo ad effetto, una botta di immagine. E allora, qual è il peccato? Dunque senza incenso e con sincero rammarico per la circostanza di vivere in un paese in cui Berlusconi si può permettere di fare sia la parte del governo che quella dell’opposizione, bravo e complimenti.