Pensioni 2016 rivalutate: importo è bonus/malus. Estinzione pensioni sopra 3000?

di Lucio Fero
Pubblicato il 19 Maggio 2015 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni 2016 rivalutate: importo è bonus/malus. Estinzione pensioni sopra 3000?

Pensioni 2016 rivalutate: importo è bonus/malus. Estinzione pensioni sopra 3000?

ROMA – Il governo ha annunciato che dal 2016 le pensioni saranno rivalutate con un meccanismo nuovo e diverso rispetto a quello attuale. Attualmente le pensioni con importo mensile fino a tre volte il minimo (i famosi 1.400 e passa euro lordi) sono ricalcolate con una copertura del 100 per cento rispetto all’inflazione (o meglio rispetto alla quota di inflazione che per legge le pensioni devono recuperare che il cento per cento non è). Poi si va a scalare ma n mano che sale l’importo della pensione.

Si rivaluta del 95% della quota di inflazione recuperabile la pensione fino a quattro volte il minimo (appena sotto i 2.000 lordi).

Si rivaluta del 75% la pensione che sta tra quattro e cinque volte il minimo (tra i 2.000 e i 2.500 lordi).

Si rivaluta del 50 per cento la pensione fino a sei volte il minimo (tra 2.500 e 3.000 lordi).

Si rivaluta del 45 per cento la pensione di importo superiore a sei volte il minimo.

Questo era, ed è ancora, il meccanismo del governo Letta. Meccanismo che ha parzialmente tolto il blocco della perequazione delle pensioni, quello Monti/Fornero del 2012/2013.

Ora il governo Renzi annuncia nuovo meccanismo di perequazione/rivalutazione. E lo annuncia “più generoso” e più attento all’equità sociale.

Se alle parole del governo corrisponderanno dei fatti, “più generoso” il meccanismo non potrà essere per le pensioni di importo fino a tre volte il minimo (già rivalutate al 100 per cento). Più generoso il meccanismo potrà quindi essere per le pensioni oggi rivalutate al 95 e 75 per cento (tra 2.000 e 2.500 lordi mensili). Difficile che più generoso il meccanismo voglia essere per le pensioni oggi rivalutate al 50 e 45 per cento dell’inflazione convenzionale. Difficile, visto che le pensioni sopra i 3.200 sono state escluse da qualsiasi rimborso susseguente alla sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco della rivalutazione 2012/2013.

Anzi c’è chi sostiene che pensioni d’importo superiore ai 3.200 lordi (circa 2.400 netti al lordo di tasse locali) non saranno dal nuovo meccanismo in nessun modo rivalutate, in nessun modo e in nessuna percentuale.

Dovesse essere questa la scelta, allora si andrà ad una estinzione programmata e voluta delle pensione sopra i 3.000 euro lordi. Bloccata più o meno a vita, non rivalutata neanche di una porzione inferiore a quella delle pensioni più basse, sarà questione di anni e non di decenni per vedere la pensione da tremila lordi essere raggiunta da quella di duemila lordi. L’una cammina, l’altra sta ferma: è solo questione di tempo.

Estinzione della pensione sopra i tremila lordi a questo porterebbe (porterà?) il niente rivalutazione oltre quella soglia. Se così davvero è nelle intenzioni del governo, se qualcuno non ha capito male. Ma forse davvero in molti hanno capito male, forse il comprensibile e giustificato criterio di una rivalutazione inversamente proporzionale all’importo della pensione, l’importo che funziona da bonus/malus (più alto è minore è la percentuale di rivalutazione e viceversa) non verrà spinto e stravolto fino alla mostruosità, previdenziale e anche sociale, dell’estinzione della pensione sopra i 3.000 lordi.