Raggi donna bersaglio stampa malata: calunnia triangolo al Campidoglio

di Lucio Fero
Pubblicato il 22 Dicembre 2016 - 14:27 OLTRE 6 MESI FA
Raggi donna bersaglio stampa malata: calunnia triangolo al Campidoglio

Raggi donna bersaglio stampa malata: calunnia triangolo al Campidoglio

ROMA – Raggi, stavolta non si può che stare dalla sua parte. Stavolta su Raggi donna si riversa il peggio e cioè l’insinuazione furbetta di una stampa, su carta e su web, malata di tresche. Una stampa, diciamo una comunicazione, diciamo pure una subcultura non per questo calante che sempre sente il bisogno, il richiamo, il piacere di catalogare ogni azione di donna solo e soltanto in funzione di quel che una donna ha tra le gambe.

Stavolta tocca alla Raggi subire la calunnia improbabile, addirittura un triangolo al Campidoglio. Nella maniera più vigliacchetta qua e là appare sui siti di quotidiani e già corre ovviamente sui social network la panzana schifosa degli “omissis” nelle carte dell’indagine sulle nomine di Raggi sindaco che “ometterebbero” niente meno che una “relazione” tra la Raggi stessa e Raffaele Marra. E già qui è disperante e miserevole la naturalezza festosa con cui una sedicente informazione corre a spiegare e intendere fatti politici e sociali con argomenti di patta aperta.

Ma lo schifo non finisce qui e l’implausibilità non ha confini. L’insinuazione si appoggia, si fa per dire, alle parole di Daniele Frongia fino a ieri vicesindaco il quale intervistato in materia (con volgare impudicizia da parte di chi pone e concepisce simile domanda) ovviamente nega e si rifiuta di avvalorare quel che non c’è. Dice Frongia che è la terza o quarta volta che sulla stampa parte la caccia a con chi va a letto la Raggi e che questo è intollerabile. Detto, fatto: con la tecnica ormai usuale di trasformare la smentita in ammissione (fallo parlare della cosa e poi ci facciamo il titolo…) si mette in circolo la “notizia”. E la si correda, niente meno, di una possibile doppia relazione della Raggi, una ovviamente anche con Frongia stesso.

Il Campidoglio come luogo non di politica, amministrazione, potere, soldi, carriere, interessi privati e pubblici ma come alcova. E quel che avviene al Campidoglio spiegato come storia e storie di alcova. Solo una sensibilità malata, solo personalità non realizzate afflitte da questa malata sensibilità possono avere i genitali e il loro uso come categoria generale e unica di interpretazione del mondo. M5S, la sua novità, il favore che gode tra la gente, la sua natura di movimento che cambia tutto e insieme di movimento reazionario, la sua difficoltà a governare, il suo rifiuto delle competenze e quindi dell’avere un ceto dirigente, la stessa inadeguatezza evidente e macroscopica della Raggi a svolgere il ruolo di sindaco…Niente, tutto storia di letto.

Fa tristezza una stampa così. Fa tristezza ma questa stampa fa così quando ci sono di mezzo le donne: Maria Elena Boschi quando apparve non poteva che essere una “relazione” con Renzi e la sua azione politica viene seguita guardando e notiziando sui suoi tacchi, cellulite, fianchi, gonne…Della Bindi si è decretata l’impoliticità perché è brutta. La Boldrini, una dei presidenti della Camera più ideologizzati e partigiani della storia di Montecitorio, non finisce sotto accusa e osservazione per questo, su di lei si riversa il livore (alto e basso) anti femmina.

Così è per le donne di Forza Italia e del Pd e ora anche per quelle di M5S, il loro paese, gran parte della stampa del loro paese non ce la fa a non immaginare di spiare dal buco della serratura del loro bagno di donna, non ce la fa a non far circolare onanistiche storie, non ce la fa a non produrre bavetta di maschio irrisolto. E chiama impropriamente gossip questa che invece è una sua fregola.