San Grasso (Pietro) sciogli il sangue della sinistra e liberaci da Renzi

di Lucio Fero
Pubblicato il 8 Novembre 2017 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA
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Nella foto Ansa, il presidente del Senato Pietro Grasso

ROMA – San Grasso (Pietro) come San Gennaro. San Grasso chiamato da onusto (di anni e riti e processioni e messe) clero della sinistra (D’Alema, Bersani, Camusso…Vendola se lo trovano tra un po’ arriva). San Grasso apparso e atteso come San Gennaro. A sciogliere il sangue. Il sangue rosso vero della sinistra. Sciogli il sangue San Grasso, mostra ai fedeli (elettori) che non vengono più in chiesa il miracolo. Riporta la retta fede San Grasso e riporta sulla retta via chi è stato tratto in inganno dall’anti-papa. Ridacci San Grasso il nostro Pd. E liberaci da Renzi.

Il processo di beatificazione di Grasso è stato velocissimo. In fondo gli è bastata una sola opera pia: essersi dimesso dal gruppo parlamentare Pd sbattendo la porta in faccia a Renzi. Ed è diventato santo. Santo per tutti quelli di Mdp, Sinistra Italiana, Possibile, Rifondazione e movimenti vari di sinistra di vera lotta e al diavolo i governi che son appunto roba del diavolo. Insomma quel 5/8 per cento dell’elettorato che tanto è e rimane dai tempi di Bertinotti.

Ma Grasso santo non solo per loro. Santo anche per l’associazione pensionati e pensionandi ancora impropriamente chiamata Confederazione Generale del Lavoro. E santo Grasso anche per i “delusi della sinistra”, categoria sociale, antropologica ed elettorale che ormai vota stabilmente M5S.

Santo due, tre volte: scaccia Renzi, scioglie il sangue rappreso del voto a sinistra, è anche magistrato e questo non guasta per gli eterni innamorati della via giudiziaria al socialismo. E, stimmate fondamentale per un santo della vera sinistra, non ha dietro di sé nessun insediamento elettorale. Con un sant’uomo e un santo leader così alla guida sarà per la vera sinistra un magnifico e nobilissimo perdere le elezioni.

Santo Grasso, Grasso santo. Altro che quel frate titubante di Pisapia. Pisapia che doveva essere, a leggere ad esempio La Repubblica un incrocio tra Kennedy e Berlinguer. E’ durato un’estate Pisapia. Adesso c’è Santo Grasso. Cui viene affidata questa missione in terra. Lo fa esplicitamente Bersani, lo stesso Bersani che son quattro anni e ancora non ha capito perché M5S non diede i suoi voti per un governo con lui presidente del Consiglio. Un politico così smart oggi ha una visione altrettanto chiara di quella che ebbe nel 2.013.

Eccola: si fanno le primarie di coalizione di tutte le sinistre. Primarie per il candidato premier. Primarie che ovviamente sono vinte da San Grasso che porta in ostensione e processione l’immagine delle pensioni che tornano indietro e indietro d’età. Quindi San Grasso candidato premier di tutte le sinistre vince le elezioni di primavera 2.018. San Grasso, dopo aver scacciato il mercante (Renzi) dal tempio, ferma come fece a suo tempo un papa Berlusconi Attila redivivo e batte Di Maio-Grillo. Poi San Grasso saprà ammansire la bestia M5S, in fondo buona d’animo, e mirate popolo che con M5S ammansito sarà una magnifica collaborazione, se non di governo quasi.

Questa la visione di Bersani e di centinaia, migliaia come lui. San Grasso che fa il miracolo, San Grasso come San Gennaro e la sinistra invaghita di una superstizione, perduta in uno scongiuro, affascinata da un rito di evocazione, prona ad invocare il santo. Sinistra rossa e vera come le vecchiette devote che invocano salmodiando il miracolo. Amen, sinistra riposa in pace.