Tassisti scafisti, Grillo infettivologo, Renzi in over renzite…più che Crozza

di Lucio Fero
Pubblicato il 3 Settembre 2014 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA
Tassisti scafisti, Grillo infettivologo, Renzi in over renzite...più che Crozza

Un’immagine di Alice nel Paese delle meraviglie

ROMA – Il “paese delle Meraviglie” sforna prodigi a ripetizione. No, non il paese di Maurizio Crozza, qui si parla proprio di quello vero. Paese rispetto al quale Crozza fa fatica a tenere il passo.

Dunque, i tassisti-scafisti. Non solo tassisti, anche Ncc, noleggio con conducente. Dalla Lombardia, dal Veneto, dall’Emilia perfino dal Lazio per la modica somma di due/tremila euro ti portano un extracomunitario, un rifugiato, un profugo, un clandestino…in Germania.

Anzi, siamo precisi: fanno, caricano una “macchinata” di siriani o eritrei o quel che sia e scaricano la “macchinata”, magari una famigliola o un gruppo, in Germania appunto. Solo che la Germania s’incazza e li arresta i tassisti. Li arresta e comunica al governo italiano che sarebbe l’ora e il caso che la finissero di fare gli “scafisti di terra”, quelli che caricano extracomunitari senza permesso di varcare la frontiera e la frontiera invece gliela fanno passare in cambio di pacchetto di bigliettoni.

Li senti e li vedi al Tg delle 20,00 i tassisti-scafisti. Nervosi e incazzati anche loro, come pare sia d’ordinanza per i tassisti italiani. Ma soprattutto fantasiosi, loro e gli Ncc di cui sopra. Uno è riuscito a dire all’intervistatore: “I siriani in particolare vestono con eleganza, come fossero manager che vanno a concludere un affare. Per noi potrebbero essere anche turisti”. Ci vuole faccia, non c’è che dire. Turisti che affittano un’auto per migliaia di euro per andare a vedere come è fatta una frontiera? Ci vuole faccia per dirlo. E’ noto infatti che uno dei flussi turistici più battuti sia l’Auto Brennero a noleggio. E i “vestiti con eleganza”? Ci vuole faccia.

Faccia tosta sì, attributi meno. Neanche il coraggio di dire: e allora, soldo non puzza, li portiamo lì perché pagano e pagano forte. Sarebbe un’autodifesa discutibile ma almeno dignitosa. Invece i tassisti (Ncc) scafisti fanno finta di non capire, fanno i finti tonti. Magari e forse anche senza tanto magari sono gli stessi che a casa o al bar quando c’è il tg con gli scafisti del mare, scandiscono “per quelli galera a vita e anche peggio, fosse per me…”. Magari sono lo stesso tipo umano che “questi ci invadono, vanno bloccati o cacciati”. Magari dopo, bloccati e cacciati dopo che hanno scucito il costo della “macchinata”. Siamo o no “brava gente” noi italiani? Certo che sì, lo dimostriamo anche con i nostri tassisti-scafisti.

Segue nel paese delle meraviglie la grande attrazione che non schioda e non scolla dal cartellone. Niente meno che Beppe Grillo infettivologo. Lui che ne sa e non gliela si fa ha letto qualche settimana fa che a 40 poliziotti sono stati riscontrati dopo gli esami gli anticorpi della tubercolosi. Grillo, la sua intuizione, non hanno tempo per i particolari. Un artista non sta lì a misurare le dimensioni della tela, dipinge di getto. Quindi Grillo ha deciso che anticorpi della tubercolosi e tubercolosi sono la stessa cosa e ha rivelato al mondo i poliziotti tubercolotici. Al mondo, alla pubblica opinione e ai poliziotti stessi che per loro fortuna e ovviamente non hanno la tubercolosi.

Ma Grillo infettivologo gliel’ha diagnosticata. Informare Grillo che la presenza di anticorpi non attesta e non significa affezione dal morbo? Informarlo che se ci sottoponessimo tutti ai test risulteremmo con anticorpi, cioè “malati” a decine di milioni? Fatica vana o peggio. Magari Grillo poi ti fa sapere e rivela che tutti quegli anticorpi sono tutta colpa dei vaccini. E allora come ti metti? Questa è l’infettivologia del popolo, anzi del Movimento. E non puoi farci nulla, anche e soprattutto se sei medico davvero, dio ne scampi dagli “stipendiati da Big Pharma”.

Grillo infettivologo come misura di profilassi generale lancia il popolarissimo “gli immigrati portano malattie”. Non c’è nessuno che non ascolti questo grido. Proprio come nessuno in un cinema o teatro non ascolta il grido “Al fuoco!” Ecco Grillo è quello che grida “Al fuoco” perché una volta un cinema è bruciato e i pompieri dormivano… e il proprietario ha provato a nascondere che era colpa sua… e il palazzo poi era anche del cognato di un mafioso…A lui che grida, tutte queste cose gliele ha dette suo cugino che nei cinema ci lavorava ma ora ha perso il posto perché c’è la crisi e quindi è incazzato. E lui grida, forte di queste competenze acquisite e anche compiaciuto dell’effetto che fa il grido. Scappano tutti, tutti si impauriscono, hai visto che forza, siamo noi, siamo tutti. Consigliamo come esperimento di consenso popolare la spedizione in supermercato: al primo scuretto avvistato tra i banchi gridare: “Ha l’Ebola”. E poi vedrai quanto è forte il movimento. Organizzazione mondiale della Sanità ha pregato di non chiudere aeroporti, spiegando che è inutile e dannoso. Ma che ne sa Oms rispetto a Grillo infettivologo? Chi li paga quelli di Oms?

Infine nel paese delle meraviglie c’è Matteo Renzi in chiara “over-renzite”. Uno che in pochi giorni se ne esce con “annuncite”, “supplentite”, “riformite” tanto bene non sta. Ma che il premier sia affetto da “renzite” acuta (rubiamo il termine a Sebastiano Messina di Repubblica) lo attesta l’intervista fresca di rilascio al direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano. Il Renzi che risponde è disarmante, disperante. Secondo il premier non ci sono massicci e diffusi interessi sociali da sconfiggere e ribaltare per cambiare i connotati all’Italia. Gli studenti e i professori si convinceranno a farsi giudicare e pagare secondo merito e non anzianità. E i lavoratori dipendenti iper protetti si convinceranno a cedere qualche scudo a vantaggio dei giovani. E non ci sarà bisogno di chiudere le migliaia di aziende pubbliche di Regioni e Comuni, si scioglieranno da sole o diventeranno produttive. E tutto scorrerà là dove deve scorrere perché la gente è buona e solo alcuni ristretti club di cattivi l’hanno condotta via dalla retta via. Anzi, nemmeno cattivi, solo non capaci. I cattivi non ci sono nel magico mondo, nel paese delle meraviglie di Renzi. Una sola speranza: che sia una “over renzite”, una overdose. Che poi passa. Se invece è “renzite” cronica e cronicizzata, allora saremmo alla brufolite come malattia senile dello scoutismo.

E Matteo Salvini, gran capo Lega da qualcuno immaginato come candidato premier di tutta la destra, che racconta della Corea del Nord come “lì non c’è criminalità, prostituzione e l’embargo va tolto che si fanno buoni affari…”? No, dai, questo non è vero, questo se l’è inventato Crozza, già l’idea che Salvini possa essere il candidato premier è la prova del paradosso comico/artistico. Burlone di un Crozza, che ti sei inventato. Infatti Crozza non c’entra, non se l’è inventato. Forse proverà a rifarlo in tv quel Salvini, ma mai gli verrà così bene come è nella realtà.