L’otto settembre dei tecnici e la miseria dei politici, M5S compreso

di Lucio Fero
Pubblicato il 27 Marzo 2013 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA- L’otto settembre dei tecnici ha detto un deputato del Pd in aula. E il giorno dopo un giornalista, Lucio Caracciolo, su La Repubblica ha aggiunto a spiegazione, anzi a lapide: “Ognun per sè, nessuno per tutti”. Già, anche i tecnici obbediscono a questo comandamento nazionale, a questo dogma della furbizia irresponsabile. Fine di ogni illusione,anche dell’ultima illusione per chi ce l’aveva: in Italia non esistono gli “ottimati”, i cosiddetti migliori sono anch’essi investiti e parte del degrado civile. Per dirla sempre con Caracciolo il paese ha visto di non disporre di “quella nobiltà di Stato, di quella alta amministrazione selezionata per merito che nelle più antiche nazioni europee ha garantito, anche nell’ora più buia,continuità e prestigio alle pubbliche istituzioni”.

Sì, siamo rovinati. Rovinati anche qui: un ceto dirigente non c’è e quando lo si chiama ad esserci si mostra di latta e si squaglia. come l’otto settembre del 1943 quando lo Stato italiano si squagliò. Squagliò nella doppia accezione di svanire come un cono gelato al sole e squagliarsi nel senso di fuggire a gambe levate lasciando tutti gli altri nei peggiori guai. Lo squagliarsi del ministro Giulio Terzi dalla Farnesina, il dimettersi di un ministro di un governo dimissionario, il chiamarsi fuori e mettersi al riparo al solo fine e utilità di gridare che la colpa e di qualcun altro sono l’otto settembre 2013.

Otto settembre 2013 cui ha lavorato anche il premier Mario Monti che dal giorno in cui “salì in politica” si aggira nello Stato come un sonnambulo inconsapevole e presuntuoso. L’otto settembre dei tecnici che hanno mostrato di non essere più “riserva della Repubblica”, al massimo ripostiglio.

Fine, anzi no. Non basta, cosa ancora? L’otto settembre in Italia è endemico e contagioso. Quel ministro della Sanità Balduzzi che fa scrivere a Nature e quindi alla comunità scientifica internazionale: “In tutto il mondo c’è chi applica staminali senza regole e controlli ma ovunque devono farlo nascondendosi allo Stato e alla medicina e alla Giustizia. Ovunque tranne in Italia dove lo Stato invece li autorizza”. Già, l’otto settembre della Stamina, diamola a tutti anche se non serve a nulla, altrimenti arriva un casino che ci sommerge.

Finito, finito con questi ministri Don Abbondio? No, purtroppo no. C’è altro, c’è altro ancora che fa otto settembre. C’è la miseria dei politici. Non uno che nell’aula dei marò si sia levato per chiedere, proporre, immaginare: che si fa adesso per Latorre e Girone? A prenderli sul serio nella loro miseria va riferito che il Pdl e la Lega sono certi che se Monti si dimette gli indiani liberano i due marò, che il Pd rintuzza la manovra parlamentare della destra ma senza difendere i tecnici…Insomma la solita dialettica da condominio, anzi da cortile in cui la prima regola e l’unico obiettivo è chiamarsi fuori accusando il vicino-rivale.

Ma stavolta c’era anche M5S in Parlamento. Infatti si è alzato a parlare il cittadino Alessandro Di Battista che due cose le ha dette chiare: “Noi siano giovani e non capiamo discorsi cavillosi” la prima. La seconda: “Mettete dettagli e prove in Rete”. Cioè non capiamo niente e questo ci esime da ogni responsabilità, mettete in rete e magicamente al cosa si risolverà. Laura Boldrini, neo presidente della Camera, si è complimentata con Di Battista per l’intervento, l’otto settembre sa essere anche inconsapevole e gentile.

“Noi siamo giovani…tutto in rete”: anche di queste giaculatorie è fatto l’otto settembre 2013. Infatti nelle stesse ore la capogruppo M5S alla Camera, la Lombardi parlava di “porcata di fine legislatura”. E cosa mai stava accadendo? Che il parlamento si avvia a dare il via libera al pagamento di 20 miliardi di debito dello Stato nei confronti delle aziende. Ossigeno per Italia in carne e ossa che sta morendo, ossigeno per i posti di lavoro. Ma la scaltra Lombardi ha visto che in quei 20 miliardi ci possono essere anche decine di milioni, forse addirittura duecento, niente meno che per le odiate banche. Di qui l’accorto altolà di M5S.

Sono giovani…nessuno ha potuto spiegare alla Lombardi che qualche banca, purtroppo poche, ha anticipato alle aziende i crediti non pagati dallo Stato e quindi, come è ovvio e giusto, se lo Stato paga le aziende, le banche riprendono quei soldi che hanno anticipato. Ma questo in rete forse non c’è, troppo complicato o la Lombardi non l’ha trovato o comunque la rete e M5S non vogliono pensieri come quello di dover portare ossigeno alle imprese. Sono giovani e più in là della rete non vanno. Anche questo è otto settembre, anzi è questa la novità dell’otto settembre versione 2013.