Vaccini, “depopolazione” ha antenato: la difesa della razza

di Lucio Fero
Pubblicato il 19 Ottobre 2015 - 12:18 OLTRE 6 MESI FA
Vaccini, "depopolazione" ha antenato: la difesa della razza

Vaccini, “depopolazione” ha antenato: la difesa della razza

ROMA – C’è in giro, gira libera dalla camicia di forza che pur clinicamente meriterebbe, l’idea che i potenti della terra, da Bill Gates a Rockefeller e ognuno aggiunga quello che gli sta più antipatico, starebbero “depopolando” il pianeta. Avvelenandolo con sostanze alimentari modificate (magari gli Ogm o perché no anche per via dei supermercati). E, ovviamente, la “depopolazione” si appoggerebbe sui vaccini. Somministrati apposta per sfoltire il pianeta dagli umani comuni. L’idea, ancilla e ancella di quella delle strisce chimiche lasciate dagli aerei per corrompere l’atmosfera, ha un antenato. Un antenato le cui fattezze spiegano di che famiglia è l’idea che purtroppo gira.

Era la fine del XIX secolo- ricorda Eugenia Tognotti su La Stampa – quando prende vita, particolarmente in Inghilterra la “Lega internazionale degli anti vaccinatori”. La Lega combatteva aspramente la vaccinazione contro il vaiolo. Opuscoli, giornali, conferenze, raccolte di denaro…erano la Rete dell’epoca e funzionava come la Rete web di adesso: la Rete di allora sosteneva che la vaccinazione anti vaiolo causava, favoriva difterite, tisi, sifilide...la Rete di adesso sostiene che le vaccinazioni favoriscono, causano autismo, demenza…

L’argomento principe e forte della “Lega Internazionale anti vaccinatori” di cento anni fa era che i vaccini portavano malattie e difetti che guastavano…la razza. Decadenza della razza, degenerazione della discendenza, degenerazione biologica erano le pestilenze che viaggiavano nascoste dietro e dentro i vaccini.

Cento anni dopo gli affascinati e ipnotizzati dalla “depopolazione” ricorrono sostanzialmente allo stesso argomento, allo stesso schema: dietro e dentro i vaccini si nascondono coloro che vogliono far fuori l’umanità buona.

Ad un secolo di distanza, dopo centinaia di milioni di vaccinazioni anti vaiolo, il vaiolo non c’è più, l’unico segno di “degenerazione” che ne portiamo (quelli della generazione più anziana) è il segno inconfondibile sull’epidermide del braccio e il ricordo del pennino con cui fummo vaccinati. Non ci sono state nonostante la vaccinazione di massa degenerazioni biologiche, difterite e sifilide sono stante combattute, ridotte, quasi vinte. Insomma l’evidenza di un secolo ha smentito la Lega anti vaccini di cento anni.

E i “pensatori” della depopolazione odierni? Dovrebbero spiegare soprattutto a se stessi come mai su questo pianeta dominato dai potenti avvelenatori, in cui è in atto da anni il complotto per far fuori un sacco di gente con vaccini e altro…su questo stesso pianeta la popolazione aumenta e, non solo, ovunque si allunga l’età media della vita. Che i “depopolatori” usino veleni scaduti? Che li abbiano comprati su Internet beccando bidoni su bidoni? Di fronte all’idea del “depopolare” in atto attraverso i vaccini si resta infinitamente ammirati tale è la grandezza, l’imponenza, la vertigine che dà la umana propensione alla stupidità.

Ma non è solo stupidità, come insegna l’antenato che combatteva il vaccino anti vaiolo per “difendere la purezza della razza” l’odio per la scienza, lo schifo per la competenza, il rifiuto della razionalità, la libido del complotto planetario sono tutti imparentati e la grande famiglia è quella della cultura, sì cultura, reazionaria e anti moderna. Vasta cultura, vasta famiglia: dalla Vandea all’Isis, da Hitler alle scie chimiche.