Voto Berlusconi perché ci hanno imbrogliato con la crisi e rapinano con le tasse

di Lucio Fero
Pubblicato il 4 Gennaio 2013 - 14:06 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi

ROMA- Perché votare Berlusconi, è la seconda tappa della nostra “guida” al 24/25 febbraio. Guida al sentimento che più ti ispira e ti “tira”, guida a ciò che ti pulsa dentro la testa e anche la pancia anche se non sempre lo dici così chiaro con le parole. E allora: voto Berlusconi perché…ci hanno imbrogliato con la storia della crisi e ci rapinano con le tasse. Se è questo il vostro mood interno che sia questo il vostro voto.

Imbrogliati con la storia della crisi, non solo e non tanto con la “congiura” per far fuori Silvio dal governo, quello importa ma al fondo chi se ne importa. Imbrogliati perché in realtà ci stanno fregando. I tedeschi e i francesi e anche gli americani ci stanno fregando, la crisi, la nostra crisi se la sono inventata loro per guadagnarci sopra e farci sputare sangue. Vedi per credere le slides di Renato Brunetta. Eravamo un paese che “andava”, più o meno andava. Più o meno sempre lo stesso e sulla stessa rotta di quando Bettino Craxi disse “la nave va”. Vedi per confermare i conti sulla gente al ristorante che già allora faceva Maurizio Sacconi giovani ben prima dell’attempato ma mai canuto Berlusconi.

Ci imbrogliano con la storia della crisi e soprattutto ci rapinano con le tasse. Con l’Imu che è “incostituzionale”, non nella Costituzione scritta ma in quella materiale che ben più conta. Imu “incostituzionale” perché la casa non solo è mia ma ho fatto sacrifici e risparmi per averla e adesso arriva lo Stato esattore? Imu e Redditometri e Equitalia e questo Stato di polizia fiscale che a liberarsene i soldi tornano a circolare. E il resto, il resto insomma chi se ne frega, perché se circolano i soldi e la gente non ha paura delle tasse il più è fatto. Quindi voto Berlusconi perché ci hanno imbrogliato con la crisi e ci rapinano con le tasse. Se pensate, se “sentite” così, così sia. E si vada a vedere anche perché votare per Bersani, il perché per Monti, il perché per Grillo.