Mafia gay non esiste, dire così è offensivo. Lobby Lgbtq c’è, non dirlo è elusivo

Luca Barbareschi e Vittorio Sgarbi e poi Vittorio Feltri, usi all’abuso di non modiche quantità di machismo, hanno pubblicamente convenuto sull’esistenza, qui e ora, della nociva mafia gay, anzi dei “froci” per dirla con le loro genuine parole. Esiste davvero una mafia gay e comunque una consorteria di tutte le omosessualità e sessuali identità oppressiva e organizzativamente dedita all’oppressione dell’etero sessualità? No, una mafia gay non c’è. E dirla così è non volersi privare del discutibile piacere di insultare milioni di italiani. Dirla così è riempirsi la bocca di consonanti e vocali a formare effetto volgarità, pensando sia audacia. 

Mafia no, lobby sì

Ma che esista una lobby, una operante lobby Lgbtq (e quanto altro magari si aggiungerà) è esperienza quotidiana dovunque si lavori e si manifesti vita collettiva e pubblica comunicazione. Una lobby che esige, talvolta conquista, talvolta impone comportamenti, linguaggi, posture sociali. Una lobby che promuove, spinge, assiste, organizza i suoi associati e aderenti. Una lobby che si avvale di mutualità interna, che esercita influenza e pressioni all’esterno, non di rado più pressioni che influenze. Una lobby legittima, almeno come le altre operanti nella società italiana. Ci sono infatti le lobby delle professioni e delle categorie, le lobby territoriali, quelle degli interessi e quelle delle identità.

La cittadinanza reale di ciascuno più che nella condizione di “cittadino” appunto si invera, purtroppo, nell’appartenenza e fedeltà, non di rado multiple e sovrapposte, all’una o altra lobby (nel loro piccolo anche giornalisti e gente dello spettacolo). Sì, una lobby Lgbtq esiste e lotta insieme a noi. Lotta per le quote nella distribuzione di incarichi e posti. Lotta per una fratellanza e sorellanza interna di certo maggiore rispetto a chi è altro e fuori dalle identità Lgbtq (lesbo, gay, bisex, trans, queer). Lotta, come ogni lobby, per vestire i suoi interessi con i panni (sempre, anche quando non è) dei diritti generali e universali. Non dirlo che una lobby Lgbtq c’è ed è anche forte è omissivo. Omissione cui la lobby Lgbtq tiene molto gli altri si attengano.

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