Maradona “non gradito”. La Fifa lo vuole fuori dagli stadi. Da che pulpito…

ROMA – La notizia arriva dalla stampa brasiliana: Diego Armando Maradona non è gradito alla Fifa. Non è considerato “very important person” e quindi nell’area vip degli stadi dove si giocano le partite dei mondiali non deve entrare. Non piace, ai perbenisti Fifa. Troppe uscite sopra le righe. Un dito medio qua, un insulto a Sepp Blatter là. E qualora non bastasse anche qualche parolina non proprio amichevole sui padroni di casa del Brasile.

D’accordo. Maradona non fa nulla per essere simpatico né alla Fifa, né tantomeno ai brasiliani. E’ argentino, anzi dell’Argentina nonostante Leo Messi, resta comunque il simbolo. E poi non appena trova un microfono o una telecamera si diverte a sputacchiare un po’ di veleno proprio sul Brasile. Il punto è un altro: non esiste dovere di simpatia. E men che meno dovere di essere personaggio che unisce.

Piaccia o no, Maradona del calcio di tutti i tempi è una delle espressioni più alte. Si può discutere, e lo si è fatto sin troppo, se sia il numero uno o il numero due. Se Maradona sia più forte di Pelè o Pelè sia più forte di Maradona. Ma chiunque sia il numero uno resta il fatto che il numero tre è molto lontano dai primi due. E quindi che Maradona sia persona non gradita o comunque non degna di area vip a qualsiasi manifestazione calcistica è oggettivamente qualcosa che stride e disturba anche chi il Pibe de Oro non lo abbia in simpatia.

Una domanda viene spontanea. Se non c’è posto per lui, per chi c’è posto? Qualche politico, qualche sponsor, qualche personaggio dello spettacolo. E’ evidente che qualcosa non torna.

Poi basta dare una rapida occhiata ai giornali delle ultime settimane e improvvisamente il puzzle prende forma. Ma che forma? Semplice. Il 10 giugno, a 48 ore dall’inizio dei Mondiali, Maradona parla in tv in Venezuela. E non brilla per diplomazia. Inizia dalla Fifa, che dai campionati del mondo

“guadagna 4 miliardi di dollari dai mondiali e a chi li vince vanno solo 35 milioni, si tratta di un divario che non è credibile”.

Poi se la prende con chi da anni ha in mano il calcio mondiale e non ha nessuna intenzione di mollarlo come dimostra chiaramente la sortita sulla moviola in campo durante la campagna elettorale per l’ennesima rielezione. Maradona parla di Sepp Blatter e della farsa dei Mondiali 2022 in Qatar, assegnazione su cui pende il sospetto (eufemismo) di tangenti. Per Maradona Blatter

“Si dovrebbe nascondere in bagno, Bill Gates i soldi se li guadagna, lui no. Si intasca 4 miliardi di dollari senza fare nulla”.

Inizia a rotolare la palla e Maradona non risparmia neppure il Brasile. Vince con la Croazia e il Pibe spiega che il 3-1 è solo il risultato del tabellino mentre il campo ha detto altro. Poi il Brasile passa ai rigori con il Cile e Diego sentenzia: “E’ la prima grande ingiustizia del Mondiale”. Non parla di arbitri Diego, troppo esperto per fare questo errore. Si limita al campo e a quello che tutti vedono: un Brasile che fa una fatica boia per passare il turno. Ma certo nella terra dove i mondiali si giocano non aumenta la sua popolarità.

Sia chiaro. Maradona non è uno stinco di santo e decisamente non è tagliato per il ruolo di uomo immagine e istituzionale che così bene ricopre Pelè. Il problema è un altro. A volerlo tenere fuori dagli stadi sono certi perbenisti che forse prima dovrebbero riflettere su cosa succede in casa loro. Ovvero nella sede Fifa di Zurigo. Un esempio valga su tutti. I mondiali in Qatar. D’estate, con 40 gradi. In un paese che non ha mai espresso un calciatore che sia uno buono neppure per la nostra Lega Pro. I mondiali in Qatar hanno più o meno il senso di un concerto dei Metallica in un teatro parrocchiale o di una manifestazione Cgil in Cina. Eppure la Fifa li assegna. Tempo qualche mese e si diffonde il sospetto (eufemismo) che ci sia dietro una storia di mazzette. A questo punto la Fifa (forse) ci ripensa. Prima qualcuno deve dimostrare che le mazzette siano state davvero pagate.

Da questo pulpito viene la predica su Maradona negli stadi.  Perché lui, che è quello che è ma se dici calcio 8 su 1o rispondono Maradona, negli stadi non va bene. Chi ha portato i mondiali in Qatar ed è accusato di averlo fatto a suon di mazzette invece ha sempre diritto a un posto in prima fila. Tra i vip.

(foto LaPresse)

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