Mcdonald’s: polemica Cgil non è amica dei giovani

di Salvatore Gatti
Pubblicato il 9 Gennaio 2013 - 10:46| Aggiornato il 26 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA

Il messaggio pubblicitario della McDonald’s Italia è brillante: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro: 3 mila nuovi posti li mettiamo noi”. Ed è vero, fanno 3 mila assunzioni in un momento di crisi profonda, soprattutto tra i giovani. Il 37 per cento di loro è disoccupato, ci dice l’Istat. Solo che non sono le mitiche (mito di sinistra) assunzioni a tempo indeterminato: sembra siano assunzioni a part-time. Pubblicizzate con un aggressivo messaggio. Apriti cielo. Una delle più intransigenti categorie della Cgil, quella dei lavoratori del commercio (la Filcams) spara subito a zero contro la McDonald’s. L’ accusa fondamentale: uso improprio della Costituzione.

Quanto all’accusa, di fare contratti flessibili, part-time, questa non può reggere. Non perché non sia vera. Ma perchè non ha senso, oggi. Un rapporto dell’Unioncamere-Ministero del Lavoro rimarca infatti come solo il 19 per cento dei contratti in Italia sia a tempo indeterminato. Insomma, prevale la flessibilità, indispensabile soprattutto in un lungo periodo di crisi come questo, nel quale le imprese non possono certo prevedere il futuro e quindi non si possono impegnare nella creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato. Ma questo argomento è, appunto, inconsistente. Quali altre accuse rimangono? Che la multinazionale non accetta di trattare con il sindacato a livello nazionale e aziendale.

“Macché”, replica l’amministratore delegato della McDonald’s Italia, Roberto Masi: “La Cgil è oramai incapace di rappresentare i lavoratori e i giovani ed è capace solo di fare polemiche pretestuose”: E infatti la multinazionale della ristorazione sta facendo seguire alla pubblicità i fatti: sta assumendo. A part-time? Molti giovani? E perché no. Sempre meglio della disoccupazione, dell’odioso cliché di essere dei “bamboccioni”. Soprattutto in giorni, come l’ 8 gennaio 2013, nel quale l’Unione europea diffonde un rapporto che intravede per l’Italia il rischio di uno stato di povertà con poche possibilità di riuscire a uscirne.

Allora: grazie, McDonald’s. E, per quanto riguarda la Cgil: basta essere nemica dei giovani. Chiediamo troppo?