Megxit in 5 punti: titolo nobiliare, tasse, sicurezza… Giampaolo Scacchi spiega il Daily Mail

Giampaolo Scacchi
Pubblicato il 15 Gennaio 2020 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Megxit in 5 punti: titolo nobiliare, tasse, sicurezza... secondo il Daily Mail

Megxit in 5 punti: titolo nobiliare, tasse, sicurezza… Giampaolo Scacchi spiega il Daily Mail. Nella foto::Meghan Markle e Harry (Ansa)

ROMA – Megxit in 5 punti: titolo nobiliare, tasse, sicurezza… Giampaolo Scacchi spiega il Daily Mail, Non di solo  Brexit si tormentano i poveri inglesi. Ora c’è anche Megxit.

Cerchiamo di capire cosa può succedere. Harry e Meghan hanno chiarito che desiderano continuare a svolgere i doveri reali per conto della Regina e, dunque, avranno bisogno di mantenere i titoli. Volendo potrebbero rinunciare volontariamente ai rispettivi HRH, che consente loro di essere chiamati Sua Altezza Reale e, nel caso ne avessero intenzione, potrebbero comunque mantenere il titolo di Duca e Duchessa del Sussex. Ma l’intera filosofia del nuovo marchio della coppia, Sussex Royal, ruota proprio intorno al quel HRH, Sua Altezza Reale.

Sul loro nuovo sito web annunciano che “credono profondamente nel ruolo della monarchia e l’impegno nei confronti di Sua Maestà la regina è incondizionato”. Tuttavia non è chiaro se si tratti di una mossa astuta per forzare la mano sulla Royal Family. Se per un qualsiasi motivo trovassero opposizione, ciò potrebbe dar loro la possibilità di trasformarsi in martiri, facendo apparire l’istituzione della monarchia vecchio stile, ingombrante e poco progressista.

Una delle opzioni è che Harry e Meghan siano autorizzati a mantenere i loro patrocini personali e avrebbero inoltre la possibilità di partecipare ai grandi eventi familiari come il Trooping The Color. Tutti gli altri doveri reali, tuttavia, verrebbero notevolmente ridimensionati.

Tasse

Harry potrebbe dover affrontare una potenziale “doppia tassa” su qualsiasi reddito commerciale, si parla di milioni di sterline da versare a più autorità. Il Canada richiede ai residenti – chiunque trascorra più di 183 giorni nella nazione – e ad alcuni proprietari di immobili di pagare la tassa sul reddito dei guadagni totali. Regole simili si applicano nel Regno Unito, anche se il limite è di 90 giorni. Meghan, cittadina americana, indipendentemente da dove vive, negli USA è già tassata per gli introiti che realizza globalmente. Se Harry non vuole essere sottoposto a tassazione in entrambi i Paesi, potrebbe essere costretto a rinunciare alla residenza nel Regno Unito o limitare la permanenza in Canada.

Finanziamento

La coppia ha annunciato che rinuncerà al finanziamento del Sovereign Grant – denaro dei contribuenti – che sostengono ammonti comunque soltanto al 5%. Ma ottengono parecchio denaro dei cittadini anche per i viaggi ufficiali nel Regno Unito e all’estero e potrebbero costare centinaia, se non milioni, di sterline l’anno. Sempre sul sito annunciano che il 95% del finanziamento annuale proviene dal Ducato di Cornovaglia, una proprietà privata utilizzata per finanziare il lavoro ufficiale e le spese di soggiorno del Principe di Galles. Il principe Carlo, chiede il Daily Mail, continuerà a sostenere tutto ciò? Può giustificarlo? E qualsiasi cosa darà loro in futuro – si stima che la cifra attualmente sia di circa 2,3 milioni di sterline – sarà soggetta a tassazione?

Attività commerciali

Harry e Meghan sostengono che esiste un “precedente” che consente di mantenere un titolo e realizzare un reddito, in quanto ci sono membri della Royal Family che lavorano a tempo pieno e svolgono i doveri reali. La differenza con gli altri reali è che il principe è sesto nella linea di successione, il figlio Archie settimo, sono personaggi pubblici di alto profilo.

Frogmore Cottage

La coppia ha dichiarato di voler tenere Frogmore Cottage, la casa di proprietà della Crown Estate nella Queen’s Windsor Estate, rinnovata con 2,4 milioni di sterline dei contribuenti, fatto che all’epoca ha creato non poche polemiche. Proprietaria è sempre la regina ma l’ha concessa in uso ai Sussex a tempo indeterminato, da utilizzare come residenza ufficiale.

Sicurezza

Quali membri della famiglia reale, la coppia ha diritto alla protezione di Scotland Yard finanziata dai contribuenti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sia in patria che all’estero, nel corso delle vacanze e per gli impegni ufficiali. Harry e Meghan hanno chiarito che vorrebbero mantenere la sicurezza ma la Metropolitan Police, sembra abbia fatto capire che se la coppia vive all’estero non sarà in grado di garantire protezione 24 ore su 24 e avrebbe avviato una revisione della questione. Buckingham Palace, il segretario di gabinetto Sir Mark Sedwill e il Ministero degli Interni hanno già discusso sul futuro della sicurezza della coppia, il cui conto è già vicino a 1 milione di sterline all’anno. La polizia non volterà le spalle a Harry e Meghan ma sarà indispensabile trovare un compromesso. (Fonte: The Daily Mail)