Migranti, quelle ombre sulle Ong

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 15 Agosto 2017 - 07:40 OLTRE 6 MESI FA
Migranti, quelle ombre sulle Ong

Migranti, quelle ombre sulle Ong

ROMA – “Quelle ombre sulle Ong”: questo il titolo dell’articolo di Giuseppe Turani su Uomini e Business.

Sono pronto a scommettere che tutto il personale delle Ong che agivano nel Mediterraneo sia costituito da persone piene di buona volontà e straordinarie. Però qualcosa non torna. Fino a due giorni fa il mare pullulava di navi Ong, grandi e piccole, che correvano avanti a indietro a raccogliere migranti e a portarli in Italia, scaricandoli nei nostri porti.

Ma non appena sono intervenuti un po’ di controlli (codice Minniti e Guardia costiera libica) sono sparite tutte. Niente viaggi in mare, niente migranti, zero salvataggi. Il sospetto che, come hanno denunciato i servizi segreti austriaci già due anni fa, queste navi Ong facessero, a fin di bene, un servizio autobus nel Mediterraneo è forte.

In sostanza, più che i salvataggi, forse, praticavano la raccolta di migranti su appuntamento. Niente di male. Meglio così che lasciare andare questa gente all’avventura su barconi tremolanti e destinati a affondare dopo qualche miglio.

Ma ne viene fuori un quadro generale un po’ paradossale. Queste Ong trasportavano un sacco di gente, ma sempre e solo in Italia. Sulla loro buona fede e il loro spirito altamente umanitario non ci permettiamo di dubitare, ma il risultato è che stavano riempiendo l’Italia di migranti, di cui non siamo in grado di occuparci.

Il senso di tutto ciò sfugge a chiunque. Certo, meglio l’Italia che i campi in Libia (luoghi dell’orrore), ma allora forse è meglio non incoraggiare la gente a muoversi.

Le Ong, con il loro incessante correre su e giù per il Mediterraneo, non hanno in realtà risolto alcun problema: hanno semplicemente scaricato migliaia di profughi in Italia, abbandonandoli poi al loro destino.

Adesso si legge che personaggi autorevoli, dal finanziere-filantropo Soros a Laura Boldrini stanno facendo pressioni perché le navi delle Ong possano riprendere il loro inutile (e sospetto) servizio di autobus del mare.

L’idea che l’Italia, al massimo, può accogliere 150-200 mila profughi all’anno, e con difficoltà, non li sfiora nemmeno. Solo dei matti possono aver pensato di trasformare il nostro paese in una sorta di discarica mondiale degli emigranti. Come non li sfiora l’idea che forse bisogna far pressioni sulla Libia perché dia davvero la caccia ai trafficanti di carne umana e perché tratti meglio i migranti.

Insomma, queste Ong saranno fatte sicuramente da brave persone, tutti buoni samaritani, ma molto sprovvedute.

E, ancora una volta, va detto grazie al ministro Minniti che è riuscito a fare un po’ di chiarezza.