Abatini alla democristiana o kapò alla Gaia: questo passa il convento

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 8 Maggio 2013 - 15:40| Aggiornato il 21 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il governo in Abbazia per il fine settimana e via tutti i giornali a ricordar, rimembrare quando la sinistra con Prodi a Gargonza e la Dc nelle Domus e la destra che in convento e in spirituale ritiro non ci va mai…Il governo convocato da Letta in Abbazia (ciascuno a spese sue si precisa) per “fare squadra”, conoscersi e capirsi. E via foto a colori dell’Abbazia e dettagli sulle stanze doppie e le mura vecchie e si suppone quindi sagge. Emaneranno saggezza per osmosi? Il governo in Abbazia e viene in mente per sillabica osmosi la formula: abatini, governo degli abatini. Non quelli in saio, non proprio quelli. Abatini perché piccoli e fragili, di minuta costituzione. Così è il governo Letta, così è Letta premier, così sono i suoi ministri. Abatini. Nonostante sia già all’opera una mini letteratura agiografica. Abatini alla democristiana viene suggerito per rafforzare l’immagine e la sostanza. Alla democristiana davvero? Magari.

Abatini e poco più malgrado loro. Un governo che abbassa tutte le tasse, taglia tutta la spesa inutile, ti rimanda in pensione a 62 anni, fa sparire l’Imu e poi la fa ricomparire ma tu non te ne accorgi, fa partire la ripresa economica, mette a posto la Merkel e pure tutta la Germania ma i tedeschi tutti anche loro non se ne accorgono oppure accettano la punizione e rampogna per penitenza. Un governo che campa tanto quanto la Convenzione per rifare i connotati allo Stato, cioè, a rigor di bazzica, un governo che dovrebbe esser già al suo funerale essendo la Convenzione appena defunta. Un governo che trova lavoro ai giovani e glielo trova sia al modo della Camusso, pagandogli di tasca sua lo stipendio, sia al modo di squinzi, cioè abbassando le tasse su profitti e quindi salari. Un governo Re Mida alla rovescia che dove tocca risana. Un governo che a far questo allinea il Pdl alla Brunetta per cui deficit e debito sono bella e utile cosa e il Pd alla Fassina, quello dello spezzeremo le reni alla Germania.

Un governo che si veste e si mostra da Superman e Spiderman fusi insieme e che invece dipende come un alluvionato in tenda dagli umori cangianti di Berlusconi e dalla confusa malevolenza del Pd. Letta, Berlusconi lo tiene leader fino a che gli conviene. E questo è ovvio, accade sempre e ovunque e non si capisce perché in Italia sia scandalo che accordo politico c’è fino a che c’è…accordo. Il problema è che Berlusconi e la destra italiana sono quelli che hanno contribuito in maggior misura allo sfascio economico. E sono ancora gli stessi, con la stessa politica e le stesse idee di sfascio. Proprio quelle per cui sono stati votati. Letta, il Pd il suo governo non lo digerisce, non ce la fa. Scrive giuliano Amato che al Pd di oggi “manca un Togliatti”. Già, tra le tante altre cose manca un Togliatti, ma anche Palmiro Togliatti avrebbe avuto le sue difficoltà con un elettorato come quello che vota Pd certo e sicuro che, sparito Berlusconi, ogni abbondanza sgorgherà.

Un governo di abatini, alla democristiana e mica tanto. Questo è quello che passa il convento e altra minestra non c’è. A meno di non considerare minestre potabili autentiche pozioni quali il governo Berlusconi-Maroni che subito ci porta alla bancarotta oppure il governo Bersani-Vendola che subito si sarebbe sfasciato come appunto l’alleanza per il “Bene comune”. Qualcuno se la ricorda ancora? Dopo le elezioni è durata poche settimane e solo perché era congelata, ibernata. Oppure, se il governo di abatini non piace, nel paese altra alternativa c’è: quella dei Kapò alla Gaia.

Gaia, il nuovo ordine mondiale: video realizzato nel 2008 e che si consiglia di andare a visionare in prima e diretta persona, ciascuno con i suoi occhi ed orecchie sul sito della Casaleggio associati. Lì, nel video, la funzione che nella storia comunemente intesa viene assegnata alla presunta nascita di Gesù, insomma quella dello spartiacque tra un’era e un’altra, viene assegnata ad altra e diversa data: l’8 settembre 2007, giorno del Vaffa day. Lì, nel video, c’è la terza guerra mondiale: inizio 20220, fine 2040. Si salveranno un miliardi di persone su sette, il pianeta ne uscirà fuori più puro e i sopravvissuti (eletti?) il 14 agosto 2054, letteralmente centenario della nascita del Guru, daranno vita a mezzo internet al nuovo governo e alla nuova società mondiale che saranno tutt’uno e avrà nome Gaia. Il lavacro, il diluvio, l’eliminazione di sei su sette e poi il regno della felicità.

Certo, arrivarci a Gaia sarà dura e comporterà disciplina e sacrifici. Non tanto quelli dei prossimi quattro o cinque o sei anni in cui “saremo tutti più poveri ma più felici”. Questa è la versione morbida del morbido e in fondo bonario Beppe Grillo. Bonario ma non fino al punto di non dichiarare esplicitamente che “vanno fatti fuori tutti”. Tutti chi? Tutti i politici corrotti o ladri? No, tutti i politici e basta. Ed è inutile e fuorviante stare a distinguere perché la politica è corruzione e ladrocinio. Quindi se sei politico devi essere fatto fuori. A meno che, unica eccezione consentita, non sia politico del MoVimento dove la V sta sia per vaffa che per Vendetta. Vendetta contro la politica appunto. Ma, fatti fuori i politici, abbiamo finito? Per Beppe Grillo par di capire avremmo anche finito con il lavacro e il diluvio. Per i kapò di Gaia non si è invece che all’inizio.

Vanno fatti fuori tutti i popoli che non sono “il” popolo. E qual è “il” popolo? Ma che domanda! Il popolo l’unico e il vero è quello che ha riconosciuto la verità e da essa è stato illuminato. Vanno fatti fuori ad esempio i professionisti, gli intellettuali (qualcuno, qualcun altro a suo tempo sintetizzò: il culturame). Questa del disprezzo astioso verso la competenza e gli studi è sempre stata autentica stimmate di ogni pensiero totalitario e tosto. Di quelli insomma che per purificare il mondo occorre fare pulizia senza pietà, a partire da “quelli con gli occhiali” come diceva Pol Pot e passando più modestamente per le assicurazioni che eletti M5S danno alla “gente”: “Teniamo a precisare che non ci sono intellettuali tra noi”. Intellettuali forse no, a meno di non considerare tali i professor Becchi. Intellettuali vil razza venduta no, ma kapò ce ne sono eccome in giro, kapò che aspirano a fondare e controllare quel grande centro futuro dell’umanità chiamato Gaia sul cui portale ci sarà scritto in ferree lettere: “Internet vi rende felici”.

Abatini di governo e kapò di lotta, eccoci qua: questo passa il convento. Oppure berlusconiani del “meno male che Silvio c’è”. Scusi, ma non c’era anche la sinistra riformista, sì, insomma, il Pd? Ne trovi tracce sparse e lievi tra gli abatini. Ne trovi massicci spezzoni tra coloro che cominciano ogni discorso dicendo “Io non ho nulla contro i grillini” e non si rendono conto che stanno dicendo di non aver nulla in contrario in linea di principio alla filosofia dei kapò.