Caro Grillo, “Grande Swiffer”, se è Stalingrado, chi è Von Paulus?

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 18 Maggio 2012 - 06:19 OLTRE 6 MESI FA

Beppe Grillo (Lapresse)

ROMA – Egregio signor Beppe Grillo, i partiti politici le fanno schifo. Anche a me. Le scrivo però per sapere se le fanno schifo i partiti politici sempre, comunque e in ogni dove, oppure se le fanno schifo i partiti politici qui e adesso. Non vorrei annoiarla, ma la differenza non è poca tra l’uno e l’altro sentimento. La storia politica degli umani è lunga e complessa, però ha delle costanti. Una di queste è che gli interessi, le opinioni, le volontà, perfino le paure e i sogni dividono gli umani in “parti”. E ogni “parte” di tutto ciò, dagli interessi ai sogni, legittimamente e doverosamente, utilmente e necessariamente, si organizza in “parte” politica. Quindi i partiti, al plurale, sono la politica, cioè il governo del vivere insieme. L’idea, la suggestione che ci possa essere una sola “parte” buona e legittima, magari in un solo blog, l’idea che si possa far il bene e il meglio per la società senza essere “parte” e “partito” è sempre stata nella storia degli umani una bugia. Talvolta pietosa, tesa a far credere che tutta la “gente” ha gli stessi interessi e sta dalla stessa parte contro i poteri. Talvolta nodosa bugia, nodosa come il bastone che impedisce vi siano altre “parti” e “partiti”.

Certo che lei vorrà chiarirmi come la pensa al riguardo, confermandole che di questi partiti che oggi ci sono in Italia si fa fatica perfino a dire, sicuro penso con lei che questi partiti siano irriformabili, con insolenza che lei come è noto non disprezza, le chiedo: perché si sente in dovere di raccontare la favola che la sua non è una “parte”, che il suo non è un “partito”? Mi appare come una furbata, una furbata di cui comprendo le ragioni. Ma lei più o meno ogni giorno svela e irride la teoria e la pratica della furbata…altrui?

Egregio signor Grillo, l’ultimo sondaggio commissionato e mandato in onda dal Tg di Enrico Mentana assegna al suo movimento, a 5 Stelle una percentuale di consensi elettorali in questo momento pari al nove per cento. Complimenti, complimenti senza ironia. Come nessuna ironia c’è nel rivolgermi a lei come “egregio signore”, spero di non essere frainteso per la forma insieme ufficiale e cortese. Formula desueta, mi rendo conto. Ma lei saprà apprezzare. Nove per cento in cui confluiscono consensi che vengono dall’area del non voto, voti che vengono dall’elettorato Pd, da quello del Pdl, dall’Idv, dalla Lega. Complimenti perché è così che si assembla un nuovo elettorato e un nuovo partito. E complimenti anche per aver detto ai suoi di non andare in televisione o di andarci il meno possibile. Dicendo così non ha attentato alla libertà di parola, di pensiero o di stampa. Ha solo creato qualche problema al casting della informazione-spettacolo e ha quindi suscitato l’ira della corporazione che in quel “teatro” lavora.

Complimenti, ma ho un’altra domanda per lei. Se Parma, come lei stesso ha detto può essere “La nostra piccola Stalingrado”, insomma il luogo dove 5 Stelle coglie inaspettata e anche eroica vittoria, chi è il generale Von Paulus e chi è la Terza Armata da chiudere nella sacca e annientare? Se metafora ci sta, eccome se ci sta, se questo “disgraziato paese”, come giustamente lei lo chiama, ha bisogno di fermare e sconfiggere qualcuno in una “Stalingrado” da cui poi parta la grande ritirata del nemico, chi, qual è il nemico? Von Paulus e la Terza Armata sono gli evasori fiscali che sono milioni? Von Paulus e la Terza Armata sono quelli e sono milioni anche quelli che vivono di denaro pubblico mal speso ed elettoralmente o sindacalmente contrattato? Von Paulus e la Terza Armata sono e sono milioni anche quelli che si intruppano nella protesta? Presuntuoso pretendere che lei risponda a me che nulla conto, al massimo un voto su quarantacinque milioni, però una rispostina…Ultimamente le è capitato, forse nella foga, di dire cose non chiarissime sul “se si pagano le tasse quelli rubano il doppio” e sul fatto che “lo Stato uccide e altri al massimo impongono il pizzo”. Non vorrei tediarla ma sapere chi è Von Paulus per lei aiuta, fa una certa differenza. Sapendolo chiaro ad esempio potremmo stare sulla stessa sponda del Volga, quella giusta. Oppure, anche a non voler combattere insieme con la sua “Armata”, in molti potremmo essere come gli Alleati che a Stalingrado tifavano per l’Armata Rossa pur essendo altra e diversissima cosa. Ma se lei non dice chi è Von Paulus o se dall’Armata nemica sottrae gli evasori fiscali, l’economia parassitaria e sommersa, i “furbetti” di ogni quartierino sociale…Allora lei, non vorrei offenderla, come storia degli umani documenta fin troppo, potrebbe essere non il liberatore ma solo un altro esercito che conquista la capitale.

Perché, come lei saprà, in Italia tra i tanti problemi c’è un problema. Non vorrei annoiarla ma se si torna alla lira, le nuove lire varrebbero circa la metà dei vecchi euro. Dal momento che con le nuove lire ci dovremmo comprare la benzina e il prosciutto, i vestiti e il dentifricio e ci dovremmo pagare gli stipendi e le pensioni, non sembra un buon affare. Ripeto, non vorrei annoiarla ma con le maxi-inflazioni ci si arricchiscono a milioni e ci si impoveriscono e parecchio a decine di milioni. Quindi è un po’ più complicata, ad esempio la golden rule, la regola aurea secondo la quale non è debito se spendi soldi pubblici per investimenti che a medio e lungo periodo danno produttività e competitività, lavoro e salario, questa golden rule, la voglia o non la voglia la Merkel, la ottenga o non la ottenga Monti, si può fare o no? Finora la spesa pubblica in Italia è stata soprattutto spreco e clientela: sono bastati, meglio dire ci sono voluti due ufficiali dei Carabineri per raddrizzare almeno un po’ i bilanci delle Asl di Campania in un  paese dove esenti dai ticket sanitari è il 60/70 per cento della popolazione…Sono cose che lei sa bene, non c’è multinazionale più potente e ramificata in Italia di quella che distribuisce il denaro pubblico. Lei che ne pensa si può fare o no la golden rule in Italia?

Vedo che sorride, che le sta venendo, anzi le è già venuta una battuta con cui stronca e stramazza la supponente pignoleria di queste domande. La prevengo aprendo il timido ombrello di una battuta a mia volta: lei ha giustamente detto e mostrato che i partiti politici oggi in Italia sono polvere. E, finora lei ha messo una paura del diavolo alla polvere di soffiarla via. Ma mettere paura alla polvere non è grande impresa né credo che lei aspiri al ruolo di ” Grande Swiffer”, una specie di Grande Puffo e poi…poi un pieno di nulla. Mi faccia sapere, sicuro che lo farà. E complimenti, mi dicono che di auguri per il secondo turno addirittura non ne ha grande bisogno.