Jeremy Corbyn penitenza e cuccagna, la sinistra matrigna

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 14 Settembre 2015 - 15:59 OLTRE 6 MESI FA
Jeremy Corbyn penitenza e cuccagna, la sinistra matrigna

Jeremy Corbyn

ROMA – Jeremy Corbyn, la sinistra penitente e insieme gaudente. La sinistra della penitenza e della cuccagna in un segretario solo. C’era una volta il socialismo in un paese solo e non era socialismo. C’è un nuovo leader tutto di sinistra, la sinistra sinistra di tutta Europa già marcia in spirito verso Londra come in pellegrinaggio alla madre di tutte le sinistre, ma è una sinistra matrigna.

Jeremy Corbyn, il nuovo leader del Labour Party. Circa quattrocentomila persone hanno partecipato ad una sorta di “primarie” in Gran Bretagna per la scelta del nuovo capo del partito. Circa 275 mila hanno votato per lui, Corbyn, e praticamente il giorno dopo sono arrivate al partito altre 15 mila iscrizioni a salutare e festeggiare la vittoria del candidato interno più voluto dalle Unions (i sindacati) e più votato dai simpatizzanti esterni (quelli che pagando tre sterline votavano alle primarie anche senza tessera di partito). Nel perimetro, un trionfo.

Già, ma quale perimetro? Facciamo come fossimo in Italia…Primarie per il Pd (a quelle vere, vinte da Renzi, tre milioni hanno votato) rivince Bersani appoggiatissimo dalla Camusso e soprattutto votato da una parte notevolissima di elettori Sel e M5S che decidono di partecipare e contare per la guida del Pd. No, non funziona, non è proprio così…facciamo come fossimo in Italia non si può fare perché Jeremy Corbyn è molti spezzoni di identità fusi insieme. In Italia ci sono tutti i pezzi analoghi, ma uno fatto di tutti quei pezzi non c’è.

Corbyn è anti militarista come Gino Strada. Quando hanno ucciso Bin Laden si è rammaricato. “Una tragedia” ha commentato. Non vuole oggi aerei inglesi bombardino l’Isis. Ed è anti americano come Togliatti o Pajetta o il fu Partito comunista francese. Vuole la Gran Bretagna dismetta l’arsenale nucleare, vuole il suo paese ai margini se non fuori della Nato. Non esita a comprendere le ragioni di Putin.

Corbyn è…come si fa a dire cosa è e come è di uno che è insieme: astemio, contrario a mangiar carne, incollato alla bice perché volutamente senza automobile e incline a riaprire le miniere di carbone del Galles? Naturista, qualunque cosa voglia dire. Quasi vegano quanto ad abitudini alimentari. Ecologista ma ecologo mica tanto se si tratta dei minatori della nazione. No nuke di sicuro perché nuke è yankee. Ma no carbon è altra storia, carbone è, diamine, british.

Corbyn è risparmioso ed economo, praticamente grillino col soldo pubblico. Ha presentato in tanti anni in Parlamento una sola ricevuta per rimborso spese: l’inchiostro della stampante. La spesa la fa al mercatino, veste più o meno in canotta, un po’ più passabile di quella di Bossi, ma neanche tanto. Insomma a mettergli in mano i soldi ti puoi fidare.

Corbyn è talebano quanto a costumi ideologici: con una delle sue moglie ha divorziato perché la fedifraga voleva mandare il figlio ad una scuola di buon livello in Gran Bretagna. Corbyn, che pure in una “high school” c’è stato di suo, disse che mai e poi mai. Quindi la moglie prese figlio, baracca e burattini e lasciò Jeremy nella sua isterica purezza. Insomma a mettergli in mano le persone non ti puoi fidare.

Corbyn vuole rinazionalizzare le ferrovie, i trasporti e tutto quanto la Thatcher e poi Blair privatizzarono. In questo è come Vendola la vendetta e come Varoufakis il Messia.

Corbyn è…anche un po’ come…come tutti quei politici italiani cui l’Europa, l’Unione Europea, sta sul gozzo. Fassina, Landini e anche Berlusconi e Tremonti ai loro tempi.

Corbyn è forse soprattutto la sua versione del marxismo, il suo socialismo applicato alla economia della finanza e alla globalizzazione del lavoro e dei capitali. Per Corbyn la Banca Centrale della Gran Bretagna ( e tutte le banche centrali del mondo) dovrebbero mettersi a stampare sterline, dollari, euro, rubli, rupie, yuan, yen, pesos e cruzeiro e distribuirli direttamente alla gente senza passare dalla banche, dalle Borse, da quel fastidioso e tortuoso percorso che si chiama impresa, produzione, profitto, salario, risparmio…

L’uovo di Colombo di Corbyn e dei marxisti immaginari del 2015 e dintorni è stampare denaro e darlo alla gente. Il resto seguirà…

Corbyn, il suo “uomo nuovo”, l’uomo nuovo del socialismo alla Corbyn è penitente: va a piedi, non mangia carne, non beve alcol, consuma poco di tutto. Ma vive in un mondo di cuccagna dove il denaro è (direbbero i Rodotà nostrani) patrimonio comune come l’aria e l’acqua. Che le banche stampino quindi. Una sinistra così è matrigna. Matrigna e non madre perché l’ideologia e la cultura penitenziali e anti scientifiche (no nuke, no ogm etc…) non appartengono in origine e fino a quarto di secolo fa al movimento e alla cultura socialista. Magari erano tipiche della destra politica e culturale, questo sì. Matrigna perché la cuccagna della banca che ti stampa i soldi a prescindere dal lavoro, produzione, profitto, impresa, salario è non da oggi il sogno delle piccole borghesie di ogni dove e ogni tempo. La classe operaia, anche quando c’era, di sogni ne faceva altri.

Matrigna infine perché, ma questa è solo e soltanto per ora una suggestione, non è mai il caso di avvicinare la parola socialismo al sentimento autoctono e nazionale. Per ora è solo un caso che su Europa, euro, banche e finanza i Corbyn e le Le Pen, i Grillo e i Salvini e i Fassina e i Varoufakis abbiano parole comune e solo accenti diversi. Solo un caso, o due. Ma la storia non conosce troppe casuali coincidenze.