Monti Santo subito oppure Uomo Nero. Lo choc del governo dei laureati

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 22 Novembre 2011 - 14:15 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (Lapresse)

ROMA – Attendiamo con curiosità ma senza suspence gli articoli e le cronache in cui si racconterà che a tavola usa perfettamente coltello e forchetta e che quando va al bagno non fa rumori sconvenienti. Oppure, ma non tanto oppure che in fondo la matrice è la stessa, gli articoli che racconteranno di sue gotiche letture e ascendenze sui e dai Templari, quelli di Roberto Giacobbo a Voyager, e di suoi contatti, sfioramenti di affari con la Yakuza giapponese. Manca poco, molto poco: Mario Monti già viene raccontato con il coro di “santo subito” oppure con il ritmo e le strofe dello scongiuro contro “l’uomo nero” in comunicazione occulta con il Maligno. Abbiamo già letto che, niente meno, sa chi è Botticelli. Oppure che aveva in agenda il numero di telefono della setta oscura dei finanzieri che si riuniscono una volta l’anno in una sorta di “tana del lupo” in Bassa Baviera.

Su Mario Monti la pubblica opinione italiana è comprensibilmente sorpresa. Favorevolmente sorpresa come registrano tutti i sondaggi. Un po’ perché “quelli che c’erano prima…”. Un po’ perché a qualcuno bisogna pure affidarsi. Un po’ perché ha tutte le stimmate della persona seria…Insomma la pubblica opinione, gli italiani, per ora vivono bene la sorpresa. Quelli che sono invece letteralmente sotto choc sono i costruttori di pubblica opinione, insomma i giornali e le televisioni. Si può leggere: “Monti si reca, ovviamente al lavoro, nel suo sobrio ufficio”. Per ora ma solo per ora omesso il particolare delle luci sempre accese di notte. Si può leggere di Monti che “paga il biglietto alla Mostra”, documentazione inoppugnabile che caccerà i Mercanti della Casta dal Tempio. Oppure si può leggere del Monti segreto, quello della Trilateral o come oggi si chiama, insomma del Monti “Anticristo” della politica perseguitata e imprigionata.

Sono entrambe manifestazioni di choc, reazioni simmetriche e speculari. Ma sempre di choc si tratta. Lo choc, violento e disorientante che colpisce di fronte a fenomeni naturali inspiegabili. Quel tipo di choc che l’umanità provava di fronte al fulmine e alla saetta. Non si sapeva dove, quando, come e perché arrivava quel fulmine. E qualcuno diceva che era benedizione divina, scintilla che fecondava la Madre Terra, lampo benevolo di fronte al quale inchinarsi. Altri dicevano che era la prova della rabbia e collera della divinità, presagio e veicolo del Male che calava tra noi. Poi si scoprì, ma ci volle tempo e scienza, che era scarica elettrica, normale elettricità.

Analogamente è maledettamente normale che un premier, i ministri, insomma quelli che governano, abbiano studiato a scuola e all’Università e sappiano più o meno di che cosa parlano avendo letto niente meno che dei libri. Ma giornali e televisioni sono almeno venti anni che pensano e raccontano altrimenti. Confondono la normalità con il prodigio e sono sotto choc quando lampeggia, tuona e piove. Medesimo choc, cambia solo la reazione:  in ginocchio fervente oppure in processione maledicente. Comunque perfino dietro, attardati dal riprendersi dallo choc perfino rispetto alla gente. Ed è questa la novità.