Omicidi strada, coppie fatto: paese più civile. Si può dire?

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 4 Marzo 2016 - 16:02 OLTRE 6 MESI FA
Omicidi strada, coppie fatto: paese più civile. Si può dire?

Omicidi strada, coppie fatto: paese più civile. Si può dire? (nella foto Lapresse, una veduta del Senato)

ROMA – Omicidio stradale finalmente punito per legge, Unioni legali per le coppie di fatto: in pochi giorni l’Italia è diventata almeno per due aspetti della vita in comune e collettiva un paese più civile.

Prima della legge detta dell’omicidio stradale, se non la disgrazia o la fatalità ma l’imprudenza e l’incoscienza ferivano o uccidevano sulle strade, di fatto era impunità. Omicidio colposo al massimo se ammazzavi qualcuno con la velocità fuori da ogni codice e ragionevolezza. Se lo ammazzavi perché correvi come un matto e se lo ammazzavi perché correvi in auto per gioco…per te un gran fastidio, forse un rimpianto. Ma di fatto niente pena, neanche la patente ti levavano. E, se te la levavano, un avvocato e un Tar sempre c’erano a ridartela.

Se lo ammazzavi o ferivi o lo rendevi invalido passando col rosso, facendo inversione di marcia…peccato, errore, dispiacere. Magari risarcimento. Ma reato no, non era reato. Era una specie di sfortuna sfortunata, questa era l’idea al quanto incivile che informava la legislazione. Se poi ammazzavi, ferivi o rendevi invalido sotto alcol o droga era un po’ più grave, c’era la pena. Ma era di quelle che di fatto non si scontavano, galera zero. Se proprio avevi fatto una frittata di umani guidando “strafatto”, una notte, massimo due di detenzione. E poi processo, lungo processo…

Ora chi ammazza, ferisce, rende invalido il prossimo in strada perché guida fregandosene del prossimo e considerando l’incolumità altrui un optional, ora questo comportamento asociale e incivile è finalmente reato.

Prima della legge detta delle Unioni Civili chi conviveva senza essere sposato era…meglio che si sposava. Perché le coppie di fatto erano sì accettatissime dalla società (da decenni tutto i matrimoni sono prima stati coppie di fatto). Ma dalla legge no. Le coppie di fatto non erano fuorilegge ma erano fuori dalla legge. Negli ospedali, negli affitti, nelle eredità…Era un’ipocrisia alquanto incivile. Che ora non c’è più. Vivono da ora in poi meglio un milione e mezzo (stimate) coppie di fatto eterosessuali e circa 10 mila coppie di fatto omosessuali. E’ stata una legge per la gente, per tutti. Non solo per i gay.

Due civilissime leggi hanno reso l’Italia un paese più civile. Ma si può dire? Sì e no, perché se lo dici, se constati l’ovvio e il tangibile pare che commetti peccato di idolatria pro Renzi.

Durante il voto sull’omicidio stradale in Senato si son visti senatori d’opposizione e giornalisti cacciatori di retroscena sussultare e indicare con sdegno e clamore come i senatori “verdiniani” avessero assicurato il numero legale. Vergogna ha gridato la Lega ed M5S. Strana idea della vergogna e pudore. Avrebbe dovuto vergognarsi chi con la sua assenza boicottava una legge di civiltà.

Durante il voto sulle Unioni Civili la sinistra Pd ha urlato allo scandalo perché la legge veniva votata dai soliti “verdiniani”. Lo scandalo di una legge schifosa passata senza i voti della sinistra Pd e con quelli invece degli ex Forza Italia? No la sinistra Pd la legge l’ha votata e la trova buona. Infatti è una civilissima legge. E allora, Bersani e Speranza, si può dire che la legge è buona solo se si aggiunge a doverosa postilla che Renzi è cattivo?

Sfortunata, viziosa, noiosa, stantia questa vita pubblica della politica e dell’opinione politica dove tutto è solo e soltanto tifo ultra, coro da curva e menzogna cantata. Dove se uno vede che la squadra segna un gol, è gol valido e buono se la squadra è la tua, altrimenti no. Anzi, ultima versione, dove se il gol della tua squadra lo segna il centravanti che non sopporti è solo perché, scandalo, il nemico gli ha passato la palla e quindi il centravanti sta cambiando l’identità della squadra…Dove se dici che due leggi civili hanno reso il paese più civile devi anche chiederti: si può dire?