Vigili e comunali lotta dura per notturno alle 16 e indennità presenza effettiva

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 5 Gennaio 2015 - 13:15 OLTRE 6 MESI FA
Vigili e comunali lotta dura per notturno alle 16 e indennità presenza effettiva

Vigili e comunali lotta dura per notturno alle 16 e indennità presenza effettiva (foto Lapresse)

ROMA – Non è stato la notte di Capodanno e non sarà il giorno della Befana assenteismo. Tutt’altro, quella dei vigili urbani di Roma e dei dipendenti a vario titolo del Comune è militanza. E non è “fannullonismo”, anzi è agitazione e impegno quasi febbrile che dura da mesi. Agitazione e impegno e militanza che fanno catena, rosario di iniziative volute e organizzate. Nei fatti e nelle intenzioni uno sciopero a più stadi, uno sciopero in tutte le forme possibili.

Lo rivendica perfino il vigile urbano di Roma che si fa ospitare nel blog di Beppe Grillo, quel David che lamenta “Non vi raccontano che i vigili sono in agitazione da un mese, insieme agli altri dipendenti comunali…non vi raccontano che dal primo gennaio è entrato in vigore un nuovo contratto che prevede riduzioni di stipendio per tutti…”. Già, quel David un po’ di ragione ce l’ha: giornali e televisioni si sono lasciati ipnotizzare dalla facile categoria di “assenteismo” e “fannulloneria”, dallo stereotipo dell’impiegato pubblico che scansa il lavoro. Non è così, ha ragione David. Non è così, è molto ma molto peggio.

Quello della notte di capodanno dei vigili urbani di Roma non è stato assenteismo, è stato sciopero selvaggio. Organizzato, voluto, preparato. La sequenza dei fatti non lascia dubbi: un’assemblea sindacale dei vigili indetta proprio per il 31 dicembre, poi annullata per iniziativa del Prefetto. E quindi, in mancanza e sostituzione dell’assemblea che avrebbe desertificato la presenza dei vigili la notte di Capodanno, ecco le “forme di lotta” adottate.

Quella che meglio spiega di cosa si è trattato non è il “buttarsi malato” scelto da 571 vigili. Quella che meglio spiega è la cifra di 63 vigili che tutti insieme hanno scelto di donare il sangue proprio il 31 dicembre. L’hanno fatto davvero, per carità, mica hanno inventato la donazione. Però hanno fatto del donare il sangue il giorno in cui non ci doveva essere nessuno dei vigili a lavorare un espediente, una forma di lotta. Forma di lotta, secondo loro e pure secondo molti sindacalisti, in qualche modo “sindacale”.

Per i vigili urbani di Roma e per di comunali del Campidoglio il fine giustifica ogni mezzo. Darsi malati, con certificato o senza. Pubblicamente buttarla “in caciara” confondendo i 44 dal certificato medico nullo o sospetto fasullo con i 571 totale di malati col timbro. Organizzare e concentrare  la donazione di sangue come fosse un corteo o un picchetto…

E la lotta continua: il 5 gennaio nel centro di Roma vigili non c’erano. Per l’Epifania è pronto il bis di Capodanno, magari con meno certificati medici ma più parenti da assistere. E il clou della lotta dura è promesso per domenica 11 gennaio, giorno del derby Roma-Lazio che i vigili promettono-minacciano di salutare con uno sciopero di fatto se non di diritto della categoria.

Non sono soli i vigili, con loro gran parte dei comunali del Campidoglio. Non sono soli nella lotta: dagli asili arrivano avvisi che “non sarà possibile garantire…” a partire dal 7 gennaio, giorno di ripresa nelle scuole. E lo stesso dai Municipi e da ogni segmento del gran corpo dei 26 mila lavoratori a vario titolo stipendiati dal Comune.

Lotta dura e scioperi fantasiosi e grintosi per…C’era una volta e c’è ancora nel contratto dei vigili urbani di Roma l’indennità lavoro notturno. Notturno che comincia alle 15,58. Viene pagato per lavoro notturno chi fa il turno dalle 16 alle 23 o quello 17-24. Nel resto del mondo, Italia compresa, il notturno viene pagato nel turno 22-sei del mattino.

C’era una volta e c’è ancora nei contratti dei comunali del Campidoglio “‘indennità presenza effettiva”, cioè un premio in denaro, anche se modesto ma quotidiano, per l’andare a lavorare sul serio e non per finta. C’erano e ce ne sono nei contratti altre indennità dello stesso tipo, ma quella “presenza effettiva” è manifesto e bandiera dei diritti acquisiti e delle conquiste dei comunali di Roma.

Contro il tentato scippo di queste conquiste e diritti si battono con ogni mezzo i vigili e i comunali. Il nuovo contratto in vigore non dal primo ma dall’otto gennaio che al vigile David tanto non piace è un contratto senza queste indennità o almeno senza alcune di queste indennità. Un contratto dove il “salario accessorio”, circa trecento euro al mese, non viene abolito ma d’ora in poi dovrebbe essere pagato a seguito di prestazioni “accessorie” e non più a prescindere da quantità e qualità del lavoro. Fisso, uguale, eterno il “salario accessorio” non tollera per i sindacati del pubblico impiego intrusioni. Un esempio? Salario accessorio in cambio di scuole aperte qualche ora in più a settimana? Bestemmia, infamia, attentato ai lavoratori e ai servizi sociali e, ovviamente “ai più deboli”.

E’ peggio, è molto peggio dell’assenteismo. E’ difendere, è lotta dura e senza paura per il peggio che c’è. Come il rifiuto degli autisti Atac, per via sindacale s’intende, di accettare lo AVM. E cosa è questo AVM? E’ un sistema satellitare che controlla dove è il bus. Gli autisti Atac a Roma guidano in media 700 ore l’anno. A Napoli 900. A Milano 1.200. E’ percezione comune che a Roma i bus passino lenti. E’ cifra inoppugnabile che l’Atac romana incassa dai biglietti un terzi di quanto incassano società di pubblici trasporti a Parigi, Londra o Madrid…Quindi non sarebbe utile controllare, sapere dove è il bus una volta partito dal deposito o cosa fa ancora al deposito? Non sia mai, attentato alla persona, orrido telecontrollo.

E’ peggio, molto peggio dell’assenteismo lo sciopero duro, puro e selvaggio a difesa di un sistema Asl che per controllare i lavoratori che dichiarano malattia spende 70 milioni. L’Inps lo fa con 25 milioni e controlla e fa il doppio dei controlli. Quindi le Asl spendono sei volte di più del necessario, altro piccolo trionfo delle autonomie di spesa e di governo.

E’ peggio, molto peggio…questi in lotta sono anche quelli dell’Autovelox al Casilino rubato perché, da versione ufficiale, i vigili in auto si erano assopiti. Più credibile si fossero assentati in po’ a lungo. E’ peggio molto peggio della semplice allergia al lavoro. Questa è malattia molto più grave: è prepotenza sociale e bullismo para sindacale. E’ la lotta per il notturno pagato alle 16 e per l’indennità presenza effettiva. Beppe Grillo che hashtagga “Forza vigili” stavolta non ha capito nulla, stavolta “di pancia” si è arruolato e imbrancato con il peggio, il molto peggio.