Saviano agli Indignati: signora mia, la finanza è tutta una “Gomorra”

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 21 Novembre 2011 - 14:45 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Saviano (Lapresse)

Roberto Saviano è volato a New York a spiegare, con discreta eco in Italia, negli Usa non so, che è “Gomorra della Finanza”. Dunque quella che per Obama è la peggior crisi economica e sociale americana del 1929 e per la Merkel è la peggior cosa capitata all’Europa dalla seconda guerra mondiale, quella che per i due verbosi leader di governo è una cosa maledettamente complessa e complicata è per Saviano una cosa semplice e lampante: sul pianeta ci sono due forza, appunto Gomorra e la Finanza. Le unisci con un trattino e si spiega tutto. Si spiega e anzi sai cosa fare: lottare contro la malefica ma non incestuosa unione di Gomorra e Finanza.

La crisi non di uno Stato o di una banca, la crisi, l’esaurirsi, l’implodere e l’esplodere di una forma storica del capitalismo, la crisi delle condizioni di vita date per assodare in Occidente e dall’Occidente per almeno trenta anni, la torsione dolorosissima di una civiltà più ancora che di un’economia stanno per Saviano nella scatola stretta i cui lati, altezza, dimensioni, larghezza e coperchio sono Gomorra e Finanza, soprattutto la prima.

Un po’, anzi più di un po’ come raccontarla così la Storia: c’era una volta la Repubblica dell’antica Roma, ma era la Gomorra del Senato e dei Tribuni corrotti a arraffoni. Quindi la Repubblica fu soppiantata dall’Impero Romano. Che però era la Gomorra dei Cesari. Che venne smontata dal Cristianesimo. Che però era la Gomorra del Potere Temporale dei Papi. Che venne battuta dalla Rivoluzione Francese del 1789, che era però la Gomorra della Borghesia. Che venne attaccata e insidiata dalla Rivoluzione bolscevica del 1917, che era però la Gomorra del Gulag. Che venne sconfitta dalle democrazie, che erano però la culla della Gomorra della Finanza. E così via “gomorrando”. La storia come un’infinita matrioska di Gomorre. Signora mia, è tutto una Gomorra: questo il messaggio. Messaggio che ha una singolare assonanza, semplice e pure sempliciotta, con il “signora mia, è tutto un magna magna”.

Fosse solo Saviano… Il problema è l’eco. Il movimento degli Indignati pone a suo modo una vera e grande questione: la insostenibile, ancor prima che ingiusta, ripartizione della ricchezza. In Occidente quote enormi di ricchezza si accentrano in fasce minime della popolazione. Se quote di questa ricchezza non vengono redistribuite, allora la gran parte della popolazione, quella che sbrigativamente viene identificata come ceto medio, non ce la può fare a sopportare e condividere il peso della torsione di civiltà, insomma quella che è stata chiamata la Grande Contrazione.

La ricchezza può essere redistribuita per via fiscale, ma il Movimento degli Indignati non si incammina su questa via perché ritiene che il 99 per cento siano “vittime” e solo l’un per cento carnefici. Una via fiscale che lasci immuni il 99 per cento non è solo un miraggio, è una bufala. E anche una bugia che finisce per coprire quanto di poco innocente o comunque di beneficiato dal debito, dalla spesa e anche dalla finanza c’è stato e c’è ancora dentro il famoso 99 per cento. Oppure la redistribuzione della ricchezza può avvenire per via politica, ma gli Indignati della politica hanno orrore e disprezzo e infatti, nella versione spagnola ma non solo, alle elezioni si astengono.

Fosse solo Saviano… Il problema è l’eco. Non per via politica, non per via fiscale, solo lottando contro le “Gomorre”. Tra un po’ qualcuno dirà che il denaro è un bene pubblico come l’acqua e che quindi va garantito a tutti, senza che quelle “Gomorre” degli Stati, delle Banche, delle aziende, del Mercato, della Produzione e perché no del salario ci mettano mano e bocca. Tra un po’, manca solo un po’: infatti anche dal punto di vista emotivo l’indignazione è uno stato d’animo difficile, anzi impossibile da mantenere a lungo stabile.

Evolve, degrada in malmostosità. Quella che fa gridare in piazza: “Perché dopo aver studiato io non ho quel che aveva mio fratello maggiore o mio padre?”. Rimpianto del mondo che c’era più che fatica di metterlo in piedi un altro mondo. Improperio lanciato al “è tutto un magna magna, anzi una Gomorra”. Il problema è l’eco e già risuona, rimbalza da una piazza a un talk-show.