Muoiono di digiuno per parlare con Gesù. La setta dei 90 cadaveri, forse 200. Kenya, ma potrebbe essere ovunque

Una setta in Africa, l'uccidersi di digiuno come via per parlare con Gesù, nelle fosse comuni 90 cadaveri ma altri se ne cercano. Diciamo Setta, pensiamo roba da matti...

di Lucio Fero
Pubblicato il 26 Aprile 2023 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA

Foto archivio Ansa

Ovviamente c’è un pastore. Non di greggi ovine ma di menti umane. Ovviamente il pastore è in comunicazione ravvicinata se non diretta con il divino, la divinità, insomma dio. Ovviamente il pastore ha sostanzialmente l’esclusiva di questa comunicazione. Ovviamente la missione del pastore è quella indicare la strada, la via per la purificazione e quindi il contatto con la divinità. Indicare la strada, la via ai fedeli, agli umani che hanno la fede giusta per cercarla. Ovviamente la strada per raggiungere la divinità passa per un rito di mortificazione.

Quale migliore del digiuno? Digiuno totale. Rito e liturgia di mortificazione della carne e annientamento della materialità. Digiuno totale che consente di “parlare con Gesù”. Digiuno totale che consente di ritrovare nel bosco di Shakaoka circa 90 cadaveri in piccole fosse comuni, 90 ma potrebbero, si avviano ad essere duecento o giù di lì. Lasciarsi morire di digiuno per parlare con Gesù. Shakaoka è in Kenya ma poteva essere ovunque in questo pianeta e in questo tempo.

Diciamo setta, pensiamo roba da matti…

La notizia è quella della setta del digiuno, pensiamo sia roba da matti. Pochi e strambi matti, sperduti in qualche parte del pianeta più sperduta di altre. Sicuri? Milioni, decine di milioni di americani, strenuamente credono e vogliono credere il creato sia stato creato nei rituali sette giorni e che Storia, Scienza, Archeologia, Paleontologia, Biologia, Chimica, Fisica… siano tutte arti truccate a confondere l’unica vera verità, quella della Bibbia. America, Usa. In Sudamerica una rete di minutissime chiese evangeliche raccoglie milioni di fedeli intorno al racconto che della scienza e ragione umane diffida come nemiche e tentatrici. L’Islam, anche quello non militante e militare, predica, impone e osserva precetti di vita conformi e consoni a comunità nomadi del sesto/settimo secolo dopo Cristo. E li ritiene eterni.

Un Islam che spazia dall’Africa sub sahariana al Maghreb, al Medio Oriente, all’Indonesia, all’Asia centrale. L’ebraismo ortodosso presidia lo stesso principio: di fatto l’adorazione del Libro, libro sacro perché scritto di fatto dal divino e non dall’umano. Diciamo setta, pensiamo sia roba da matti…E i culti laici? La totale irrazionalità del credere e predicare esistano cibi che sono veleno perché “innaturali” e cibi che sono pozioni di lunga vita.

Il compulsare ossessivo di lettori del futuro e/o dell’anima per averne la ricetta o almeno le indicazioni stradali per…parlare con il Destino. L’estasi nel “vedere” che nulla è e nulla accade se non per un disegno occulto e complotto delle potenze maligne. L’affidarsi per la salute e il benessere a qualunque pratica o ritualità che rivendichi la sua alterità alla scienza. La distanza del qui, sotto casa e ovunque nel pianeta dal bosco di Shakaoka è qualcosa di più di un passo o due, ma la direzione e motivazione di marcia sono convergenti e sovrapponibili.