Natale vietato, Maria proibito, assurdo Ue della commissaria maltese: ritirato ma il danno è fatto

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 5 Dicembre 2021 - 10:48 OLTRE 6 MESI FA
Natale vietato, Maria proibito, assurdo Ue della commissaria maltese: ritirato ma il danno è fatto

Natale vietato, Maria proibito, assurdo Ue della commissaria maltese: ritirato ma il danno è fatto

Natale non si può dire, Maria nome da evitare. Non ci posso credere. La Ue ne ha combinata un’altra delle sue. Salvo poi fare marcia indietro e ritirare tutto. Ma ormai il danno è fatto.

Dalle alte sfere della Ue qualcuno ha pontificato: vietato dire Natale e chiamarsi Maria. E lo ha scritto pure su un documento interno della Commissione. Con tanto di firma: Helena Dalli. Che è una politica  di Malta (laburista), insegna sociologia all’Università nella sede centrale di Misida,  antico  villaggio di pescatori che, guarda un po’, ha proprio Maria come principale riferimento religioso. Al punto che pure il grande ospedale locale è intitolato “Mater Dei”.

Il documento che vieta riferimenti religiosi come il Natale e nomi cristiani si chiama pomposamente “ Union Of Equality European Commission for Inclusive Communication”.

Ne è entrato in possesso il Giornale diretto da Augusto Minzolini. Non si conoscono per ora le reazioni della presidente tedesca Ursula von der Leyen che è del PPE, cocca-rivale di Angela Merkel, sette figli e una formazione cristiana.

La prof di Malta si è rivolta, è vero, ai soli dipendenti. Raccomandando di osservare e garantire una “comunicazione inclusiva”. Così che tutti siano “apprezzati e riconosciuti in tutto il nostro materiale indipendentemente dal sesso, razza o origine etnica, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale “. E giù una raffica di regole che di fatto cancellano convenzioni e parole usate da sempre. A me queste regole suonano come  un controsenso ,una assurdità. Un grande abbaglio.

Le chicche sono tante. Ne segnaliamo tre in particolare: vietato utilizzare nomi di genere come “operai o poliziotti “; vietato utilizzare “Miss o Mrs”. Vietato iniziare, ad esempio una conferenza,  col classico “Signore e signori “. No. Non va bene. D’ora in poi si dirà soltanto e semplicemente “cari colleghi “.  Una formula neutra e pedalare. Ma l’apice della assurdità l’ho trovato in questo suggerimento bislacco. Di più:  suggerimento mattoide, lunatico. Eccolo: basta con le espressioni tipo “il fuoco è la più grande invenzione dell’uomo“. Per carità. È un errore. La maltese dice che è giusto dire “il fuoco è la più grande invenzione dell’umanità“. Siamo al confine del ridicolo.

Cara la mia signora – pardon, cara Helena – non ci sto. Non accetto che Bruxelles scelga addirittura i nomi da dare ai nostri figli o mi imponga come rivolgermi in pubblico. Oddio, dopo questa “dittatura lessicale” cos’altro dobbiamo aspettarci? Mi permetta una domanda personale: ma lei al mattino quando si sveglia cosa fuma?  Lo so, diceva Freud, che “ fumare è indispensabile. Ma solo quando non si ha nulla da baciare”.