Nel segno della croce benedetta la menzogna feroce

di Riccardo Galli
Pubblicato il 11 Novembre 2021 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA
Nel segno della croce benedetta la menzogna feroce

Nel segno della croce benedetta la menzogna feroce

Tal monsignor Viganò (con la minuscola, decisamente la minuscola) ha concluso la sua performance in Rai benedicendo e muovendo braccia e mani a formare il segno della croce, il segno di Cristo. E così ha fatto venire in mente altre benedizioni impartite a sfregio dell’umanità e della cristianità: quelle impartite a chi faceva fuori i nativi del Sud e Nord America, quelle impartite a chi eliminava gli eretici, quelle impartite a chi vietava e bruciava i libri di scienza e la scienza, quelle impartite a chi cercava e scovava streghe e stregoni…In tutte queste benedizioni impartite nei secoli da Santa Romana Chiesa vi era fanatismo politico e ideologico. Tutte però hanno avuto, sia pure in misura minima, la motivazione (non l’attenuante) del contesto storico e culturale. Neanche qualcosa del genere solleva la benedizione impartita da Viganò via tv dalla sua crudeltà.

Una benedizione oscena

“I contagiati di Covid sono stati uccisi deliberatamente pe farci accettare le mascherine e i lockdown”: questo ha detto Viganò e la violenza oscena di queste parole è quel che ha benedetto con il segno della croce. Una menzogna senza pietà e decenza, uno sfregio ai milioni di morti di Covid, uno sputo sull’umanità sofferente, una frase di cui Viganò dovrebbe essere chiamato a rispondere, in primo luogo dalla Chiesa. Bruno Vespa dopo averlo ascoltato: “Che Dio lo perdoni”. Quel dio, se c’è, potrebbe in una infinita bontà perdonare perfino la menzogna crudele, non però l’oscenità del benedirla con il segno della croce.