X

Covid, farmaco per i più gravi dalle cellule staminali del cordone ombelicale

di Pino Nicotri |14 Novembre 2020 22:46

Covid, farmaco per i più gravi dalle cellule staminali del cordone ombelicale

Una speranza per i malati più gravi di Covid 19 viene dal Portogallo ed è basata sull’utilizzo delle cellule staminali del cordone ombelicale.

Covid, per i malati la speranza viene dall’azienda Crioestaminal. Fondata nel 2003, è diventata la prima e più grande banca del sangue del cordone ombelicale nella penisola iberica. Per poi diventare una delle cinque maggiori banche europea di crioconservazione delle cellule staminali. Con oltre 60.000 campioni conservati. La sua sede è nel parco scientifico Biocant Park, sorto a Cantanhede, cittadina del Portogallo centrale. E interamente dedicato alla biotecnologia e alla conoscenza avanzata delle scienze della vita. 

U n farmaco sperimentale contro il covid

Crioestaminal ha annunciato di avere completato lo sviluppo di un farmaco sperimentale basato sulle staminali  e di avere già pronto un primo lotto. Indicato col nome SLCTmsc02, è destinato al trattamento ospedaliero dei pazienti più gravi. È costituito da dosi di 100 milioni di cellule staminali mesenchimali (MSC) del tessuto del cordone ombelicale.
Il direttore generale di Crioestaminal, André Gomes, spiega che questo farmaco
“è stato sviluppato, a tempo di record, presso la nuova unità di produzione di farmaci per terapia cellulare di  Crioestaminal”.
La produzione non sarà numerosa, del resto si tratta di un prodotto destinato solo ai casi più gravi, ma Gomes ha precisato:
“In questo momento siamo in grado di produrre circa due dozzine di dosi a settimana, ma se necessario sarà possibile aumentare la produzione”.

Una strada obbligata

Riguardo cosa abbia spinto Criostaminal a sperimentare la creazione di un tale farmaco a base di cellule staminali, Gomes ha spiegato che si tratta in pratica di una strada obbligata, già tentata altrove:
“La medicina sperimentale appare come una soluzione terapeutica per trattare pazienti con Covid 19 in  situazione grave. L’uso di questo tipo di cellule è già in fase di sperimentazione in altri Paesi con risultati molto promettenti. Non abbiamo potuto fare a meno di provare a sviluppare questo tipo di terapia in Portogallo”.
L’azienda portoghese non è partita dal nulla su questa strada, infatti Gomes aggiunge:
“L’uso di questo tipo di cellule per il trattamento di pazienti con polmonite grave associata a covid 19 è stato testato in Cina, negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei. Ci sono già più di 20 studi clinici in corso per studiare la sicurezza e l’efficacia di questa terapia. Questi studi hanno rivelato una notevole inversione dei sintomi, con un significativo miglioramento della funzione polmonare, in pazienti in condizioni più gravi, con una ridotta durata della degenza in terapia intensiva”.

Risultati favorevoli

A suo parere, “questi studi sono stati condotti su un numero ancora limitato di pazienti. Ma i risultati favorevoli ottenuti suggeriscono che le MSC del tessuto del cordone ombelicale possono costituire una nuova strategia terapeutica per il trattamento di questa malattia”.
E non solo per il trattamento di questa malattia:
“Il nostro farmaco ha altre applicazioni nell’area della regolazione del sistema immunitario, in particolare nel trattamento dei pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo che sviluppano una forma grave di rigetto”.
A tale proposito l’uso di SLCTmsc02 è stato autorizzato per applicazioni presso l’Istituto portoghese di oncologia di Lisbona. Ma Crioestaminal guarda più lontano. La sua nuova unità produttiva al Biocant Park ha permesso di produrre non solo il farmaco per i pazienti più gravi malati di Covid 19. Ma anche di condurre studi clinici e terapie sperimentali in diversi altri campi. Il tutto puntando a possibilità di integrazione di consorzi internazionali nel campo delle terapie cellulari.

Il potenziale delle cellule staminali

Gomes annuncia un progetto preciso:
”La nostra nuova unità produttiva vuole essere un riferimento in Europa nel campo dell’esplorazione del potenziale terapeutico delle cellule staminali. Sia delle cellule staminali mesenchimali da tessuto del cordone ombelicale, nel settore delle malattie autoimmuni, sia delle cellule del sangue del cordone ombelicale nel settore  della pediatria dello sviluppo”.
In Portogallo il Covid 19 alla data del 13 novembre ha infettato 198.011 persone uccidendone 3.181.
Scelti per te