Portogallo, quarto stato di emergenza per il covid. E premi per il turismo

di Pino Nicotri
Pubblicato il 8 Novembre 2020 - 08:04| Aggiornato il 9 Novembre 2020 OLTRE 6 MESI FA
Portogallo, quarto stato di emergenza per il covid. E premi per il turismo. Nella foto: un tram a Lisbona

Portogallo, quarto stato di emergenza per il covid. E premi per il turismo

Quarta dichiarazione dello stato di emergenza covid in Portogallo. E quarto premio consecutivo come miglior destinazione turistica d’Europa.

Avrebbe dovuto essere limitato a 121 Comuni, pari comunque al 70% della popolazione. Invece venerdì 6 novembre 2020 lo stato di emergenza è stato approvato per l’intero territorio nazionale del Portogallo. Nei 121 Comuni dalle 23 alle 5 di mattina vige il coprifuoco, che nei weekend durerà dalle 13 alle 5. Nei weekend i ristoranti potranno restare aperti fino alle 13, ma solo come take away, e poi solo per consegne a domicilio. Giovedì prossimo è possibile che il governo vari misure ancora più restrittive per i Comuni più a rischio. E il capo del governo Antonio Costa in un’intervista alla tv Antena 1 non ha escluso che  possa durare “fino alla fine della pandemia”. Cioè fino a non si sa quando. Anche se per legge non può durare più di 15 giorni, lo stato di emergenza è di volta in volta rinnovabile.  
 
Con oltre 4 mila casi positivi al giorno, e a volte anche oltre 5 mila (il 6 è stato registrato un aumento di ben 5.550 casi). Più di 3 mila dei quali con sintomi, il passaggio dai 121 Comuni all’intero Portogallo è stato considerato un passo necessario. 

Portogallo e Italia zone rosse per i tedeschi

Intanto la Germania ha dichiarato il Portogallo, eccetto le sue isole Azzorre e Madera, zona a rischio Covid esattamente come l’Italia.  In aumento anche la mortalità. Il giorno 6 si sono registrati altri 52 decessi, per un totale di 2.792. Il ministro della Salute, Marta Temido, dopo una visita all’ospedale Padre Américo di Penafiel ha dichiarato:
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“La mortalità è aumentata negli ultimi giorni, il che è abbastanza preoccupante“. 
Costa nell’intervista ha elogiato il ministro della Salute con le seguenti parole:
“Nessun ministro della Salute finora è stato sottoposto a una prova così dura come quella attuale. Penso che il ministro della Salute abbia dato la risposta che ha rafforzato la fiducia della gente nel Servizio sanitario nazionale”.
Il primo ministro ha aggiunto che le sue dimissioni non sarebbero una cosa positiva nell’attuale contesto di crisi sanitaria ed economica. E poiché la stabilità politica degli ultimi anni 
“è stato un fattore positivo dal punto di vista esterno per la credibilità del Paese”,
s’è detto contrario a eventuali elezioni anticipate l’anno prossimo.

Stato di emergenza, la quarta volta

In vigore dal 19 marzo al 2 maggio, con due rinnovi, per un totale di 45 giorni, lo stato di emergenza è la quarta volta che entra in vigore. Prima di quest’anno non vi si era mai fatto ricorso da quando c’è la democrazia in Portogallo.

Lo stato di emergenza consente di sospendere l’esercizio di alcuni diritti, libertà e garanzie. Che devono però essere specificati con estrema chiarezza. A differenza delle altre volte, questo stato di emergenza non prevede il confinamento obbligatorio. Ma consente nuovamente le restrizioni nel settore dei viaggi. E prevede anche l’obbligatorietà di test diagnostici per poter accedere a determinate zone.
 
I mezzi e le istituzioni dei settori privato, sociale e cooperativo possono essere utilizzati d’imperio dalle autorità pubbliche per il trattamento di pazienti con Covid-19. Ma anche per altre patologie. “Preferibilmente previo accordo” e “attraverso un equo compenso”.

Forze armate e servizi di sicurezza

Per aiutare le autorità sanitarie nelle indagini epidemiologiche e di screening è  prevista anche la mobilitazione di lavoratori, forze armate e forze di sicurezza.
In Portogallo i primi casi di Covid-19 sono stati rilevati il 2 marzo. Per qualche settimana in Europa si è parlato di miracolo portoghese perché i contagi non erano affatto numerosi.  Oggi il bilancio totale è di oltre 166.000 casi e 2.792 morti.  
 
Veniamo ora alle buone notizie. Nonostante tutto, anche in questo disgraziato 2020 il Portogallo è stato premiato per la quarta volta consecutiva come “migliore destinazione d’Europa”. Lo ha deciso con una cerimonia solo virtuale, in telecomunicazione, il World Travel Awards, noto anche come ‘Oscar del turismo’. 
 
In totale il Portogallo si è aggiudicato da nord a sud, isole comprese, ben 27 riconoscimenti di eccellenza da Nobel. Ne citiamo alcune:
 
– la città di Porto “straordinaria realtà affacciata sulle candide acque del fiume Douro” premiata come Migliore City Break;
 
– Lisbona, “capitale dai mille colori e dall’atmosfera allegra e rilassante”,  premiata come “migliore destinazione europea per le crociere”;
 
– l’Algarve, regione del sud, premiata nuovamente come “migliore destinazione balneare d’Europa”;
 
– le Azzorre, “favolose isole oceaniche dova la natura è intatta e mozzafiato”, primo posto nella classifica del turismo d’avventura; 
 
– come singola attrazione turistica d’avventura il premio è andato alle “passerelle di Palva”, che sono anche  patrimonio dell’Unesco. Partendo da Porto, garantiscono un tour di un giorno lungo uno dei percorsi di trekking fluviali più belli d’Europa;  
 
– Il premio come “Migliore Destinazione Insulare in Europa” va all’isola di Madeira, “fiabesca isola vulcanica piena di fiori che svetta fiera nel bel mezzo dell’Atlantico”. 
Non a caso l’asso del pallone Ronaldo a Madeira ci si è comprato un palazzo per farci abitare la madre e passarci lui quarantene e vacanze con moglie e figli.