Ronaldo vittima del Coronavirus: in esilio a Madeira, tra fake news e social feroci

di Pino Nicotri
Pubblicato il 16 Marzo 2020 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA
Cristiano Ronaldo vittima del Coronavirus: in esilio a Madeira, tra fake news e social feroci

Ronaldo vittima del Coronavirus: in esilio a Madeira, tra fake news e social feroci (nella foto Ansa, Cristiano Ronaldo con la famiglia)

Povero Ronaldo

Prima rimproverato sui social per essere andato a passeggio in paese e all’orto botanico.

Poi vittima di una notizia che lo dava per moooolto generoso verso i colpiti dal Covid-19 e che s’è rivelata invece falsa.

Nessuna grande generosità, quindi, cosa che crea delusione, mugugni e cattiva luce. Ma andiamo per ordine.

In ritiro volontario nel paradiso della natia isola di Madeira e confortato a Funchal dalla sua dimora di sette piani con piscina all’ultimo piano, Ronaldo martedì scorso  ha pensato di andare a visitare, con la compagna Giorgina e il figlio Ronaldinho, lo spledidio giardino botanico di Madeira. 

Non l’avesse mai fatto! Mugugni e proteste sui social per la sua imprudenza vista come una forma di irresponsabilità.
Il ritiro a Madeira, dove è arrivato con un jet privato il 3 marzo, non è infatti solo una vacanza o una sosta turistica o lo stare stare vicino a sua madre Dolores Aveiro, 65 anni, colpita da un ictus e da lunedì in riabilitazione all’ospedale privato di Funchal. 

Si tratta o dovrebbe invece trattarsi anche di una vera e propria quarantena, sia pure volontaria, dovuta al fatto che nell’ultima partita giocata ha diviso lo spogliatoio col suo compagno di squadra Daniele Rugani, risultato colpito dal morbo Covid-19.

Motivo per cui la gita al giardino botanico non è stata digerita da molti fans, che non hanno lesinato le critiche quanto meno di eccessiva disinvoltura ed esibizione inopportuna di privilegio.

Insomma, se quarantena deve essere che lo sia! Evitando totalmente il pericolo di infettare qualcuno fuori casa. 

Per superare la scivolata, Ronaldo ha prontamente lanciato sui social un bel messaggio ai suoi follower e ammiratori: 

“Il mondo sta attraversando un momento molto difficile, che richiede la massima attenzione da parte di tutti noi. 
“Oggi non ti parlo come giocatore di football, ma come figlio, padre ed essere umano preoccupato per gli ultimi sviluppi che stanno interessando il mondo. 
“Proteggere la vita umana deve essere al di sopra di qualsiasi interesse”.

E il giorno dopo il messaggio ecco la grande notizia lanciata dal sito del giornale spagnolo Marca, il quotidiano d’informazione sportiva con maggior tiratura in Spagna. 

Grande notizia che faceva riesplodere l’idillio con l’esercito di ammiratori, tifosi e follower:

“Ronaldo ha deciso di adibire i suoi alberghi a ricovero  gratuito per i malati di Covid-19. 
“E paga di tasca sua tutte le spese mediche e sanitarie. 
“Pagherà di tasca propria anche i medici e chiunque lavorerà nelle strutture per renderli al più presto ospedali accessibili a tutti”.

Più che un gol, una bomba! Smentita e disinnescata rapidamente. La fake news è nata perché Paula Carvalho, presidentessa di un’associazione benefica spagnola, Essencia Humana,  è stata “tratta in errore”. 

Errore nato da una indiscrezione apparsa sul sito portoghese Arena Desportiva e ampliata su  Instagram da Edgar Caires, ex marito di Elma Aveiro, sorella dell’asso del pallone.

La notizia aveva suscitato non solo entusiasmi e ammirazione, ma anche l’irritata contrarierà di Dioniso Pestana, titolare del Pestana Group Hotel e socio di Ronaldo  negli alberghi Pestana CR7.

Dopo il lancio delle sue linee di intimo, scarpe, jeans e profumi, il goleador portoghese ha aperto gli hotel che hanno nel nome anche la sigla CR7 diventata il suo pseudonimo. 

Il primo, il Pestana CR7 Funchal, è nato nella centralissima Praça do Mar a Funchal, capoluogo della natia Madeira.
Sono 49 camere a 300 metri dal porto, una infinity pool sul tetto con vista sulla baia, una sauna, una Jacuzzi, una palestra all’aperto e prezzi a partire da 180 euro a notte, ora 114 con lo sconto.

Il secondo, Pestana CR7 Lisboa, ricavato da un antico palazzo di sei piani a Lisbona, come dice il suo nome, nel quartiere chic di Baixa, a meno di un minuto a piedi dalla famosissima Praça do Comércio, epicentro della movida lisboeta sempre affollata da Caix de Sodrè alla via Aurea e alla parallela via Augusta. 

Hotel per non fumatori, con 83 camere a partire da 180 euro a notte, con sconto si sende a 114. 

Per quest’anno è prevista l’apertura di un terzo hotel a Marrakesh. Una struttura enorme, realizzata dal gruppo Eclettico Design noto per le produzioni di lusso: 174 stanze, due ristoranti, un centro convegni, una Spa e cinque ettari di superficie verde compreso. Il costo di partenza di una camera sarà  200 euro a notte.

Come si vede, piuttosto difficile immaginare che strutture alberghiere di questo tipo, dislocate nelle località citate, possano essere converite in centri per la cura dei colpiti dal Covid-19.