Una Musica per l’Anima: giovani musicisti russi in Italia

di Pino Nicotri
Pubblicato il 28 Aprile 2016 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA

Una Musica per l'Anima: giovani musicisti russi in ItaliaMILANO – Il primo ad accorgersi di Una Musica per l’Anima ospitandone vari concerti e patrocinandone l’intero programma è stato lo scorso ottobre il Circolo della Stampa di Milano. Ora dell’esistenza di questa iniziativa di musica classica, messa in piedi la scorsa estate da un gruppo di musicisti russi, kazaki e ucraini che vivono, studiano e lavorano a Milano con curriculum eccezionali e una già discreta fama internazionale, se n’è accorto anche il Touring Club Italiano. Che ha infatti deciso di patrocinarne il programma del 2016 e di inserirne alcuni concerti negli “Eventi imperdibili a Milano”, vale a dire nell’insieme di oltre 70 iniziative di musica classica, teatro e letteratura con le quali il Touring Club dal 21 aprile al 27 ottobre intende anche valorizzare luoghi storici e/o comunque prestigiosi della città. E sarà proprio il Circolo della Stampa a ospitare, alle 19 di sabato 30 aprile, il ritorno in Italia del fenomenale Nikita Galaktionov, ventenne genio del pianoforte, che il giorno dopo bisserà al Conservatorio Giuseppe Verdi gli stessi brani di Anton Rubinshteyn, Ciaykovskiy, Skryabin e Rachmaninov.

Galaktionov ha iniziato a studiare pianoforte a quattro anni, a sei è entrato nella Scuola Centrale di Musica del Conservatorio di Mosca,otto ha debuttato come solista con l’orchestra di Yevgeny Svetlanov alla Moscow International House of Music e a 13 ha vinto in Italia l’11esima edizione del concorso Internazionale di musica Euterpe. L’anno scorso Nikita lo ha chiuso in bellezza: dopo avere entusiasmato pubblico e critici con concerti in Germania e a Vienna, è stato invitato a suonare il 13 dicembre alla Carnegie Hall di New York, che lo ha voluto premiare con il suo prestigioso Certificato di Eccellenza, e a capodanno al Cremlino alla presenza del presidente Putin.

L’anno scorso la rivelazione di Una Musica per l’Anima è stata la 23enne pianista russa Sofiya Chaykina. Nata a Vladivostok, ha iniziato anche lei a suonare il piano a soli quattro anni di età e anche lei si è fatta notare con concerti in varie parti del mondo. Sofiya inoltre è l’unico musicista che nell’intera storia del Conservatorio di Milano ha superato col massimo dei voti e la lode tutti gli esami finora sostenuti e uno dei pochi pianisti capace di misurarsi con la complessa partitura della Sonata Numero 7 di Sergei Prokofiev: lei l’ha eseguita interamente a memoria, senza spartito, proprio al Circolo della Stampa l’anno scorso scatenando l’entusiasmo del pubblico.

Quest’anno le rivelazioni saranno due: il 24enne soprano Elena Pervozvanskaya e il quartetto d’archi creato l’anno scorso da Rustem Smagulov. Nata a San Pietroburgo, diploma prestigioso in pianoforte e voce meravigliosa, Elena ha infine scelto il canto: è infatti un soprano diplomato con il massimo dei voti e la lode al Collegio Musicale N. A. Rimsky-Korsakov di San Pietroburgo, ha debuttato nel 2012 sul palcoscenico del teatro Hermitage nei panni di Ilia nell’Idomeneo di Mozart, dal 2012 si perfeziona presso il Conservatorio di Milano e dal 2014 anche presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. Elena sa tenere la scena oltre che con la straordinaria bravura della sua voce anche con la spontaneità e la bravura degne di una grande attrice. Smagulov è  violoncellista presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, è stato invitato a suonare alla Barbican Hall di Londra con l’Orchestra Nazionale del Regno Unito e l’anno scorso con due violiniste e una virtuosa della viola ha dato vita a un quartetto d’archi che di recente ha dimostrato di avere raggiunto livelli davvero notevoli.

Per chi volesse saperne di più: www.musicistirussi.it e su Facebook la pagina su Facebook la pagina “Musicisti RUSSI”.