Pd romano alla riscossa contro…via Ambaradam e piazza Addis Abeba. Poi la Regione come pegno d’amore a M5S?

Pd romano, tre coincidenze: l'iniziativa per cambiare nome a strade e piazze coloniali (?), l'assonanza con la cancel culture devasta cultura, la incontenibile voglia di rifar coppia con M5S. Tre coincidenze, cioè un chiaro indizio.

di Lucio Fero
Pubblicato il 29 Settembre 2022 - 11:29 OLTRE 6 MESI FA
Pd romano alla riscossa contro...via Ambaradam e piazza Addis Abeba. Poi la Regione come pegno d'amore a M5S?

Pd romano alla riscossa contro…via Ambaradam e piazza Addis Abeba. Poi la Regione come pegno d’amore a M5S?

Dicono sia una coincidenza. Una coincidenza solo temporale la sconfitta elettorale del Pd e, a Roma, a sostegno della istituenda e celebranda “giornata vittima del colonialismo” l’iniziativa dello stesso Pd romano di cambiar nome a qualche via o strada. La toponomastica del politicamente corretto prevederebbe, per scontare il peccato del colonialismo italiano, che via Ambaradam non si chiami più così e non richiami più col suo nome le guerre italiane d’Africa, così come piazza Addis Abeba e, a scovar altre coloniali denominazioni, se ne trova. Dicono sia solo una coincidenza e non un maldestro e improvvisato e patetico “tié” a Fratelli d’Italia che a Roma ha avuto quasi il 30 per cento dei voti. Una coincidenza, una coincidenza del caso…

Cancel culture de noartri

Non lo dicono ma un’altra coincidenza è quella dell’attecchire (se non scimmiottare) della cancel culture che sta devastando la cultura di sinistra americana. Un progressismo bigotto e intollerante, una Inquisizione ignorante e supponente, una teocrazia le cui basi teoriche non sono distanti da quelle delle peggior derive e interpretazioni dei monoteismi, un mandare al rogo la storia e già che ci siamo i libri di storia. Una perfetta sorella gemella dell’estremismo religioso della destra sociale, quello che pensa la scienza come demoniaca e l’unico libro è la Bibbia. Attecchire, se non scimmiottare all’interno del Raccordo Anulare. Il colonialismo italiano in Africa fu feroce e sanguinario. Ed è sempre stato una storia rimossa dalla coscienza e consapevolezza collettiva. Rimosso dalla favola falsa degli “italiani brava gente”.

In Libia, In Etiopia e anche nella ex Jugoslavia gli italiani in armi furono i primi a sperimentare i campi di concentramento/annientamento e non ebbero problemi né remore di nessun a rastrellare civili e ad esecuzioni di massa in funzione sia di rappresaglia che di bellica strategia. La ferocia di questa storia tanto vera quanto negata soffre l’ulteriore oltraggio, minimo ma pur sempre oltraggio, della risibile, tragicomica rimozione eventuale di una targa con il nome di una strada. Roma fu addirittura imperialista al massimo livello e per molti secoli e molte terre, cambieremo il nome a Roma?

La presidenza della Regione Lazio

Una terza coincidenza è la voce che corre: Pd romano ci sta pensando ad offrire a M5S la presidenza della Regione Lazio come pegno di ritrovato amore. Zingaretti è andato in Parlamento, per la Regione Lazio si torna a votare a breve. Più d’uno nel Pd romano ha già detto: ritroviamo il campo largo. Cioè l’alleanza con M5S. Di mezzo ci sarebbe un termovalorizzatore, ma si può risolvere allontanandolo all’anno del poi, mese del mai, tanto i romani alla immondizia in strada hanno fatto non solo l’abitudine, la considerano parte dell’habitat. Certo, dopo aver litigato, a M5S qualcosa bisogna pur dare, un segnale. E al Pd romano, non a caso ispirato da Bettini, stanno elaborando grande generosità politica: e se dessimo a M5S la candidatura a presidente della Regione come pegno del ritrovato amore politico tra Pd e M5S? Ed è la terza coincidenza che, insieme alle altre due, dice non sia né caso né coincidenza ma chiaro indizio di cosa sia avvia ad essere il Pd: lotta dura senza paura alle targhe stradali coloniali e rigassificatori, termovalorizzatori anche no.