Pensionati. Unione per l’Italia: prendere peso politico, obiettivo n. 1

di Alessandro Seracini *
Pubblicato il 12 Febbraio 2014 - 07:40 OLTRE 6 MESI FA

Pensionati. Unione per l'Italia: prendere peso politico, obiettivo n. 1Pensioni. Il recupero dell’equità è per la nostra Unione per l’Italia l’obiettivo numero 1.

È per noi iniquo il blocco parziale e/o totale dell’adeguamento delle pensioni al costo della vita. E lo è ancora di più se consideriamo che molte delle pensioni coinvolte hanno già subito, nel conteggio iniziale, tagli considerevoli per il solo fatto di superare un certo importo.

È per noi iniquo il mancato rispetto dei patti che lo Stato aveva stipulato con i cittadini. Mancato rispetto che si verifica ogni qualvolta le regole vengono cambiate in corsa, anche se solo temporaneamente. E potremmo continuare a lungo con questo elenco di iniquità che in molti casi si traducono in un inarrestabile impoverimento di milioni di cittadini in pensione che tasse e contributi li hanno sempre pagati fino all’ultimo centesimo.

Strana crisi questa che ci assilla e che viene presa a giustificazione del blocco della perequazione delle pensioni: costo del denaro vicino allo zero, disoccupati dichiarati: milioni, inflazione Istat all’ 1,2%, in calo anche le materie prime energetiche.

Con questi ingredienti ci aspetteremmo prezzi fermi per mancanza d’inflazione e/o di gente in grado di spendere. E invece, sorpresa ! Al primo di gennaio aumenta di tutto, autostrade, trasporti, quotidiani e via andare fino al conto del barbiere. Media degli aumenti più o meno 6% – 8% . E le pensioni del ceto medio? Aumentano di 8-10 euro netti circa ( 0,40% dell’inflazione Istat calcolato solo sull’importo fino a circa 2900 euro, zero sul resto). 8 – 10 euro per pagare tutti quegli aumenti! Per noi è iniquità pura. Inaccettabile.

I sacrifici non vengono chiesti a tutti. Per alcuni il recupero è del 6-8%, per i pensionati di ceto medio è dello 0,40% su 1,2%.

Lo Stato ha bisogno? Nessuno si tira indietro ma a pagare devono essere tutti e non solo, o quasi solo, i pensionati magari perché appaiono debolucci, divisi e privi di un personale potere contrattuale.

Portare i pensionati ad avere un potere contrattuale. Ecco un’altra priorità del nostro movimento. Per questi due obiettivi, l’equità e milioni di pensionati che parlano con una voce unica, ci stiamo muovendo su vari fronti.

Sul fronte politico abbiamo in corso una serie di contatti finalizzati ad ottenere sostegno alle nostre istanze. La totale indipendenza del nostro movimento nei confronti dei partiti di ogni colore, ci vede nella posizione di poter parlare con tutti. Siamo molto attivi nella comunicazione. Ne facciamo tanta a tanti.

Abbiamo un sito e teniamo i contatti con decine di migliaia di colleghi iscritti nelle nostre mailing list. Siamo impegnati nel FARE per rimettere in moto l’Italia. Sosteniamo il ricambio generazionale alla guida del Paese ma crediamo anche che il passaggio del testimone debba avvenire creando mix composti di freschezza e vigore giovanile e di saggezza ed esperienza di chi ha alle spalle anni di lavoro e di successi.

Il Paese non può più permettersi errori, pena la sua definitiva uscita dal novero delle nazioni che contano.

La discesa in politica è dunque un’opzione ben presente nel nostro movimento. Le donne e gli uomini preparati ad affrontare questa sfida li abbiamo, persone abituate a vincere guardando al futuro…persone abituate a lavorare in squadra e a formare i giovani.

Mix di due generazioni alla guida del Paese: crediamo che questa sia la formula vincente e lavoriamo per renderla operativa ovunque ci sia la necessità di FARE per l’Italia e per i suoi cittadini.

* Vice Presidente Coordinatore UNp@it