Politica ramo dell’industria dell’entertainment, domenica la nuova grande serie

di Lucio Fero
Pubblicato il 28 Settembre 2021 - 09:37 OLTRE 6 MESI FA
Politica ramo dell'industria dell'entertainment, domenica la nuova grande serie

Politica ramo dell’industria dell’entertainment, domenica la nuova grande serie FOTO ANSA

Elezioni di Ottobre, domenica e lunedì si vota per eleggere i sindaci di grandi città (Milano-Torino-Bologna-Roma-Napoli) e di centinaia di altri Comuni e ancora il governo di Regione Calabria e ancora per due seggi parlamentari. Prima c’è stata la campagna elettorale. Cioè un tutto perché tutto è piegato, confezionato e impacchettato come promozione elettorale. E un niente perché canone primo e assoluto della campagna elettorale è non annoiare e non turbare con la realtà. La politica è da tempo in Italia un ramo dell’industria dell’intrattenimento. E sulla base di questa sua natura seleziona e promuove i suoi attori e comparse, i suoi critici ed esperti, i suoi promotori e narratori, il suo pubblico.

Primo: mai essere collegati con la realtà. Sempre però con la fiction

Riforma fiscale? Sbarchi di migranti clandestini? Utilizzo dei miliardi europei? Intrattenere il pubblico votante recitando le rispettive parti in commedia. E così sui rifiuti urbani, le energie rinnovabili, il Green Pass. E così su ogni spezzone di cronaca. Nunzia Alessandra Schilirò, la vive questore oratrice in piazza No Green Pass annuncia La Repubblica sia attesa dalla politica che “la vuole”. Forse è vero, forse no. Ma ci sta, sarebbe un bell’aiuto all’intrattenimento da talk, retroscena, gossip, analisi. Luca Morisi inciampa su qualche grammo di cocaina ed è subito intrattenimento ghiotto. Va in scena la puntatona “Due pesi, due misure”.

La Lega di noi uomini duri e puri che mai useremmo la droga e i drogati ci fanno anche un po’ schifo. Era questa la parte in commedia. Ora la Serie prosegue con l’episodio dal titolo “Il contrappasso”. Il pubblico votante siamo noi e nessuno faccia finta di volere indietro il biglietto (nella fattispecie la scheda elettorale), siamo noi che li vogliamo-votiamo così autori e attori della politica ramo d’industria dell’intrattenimento.