Popolo contro istituzioni, piazze contro, i traditori, il soldo straniero, un partito triplica i voti…che anno era? Che anno è

di Lucio Fero
Pubblicato il 29 Maggio 2018 - 09:36 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni. Popolo contro istituzioni, piazze contro, i traditori, il soldo straniero, un partito triplica i voti...che anno era? Che anno è

Popolo contro istituzioni, piazze contro, i traditori, il soldo straniero, un partito triplica i voti…che anno era? Che anno è (nella foto, Matteo Salvini sulla ruspa)

ROMA – Popolo contro istituzioni, le regole della democrazia che non coincidono con il sentir comune. E piazze contro [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play], l’una contro l’altra. Ciascuna con la sua legalità contrapposta e alternativa alla legalità altrui. Ciascuna piazza a reclamare di essere il diritto e la legge mentre l’altra piazza è l’impostura e la prevaricazione.

E tutta la rete delle relazioni del vivere associato percorsa e nutrita di rancore, avversione, odio. Il popolo tradito, il popolo truffato, la sua volontà soffocata. E il traditore, il truffatore, il soffocatore è lo Stato nella sua massima espressione. Così la raccontano i tribuni del popolo. Uno di loro, detto Il Capitano, chiama in mille piazze la gente a processare i vertici delle istituzioni che in combutta e su ordine del potere straniero hanno fatto gli interessi appunto dello straniero e non quelli della patria. Il Capitano ha proclamato la guerra del popolo contro le elites.

Elezioni dopo elezioni e liste che si presentano al voto e sibilano che il voto serve a nulla perché una congiura e consorteria internazionale e straniera nega all’Italia quel che le spetta: il posto al sole. Anzi le nega quel che più le spetta: la sovranità.

L’indicazione al popolo dei traditori dell’interesse nazionale, quelli che fornicano con il soldo straniero e la moneta straniera. Il nazionalismo economico che promette la soluzione autarchica di ogni problema. Il facciamo da soli, i poteri occulti, la vittoria mutilata.

E il nemico interno, ovviamente appoggiato dalle potenze straniere. E un partito che partiva piccolo e marginale e che cresce, si gonfia, triplica i suoi consensi. Un partito che promette di farsi Stato che accudisce, protegge, difende dai molti nemici interni ed esterni capaci gli uni complotti e gli altri di inique sanzioni.

E un popolo che va dietro al Capitano. Che ammira le sue spalle larghe. Si identifica con i suoi umori. Loda ogni sua spregiudicatezza.

E l’altro campo della politica smarrito e intento a cercare qual è il nemico principale regolarmente decidendo che è quello che gli sta a fianco. L’altro campo della politica incapace di vedere che un popolo sta con il Capitano e non è un popolo che sbaglia ma un popolo oggi in piena coscienza, capace di intendere e volere contro la democrazia parlamentare e lo Stato liberale. E quindi incapace di difendere davvero entrambi.

Che anno era..? Che anno è.