Primarie Pd festa della democrazia che oscura le b…….e di Grillo e Salvini

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 30 Aprile 2017 - 21:29| Aggiornato il 1 Maggio 2017 OLTRE 6 MESI FA
Primarie Pd festa della democrazia che oscura le b.......e di Grillo e Salvini

Primarie Pd festa della democrazia che oscura le b…….e di Grillo e Salvini (foto Ansa)

ROMA – Le primarie Pd sono “un giorno di festa” del popolo del Sì al referendum e un grande esempio di democrazia che oscura le adunate di Salvini e le votazioni on line di Grillo. A dirlo è Giuseppe Turani su “Uomini e Business”:

“Le votazioni per le primarie del Pd (…) Non so chi vincerà (Renzi?) e quanti saranno i votanti. Ma non importa. Basta aver visto un paio di riprese televisive o essere stati in uno degli oltre dieci mila seggi aperti da volontari in tutta Italia (…) per rendersi conto che il Pd, qualsiasi cosa si pensi delle sue proposte, è comunque un caso di democrazia senza nessun precedente in Italia.

Volti sorridenti, abbracci, il presidente del Consiglio con la moglie (e chiede ai fotografi di restituirgliela, perché la tengono davanti all’urna per fotografarla), amici che accompagnano al seggio quelli che non sono autonomi. Tutti con i due euro in mano da versare per poter votare e dare una mano all’organizzazione.

Un popolo. Di fronte a tutto questo le adunate di Salvini a Pontida o le claustrofobiche votazioni on line di Grillo vengono definite per quello che sono: miserevoli pagliacciate, piccoli spettacoli da avanspettacolo per gente ingenua.

Stasera tutto sarà finito. Gli esperti faranno il conto e discuteranno. Pochi? Tanti? Così così?

Ma, ripeto, non importa. Quello che conta davvero è che (…) si è visto un popolo, quello del sì, battuto e umiliato il 4 dicembre, che però è uscito di nuovo di casa e, sorridente, è andato a scegliersi un nuovo segretario. O, meglio, a riconfermare quello che non li aveva portati alla vittoria nello scorso dicembre, ma che gode ancora dello loro stima e amicizia.

Non sono rimasti a casa a mugugnare, a battere  sulle tastiere insulti verso gli avversari. Sono usciti, sotto il sole, e allegramente, a volte intere famiglie, sono andati al seggio più vicino.

Spesso si sente di gente che ha paura di una deriva a destra del paese. Non credo proprio. Non certo a opera di questa gente e a opera di nessun altro. Una deriva a destra, con gente come quella che (…) ha fatto diligentemente la fila nei 10 mila gazebi, non è possibile. Semplicemente perché questo è un paese democratico, definitivamente.

Poi è un paese pieno di problemi. E, da domani, bisognerà mettersi in movimento per fare qualcosa. Pensare a progetti, idee e anche, purtroppo alleanze. E questo è il lato pesante della politica.

Ma la giornata di festa di oggi, perché questa è stata, una festa di popolo, un po’ aiuterà”.