Milan, una notte da terzi, Parma battuto 2-1. Balotelli irritante ma decisivo

di Renzo Parodi
Pubblicato il 15 Febbraio 2013 - 23:27| Aggiornato il 6 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO –  “L’anno prossimo lotteremo per il titolo”: la promessa di Adriano Galliani ai microfoni di Sky prima di Milan-Parma- A giudicare dal primo tempo, l’obiettivo è alquanto lontano. Milan al riposo in vantaggio ma solo grazie ad una autorete di Paletta. Meglio il Parma, più tonico e deciso, col suo sfacciato 4-3-3. Donadoni ha lasciato a riposo Belfodil (e quando subentrerà si capirà perché) e Lucarelli. Allegri ha varato un inedito 4-3-1-2, riportando Boateng centrale alle spalle delle due punte, Niang e Balotelli, che giocano l’uno vicino all’altro.

L’esperimento offre segnali confortanti soltanto nella ripresa. Il Milan, preso per mano da Montolivo e illuminato dalle volate di Niang (18 anni, un bel talento, molta corsa e carattere da vendere), sale di tono e il Parma si affloscia come un soufflè mal cotto. Finisce con la vittoria di misura dei rossoneri (2-1) e il risultato è giusto. Il Milan non ha fatto nulla di trascendentale, Balotelli anche meno, ma con un lampo ha chiuso la gara. Quattro gol in tre partite. Non c’è male. Si è trascinato per il campo fino alla punizione, perfetta, del 2-0, a 10′ dalla fine. Nervoso e irascibile, Supermario è stato richiamato alla calma da Allegri, che temeva il peggio.

Il giovane arbitro Massa, da Imperia, ha finto di non sentire gli insulti che l’attaccante del Milan gli ha scaricato dopo un fallo non fischiato. Il tecnico alla vigilia aveva confidato di aver suggerito (anzi ordinato) a Balotelli di gestire meglio la propria vita privata, in modo da non offrire esche alla famelica curiosità dei media. Ma il problema si traspone anche sul campo, se Balo perde la testa non combina nulla di buono, come gli è accaduto per 80′. A suo discarico, le botte, spesso portate con falli subdoli, che i difensori avversari (Coda e Paletta nella circostanza) non si esimono dal rifilargli. Se l’arbitro fa finta di niente come l’acerbo Massa (primo giallo dopo 66′, per Marchionni, i difensori del Parma sono usciti vergini dal torneo di calci), beh allora Balotelli qualche ragione di incacchiarsi ce l’ha.

Il Parma è esistito per metà partita e la nona sconfitta stagionale deve far riflettere Donadoni. Amauri si è mangiato il gol dell’1-1 (clamorosa svista a tre metri da Abbiati) ma nella ripresa il Parma non ha combinato nulla, se si esclude il tap in di Sansone per il gol della bandiera, giusto all’ultimissimo giro di cronometro. La folla di San Siro nel primo tempo ha sciolto cori all’indirizzo di Donadoni, ex amatissimo. Un messaggio neppure troppo cifrato alla società e un endorsement per l’attuale tecnico del Parma come successore di Allegri. L’allenatore livornese ha chiarito mille volte di voler rispettare il contratto che lo lega al Milan fino al 2014, Galliani è con lui ma colui che tutto può, ossia Berlusconi, non è convinto al 100% e sta covando l’uovo del licenziamento. “Contro il Barcellona il Milan deve schierare tre punti”, ha intimato il patron al tecnico. Difficile che Allegri lo accontenti, nell’andata di San Siro contro i Marziani blaugrana. Balotelli è indisponibile (ha giocato col City), Robinho è out (ginocchio sofferente e possibile addio, destinazione Brasile, a marzo). Toccherà a Pazzini sostituire Balotelli e sarà il rientrante El Shaarawy (tenuto a riposo col Parma per via un ginocchio malandato) ad affiancare l’ex interista. Resta da vedere se, appunto, Allegri se la sentirà di rischiare il tridente con Niang, che ha giocato molto bene col Parma ma lo costringerebbe a variare l’assetto tattico della squadra, tornando al 4-3-3, ma senza Balotelli.

Allegri si difende come può, ovvero con i risultati. I tre punti presi con il Parma proiettano il Milan provvisoriamente al terzo posto, a fianco della Lazio, impegnata a Siena. Scavalcata l’Inter, che scenderà a Firenze, dova l’attende una squadra avvelenata dagli ultimi risultati alla rovescia. Rischio altissimo per la Beneamata che ha perso Milito (crociato anteriore e collaterale del ginocchio sinistro saltati, sei mesi out. Tanti auguri!) e dovrà affidarsi al duo Cassano-Palacio. Domenica prossima il derby della Madonnina fornirà migliori referenze sullo stato di salute delle milanesi che si giocheranno con la Lazio l’unico posto a disposizione per disputare i preliminari di Champions l’anno prossimo. Il Napoli sembra fuori tiro, a 50 punti. Ma attenzione, anche la truppa di Mazzarri dà segni di stanchezza (che scoppola contro il Viktoria Plzen!) e la Sampdoria al San Paolo non si annuncia avversario rassegnato.