Napoli spuntato, 0-0 a Udine. Altra occasione persa

di Renzo Parodi
Pubblicato il 25 Febbraio 2013 - 21:32| Aggiornato il 4 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

UDINE – No, il Napoli non è ancora tornato il Napoli. Zero a zero a Udine, occasione sprecata, l’ennesima. La Juventus rimane a +6 in classifica e a questo punto la sfida del San Paolo, venerdì sera, diventa un’ordalia. O batte la Vecchia Signora, oppure il Napoli rinfodera i sogni scudetto. Segnali di vita la squadra di Mazzarri al Friuli ne ha offerti, perlomeno sotto il profilo della freschezza atletica, mancata ultimamente nella catastrofica avventura europea contro il vittoria Plzen e nello scialbo 0-0 casalingo contro la Sampdoria. Ha tirato in porta, il Napoli, sfiorando il gol del vantaggio con Hamsik e Cavani.

Ha reclamato due calci di rigore (due interventi sospetti su Cavani e Armero, che l’arbitro Damato ha giudicato regolari, ammonendo Armero per simulazione e francamente se lo poteva risparmiare), ha spinto e pressato soprattutto nell’ultima mezz’ora, stringendo l’0Udinese negli ultimi venticinque metri di campo. Ma le è mancato lo zic fatale in area di rigore, l’invenzione che fa la differenza. Cavani sta bene, si è battuto a tuttocampo ma ultimamente non è baciato dalla grazia del gol. Insigne risulta meno graffiante quando parte da titolare, Hamsik e poi Pandev non hanno inciso. Lo spirito di squadra tuttavia era giusto. Una piccola consolazione in vista del big match che vale la stagione.

E a proposito di Mazzarri si profila la stessa commedia dl passato. Va o resta? “Se va via ce ne faremo una ragione”, ha chiosato De Laurentiis. Se il Napoli guadagna la qualificazione diretta in Champions, Mazzarri rimarrà. A meno di un’offerta irrinunciabile. Roma o Inter, le scommesse sono aperte. Nella ripresa il tecnico di San Vincenzo ha corretto l’assetto della squadra, inserendo Pandev (risparmiato perché in diffida) al fianco del trio Cavani-Insigne-Hamsik, tuttavia la cifra del gioco azzurro non è salita.

E’ mancato l’ultimo passaggio, contro una difesa bene assestata, nonostante l’uscita per infortunio di Benassia, attorno ad un Domizzi assolutamente perfetto nelle chiusure. Guidolin sa come schierare la sua Udinese e limitare i danni nel momento in cui Di Natale accusa un po’ la fatica degli anni (non segna da sei gare) e Muriel continua a rimanere una meravigliosa incompiuta. Nel frattempo l’Udinese naviga tranquilla a centroclassifica e con l’organico attuale non si può davvero chiederle di più.