Serie A: Juve-Napoli lotta continua. Roma umilia Fiorentina

di Renzo Parodi
Pubblicato il 7 Marzo 2016 - 10:58 OLTRE 6 MESI FA
Serie A: Juve-Napoli lotta continua. Roma umilia Fiorentina

Serie A: Juve-Napoli lotta continua. Roma umilia Fiorentina (nella foto Ansa, Barzagli segna il vantaggio della Madama)

ROMA – Serie A, il punto dopo la ventottesima giornataLotta continua. Juventus e Napoli incrociano lame roventi in un duello fra titani. Tre punti avanti Madama che a Bergamo si è sbarazzata di un’Atalanta che non sa più vincere. Tre punti sotto il Napoli festeggia il 3-1 sul Chievoverona e la rete numero 26 di Higuain, uscito dalle secche di una imprecisata crisi di vocazione al gol. Ancor prima della vittoria di Bergamo l’astuto Allegri aveva messo in guardia i suoi: “Occhio alla Roma, se vogliamo vincere lo scudetto dobbiamo chiudere a 87 punti”. La Lupa romanista non supererebbe gli 86 punti neppure vincendo tutte e dieci le restanti partite. Ergo, Max teme più Spalletti di Sarri.

Cinque punti sotto il Napoli, la Roma è la squadra più in forma e le sette vittorie filate conquistate sotto la gestione Spalletti garantiscono della bontà delle sue ambizioni. Il 24 aprile lo scontro diretto all’Olimpico ci dirà chi sarà la damigella degna di fare da scorta alla magna Juventus. La Signora in bianconero non mostra segni di cedimento e soltanto una debacle in Champions, a casa del Bayern, potrebbe scuoterne le granitiche certezze. Buffon si avvia a contendere a Zoff e Seba Rossi il primato di imbattitibilità e dunque ci sono tutti gli ingredienti per centrare il grande Slam in campionato. Anche la Roma dovrà superare con i minori danni possibili l’ostacolo Real Madrid, uscire dalla Coppa contro i Galacticos è quasi scontato, resta da scoprire in quale modo avverrà l’eliminazione. Una goleada minerebbe il morale dei ragazzi che Spalletti sta addestrando a scalare le montagne. resta aperta la grana Totti. Francesco vuole contnuare a giocare anche l’anno prossimo. Spalletti fa voti affinché receda e passi nella riserva. Pallotta attende gli eventi. La palla è fra i piedi del Capitano.

Alle spalle del trio delle Meraviglie resta agganciata in qualche modo la Fiorentina che a Roma ha subito la dura lezione di calcio impartita dalla Roma spallettiana. Paulo Sousa è consapevole che la Viola ha qualcosa in meno delle titolate rivali e credo si sia convinto che convenga difendere il quarto posto anziché sognare il sorpasso in zona Champions.

Le milanesi vanno a singhiozzo in serie A. Sconfitto il Milan a casa del Sassuolo, interrotta la serie rosa di nove risultati utili, espulso Mihajlovic (e sono tre), Balotelli il solito fantasma vagante in campo. L’obiettivo terzo posto scolora fra le polemiche. Il tecnico è furibondo con i suoi e con l’arbitro Giacomelli che ha ignorato il fallo palese subito da Bertolacci nell’azione che ha portato al raddoppio del Sassuolo. Gol da annullare, dunque. E Giacomelli lo avrebbe fatto se avesse potuto contare sull’assistenza della moviola. Dopo una mezzora promettente, il Diavolo ha smesso di giocare e si è impantanato nei vecchi difetti: scarsa personalità, gioco farraginoso, nessun tiro in porta. Le assenze di Montolivo, Abate e Niang non bastano a spiegare la metamorfosi. Berlusconi avrà un diavolo per capello. Aveva consigliato a Mihajlovic di partire con Menez in campo e Balotelli in panca, Sinisa ha fatto la scelta inversa e ora sono tuti cavoli suoi. Onore al Sassuolo che Di Francesco sta guidando ai margini della zona coppe, al settimo posto, tre punti sotto il Milan. Non schiera fuoriclasse, il Sassuolo, in compenso gioca con scioltezza ed efficacia. Ed è pure bello da vedere.

L’Inter rediviva di Coppa Italia ha liquidato il Palermo a San Siro, staccando i cugini rossoneri di quattro punti. Eder in panca stabile, Mancini si è affidato all’antico ma sempre valido Palacio e a Perisic, a supporto di Icardi. Partita niente affatto spettacolare della Beneamata ma molto concreta e redditizia. Il Palermo arranca, scosso e confuso dalla girandola di tecnici orchestrata da Zamparini. Iachini dovrà realizzare un miracolo per tirar fuori la squadra dalle secche e garantirle la serie A.

Il resto del programma segnala l’exploit del Frosinone che ha battuto l’Udinese inguaiandolo di brutto e le vittorie del Genoa a Marassi e in trasferta della Sampdoria, rispettivamente sull’Empoli (quarta sconfitta di fila) e il Verona, ormai virtualmente condannato a retrocedere. Cassano ha deliziato i palati fini con giocate da fuoriclasse e la Sampdoria ha finalmente preso i primi tre punti lontano da Genova. Non accadeva dal maggio del 2015, 4-1 a Udine. Nel mezzo, 4 pareggi e 9 sconfitte! Il combattivo Carpi ha fermato sullo 0-0 il Bologna e si mantiene in corsa per salvarsi. Sarà decisivo lo scontro diretto di domenica prossima in casa col Frosinone. Tremano l’Atalanta e l’Udinese, nonché il Palermo, tutte e tre scavalcate in classifica dalle genovesi.

In testa e in coda della serie A non si scherza. Bene così. Il neo presidente Fifa, Gianni Infantino, ha annunciato la sperimentazione della moviola. Era tempo che le cariatidi di Ginevra rompessero l’incantesimo temporale e guardassero in faccia la realtà. Naturalmente lo strumento elettronico andrà gestito cum granu salis. E senza spezzare la continuità del gioco. Un paio d’anni di sperimentazione basteranno a dissipare tutti i dubbi.