Serie A, punto: onore a Parma e Donadoni, Higuain va punito. Caos Europa League

di Renzo Parodi
Pubblicato il 12 Maggio 2015 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA
Serie A, punto: onore a Parma e Donadoni, Higuain va punito. Caos Europa League

La lite tra giocatori del Napoli e del Parma dopo la partita (foto Ansa)

ROMA – Questa volta comincio dal fondo, dal meraviglioso Parma che onora con la limpida coscienza del suo allenatore e di tutti i calciatori rimasti il nostro calcio, molto più, mi viene da scrivere, di tanti club milionari e di celebrati campioni sempre pronti a spremere lacrime e sospetti. Condannata alla serie B la squadra, fallita la società, i giocatori agli ordini di Roberto Donadoni hanno affrontato i titolati avversari del Napoli senza traccia di accondiscendenza né di rassegnazione. Hanno fatto, come si dice, la loro partita e hanno pure rischiato di vincerla. Le cronache hanno riferito della rabbia dei calciatori del Napoli e di uno in particolare, il centravanti Higuain, protagonista di una sfuriata con il portiere parmense Mirante, accusato – lui e i compagni – di aver opposto resistenza. “Falliti!” Dovevate lasciarci i tre punti, avrebbe proferito queste parole a caldo l’attaccante del Napoli, rivolto al portiere, lui napoletano di nascita e autore di formidabili parate. Napoletano anche l’altro gialloblù, l’attaccante Palladino, autore di un gol. Tanto per dire: la professionalità, quella vera. Alla protesta a fine gara si sarebbe unito anche il dg napoletano Bigon.

Ignoro se davvero Higuain si sia lasciato andare ad uno sproloquio tanto sgangherato e rischioso. Mirante ha promesso che dirà la sua verità. Donadoni, che aveva parlato di “schfezza”, a freddo si è acquetato e ha detto che è inutile indagare oltre. Sarà. A me pare che non farebbe male il procuratore federale Palazzi ad aprire un fascicolo ed interrogare i protagonisti dell’episodio. Non ne sortirà nulla, lo capisco, Higuain sosterrà di non aver mai pronunciato quelle frasi galeotte che avrebbero configurato un tentativo di illecito sportivo. Mirante dirà che sì il collega ha dato in escandescenze ma solo perché si era visto sfuggire di mano una vittoria importantissima per il Napoli. Nessun tentativo di ammorbidire l’avversario, dunque. E finirà a tarallucci e vino. Secondo italica moda.

Ora è chiaro che passa una differenza grande come il Colosseo fra l’architettare a tavolino un illecito – per lucrare una vittoria utile alla classifica o per scommetterci sopra – e dare in smanie in campo accusando l’avversario di non essersi rassegnato alla sconfitta. Eppure l’episodio del Tardini non dovrebbe passare agli archivi senza qualche conseguenza. Una bella multa per Higuain mi sembrerebbe una punizione adeguata. Assieme, spero, all’esecrazione generale per un campione vero che si lascia prendere da un accesso di rabbia così plateale e ingiustificato. A parole, tutti si schierano a difesa della buona fede propria ed altrui. Nei fatti, l’assioma trova continuamente smentite più o meno clamorose. Di questo passo ad assistere alle partite del nostro campionato non resteranno che gli addetti agli stadi e ai giornalisti. E comunque onore al Parma che sta dando a tutti, grandi e piccoli, una splendida lezione di fair play sportivo. Quello che dalle nostre parti è merce sempre più rara.

Vengo al gioco. Infuria la lotta per il secondo e terzo posto, cadono entrambe le romane e il Napoli, appunto, getta alle ortiche l’ennesima palla-match. Le distanze con le romane restano pressoché invariate con una giornata in meno da giocare. La Roma conserva il secondo posto nonostante la brutta sconfitta di San Siro. Perdere dal Milan di questi tempi è una notizia. Pessima, s’intende. Garcia si è incavolato di brutto, ma ormai è chiaro che questo è il vino della botte giallorossa. Che scricchiola e perde le doghe. Totti condannato alla terza panchina, ha avuto il contentino di segnare l’unitile calcio di rigore. Da risorsa inestimabile il capitano purtroppo è diventato un problema. Da tenere bene a mente quando si dovrà programmare il futuro.

La Lazio lamenta l’arbitraggio di Massa che avrebbe sbilanciato lo scontro con l’Inter. A me pare che l’unica lagnanza vera riguardi il gol del pari segnato da Hernanes su punizione. Il fuorigioco di Medel è chiaramente attivo e dunque il punto andava annullato. Per il resto l’Inter ha avuto tutto quanto prevede il regolamento: espulsioni di Mauricio e Marchetti comprese. Non esecrerò mai abbastanza la regola che impone l’espulsione del portiere che provoca un calcio di rigore. Ma i parrucconi della Fifa delegati al regolamento prendono ordini da Blatter al quale piacciono tantissimo questi colpi di genio perché così le partite sarebbero più spettacolari. Perché dunque non legare un braccio ai portieri, vedremmo piogge di gol, come nella pallanuoto. Confido che gli arbitri non si abbandonino al giochetto delle compensazioni (chi si lamenta gode) e per Sampdoria-Lazio mi aspetto una designazione all’altezza del valore della sfida. Rizzoli o Orsato per capirci.

Infuria e infurierà fino alla fine la lotta anche per i posti in Europa League. Al momento sono dentro Napoli, Fiorentina e Sampdoria, ma il Genoa strapazzato il Torino nel posticipo rivede l’Europa, sebbene offuscata dal mancato rilascio della licenza Uefa. Preziosi si è impegnato a rimediare versando capitali freschi nella casse sociali. L’Inter arriva di rincorsa. Se passa indenne con la Juventus a San Siro e contro il Genoa a Marassi, può sperare nel ribaltone.

In coda all’Atalanta vittoriosa a Palermo – davvero una sorpresa – basterà un punto nel match casalingo col Genoa per archiviare la salvezza. Il Cagliari di Festa è vivo ma i numeri non danno scampo e Sau con quel gol vittoria ciccato a Torino in articulo mortis ha prenotato il funerale della un dì gloriosa squadra di Gigirriva. Oremus.

Postilla. In Europa la Juventus va a Madrid con fondate speranze di uscirne con la finale in tasca. Il Real non è in stato di grazia, ma attenzione a rinunciare ad attaccare. Se lasci il pallino a Ronaldo & C sei fritto. Il Napoli viaggia a Dnipro con la rabbia dell’ingiusto pareggio del san paolo. Difficile azzardare ipotesi, il Ciuccio è un mistero doloroso anche per se stesso. Lan Fiorentina tenta l’impresa ma credo che se non sonderà subito le difese del Siviglia si rassegnerà a penserà al campionato.