Berlusconi farm 2.400 a notte (listino 800). Toti-tuta infermiere bianco Bermuda

di Riccardo Galli
Pubblicato il 23 Gennaio 2014 - 14:29| Aggiornato il 5 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi e Giovanni Toti (Lapresse)

Silvio Berlusconi e Giovanni Toti (Lapresse)

BRESCIA – Corsi e ricorsi, in una storia politica che assume spesso i contorni e le sembianze del dejà vu, il già visto si applica non solo alla sostanza ma anche alle forme che Silvio Berlusconi propone. In vacanza alle Bermuda con i fedelissimi, “costretti” al jogging in divisa bianca ieri, in ritiro nella beauty farm con il fedelissimo Toti, con regolamentare tuta bianca, oggi. Si prepara così al prossimo appuntamento elettorale il Cavaliere, e prepara così il nuovo delfino, bisognoso innanzitutto di un restyling alla silhouette un po’ troppo tonda per i gusti dell’ex premier.

Chiusi, i due, in un ritiro di una settimana in un resort che, secondo il Corriere della Sera, costa la bellezza di 2.400 euro al giorno. Il listino della beauty farm consultabile su internet mostra, in realtà, tariffe diverse e molto più abbordabili anche per un comune mortale ma, si sa, il Cavaliere ama fare le cose in grande e con sé, oltre al bidirettore Mediaset, ha portato anche il suo medico e la fidanzata, prenotando un intero piano. Forse i due/tremila al giorno sono appunto la tariffa-piano. Non ci sono, per ora, notizie certe sulla partecipazione di Dudù. Quel che è certo, a guardare la Toti-tuta color e modello infermiere, è che Berlusconi non transige: se entri in famiglia ti vuole e trasforma in un famiglio.

Era l’estate del 1995 quando l’allora novizio della politica italiana portò Gianni Letta, Marcello Dell’Utri, Fedele Confalonieri e Adriano Galliani alle Bermuda. Vacanza premio di un capo premuroso, a prescindere da quale capo si trattasse: capo politico per Letta, proprietario dell’azienda per Confalonieri e presidente della squadra per Galliani. In ogni caso Berlusconi era il capo, assoluto ed indiscusso, e anche in cambio della vacanza non si poteva poi discutere troppo sulle sue manie e i suoi vezzi.

Così, di quella lontana vacanza, più che i progetti politici o gli affari calcistici, quello che rimase furono le immagini che ritraevano i malcapitati dipendenti intenti a correre, in qualche caso arrancare, dietro il leader che sfilava tra palmizi e spiagge dorate. Un quadretto alquanto fantozziano con tanto di divisa per i subalterni: tuta bianca.

In realtà il Capo, il megadirettore era ed è sempre stato una persona comprensiva e così, la divisa, doveva essere in realtà semplicemente bianca. Questo il punto fondamentale. Così alcuni si presentarono effettivamente in tuta mentre altri, visto anche il clima tropicale, optarono per dei più arieggiati bermuda.

Oggi, a vent’anni o quasi di distanza, Berlusconi non ha perso il suo pallino per la forma fisica e per il ricorso al ritiro nei momenti più delicati della sua storia politica e non solo. E questa volta è toccato a Giovanni Toti, delfino in pectore, vestire la tuta d’ordinanza. Si sono presentati così i due, l’eterno capo e il novello favorito, affacciandosi ad uno dei balconi della struttura. Berlusconi sorridente e pronto a salutare con la mano per la gioia dei fotografi e, a fianco, con un sorriso giusto un filo più tirato di quanto protocollo prevederebbe, il direttore del Tg4 e di Tgcom.

I due, insieme al medico del Cavaliere Alberto Zangrillo, alla fidanzata Francesca Pascale e al staff del grande capo trascorreranno sulle rive del Garda una manciata di giorni, quasi certamente meno della settimana che la beauty farm “villa Paradiso” consiglia. Già domenica Berlusconi potrebbe essere in Puglia, dove ci sarà la grande manifestazione organizzata da Raffaele Fitto. E poi Toti dovrebbe anche lavorare, in teoria, anche se i “suoi” giornali non sono noti per l’imparzialità, confezionarli tra un massaggio e un petto di pollo divisi col capo di un partito non è proprio cosa semplicissima. Ma questa è un’altra storia.

Il Corriere della Sera sottolinea il costo del vacanza che ha il sapore del ritiro pre-partita, pardon, pre-elezioni, quelle europee. Duemila quattrocento euro al giorno scrive Paola Di Caro. Poco meno di 4mila invece il costo settimanale secondo il sito della struttura, che diventano 5mila e rotti per la suite, senza tener conto delle offerte speciali.

Ma non sarà certo il costo il cruccio del Cavaliere. Nonostante l’assai costoso divorzio il patrimonio del Cavaliere rimane infatti, per dimensioni, al limite dell’incomprensibile per chi ogni mese è alle prese con conti e bollette. Il vero cruccio, tramontata o quasi l’ipotesi di fare di Toti il coordinatore unico della rinata Forza Italia, lasciandogli probabilmente solo il ruolo di portavoce unico e consigliere speciale, sarà la pancetta del bidirettore. Il Cavaliere è un esteta, ma Toti, alle sue rotondità, nonostante la tuta bianca, sembra affezionato.