Tre milioni di imbrogli sul tagliando, arriva il chip assicurazione auto

di Riccardo Galli
Pubblicato il 16 Gennaio 2012 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Secondo una stima fatta dall’Aci, l’Automobil Club italiano, nel nostro Paese circolano ben tre milioni di auto sprovviste di assicurazione. Come fare a porre un argine a questa cattiva abitudine? Semplice, passando dalla carta al chip. O almeno questa è la soluzione che dovrebbe essere introdotta con il decreto liberalizzazioni al varo in questi giorni. Addio quindi al talloncino di carta delle assicurazioni, facilmente falsificabile, e largo al chip. Strumento tecnologico utile anche per gli autovelox e i varchi ztl.

Addio ai furbetti della Rc auto, oltre che alla carta. Il governo sembra infatti aver trovato il sistema per risolvere il problema della falsificazione dei contrassegni assicurativi, un fenomeno che anche grazie all’incessante aumento delle tariffe, sta assumendo proporzioni gigantesche, tanto che secondo l’Aci in Italia circolano ben 3 milioni di automobili senza assicurazione. Come? Semplicissimo: facendo sparire i pezzettini di carta ed affidandosi all’informatica. I certificati assicurativi per la rc auto, secondo la bozza del decreto sulle liberalizzazioni, verrebbero “dematerializzati”, e dunque sostituiti o integrati da sistemi “elettronici e telematici”.

Un chip che sarà “leggibile” anche dagli autovelox, dalle apparecchiature per gli accessi nelle ztl urbane, dai rilevatori nella rete delle autostrade. Impossibile scappare: una macchinetta fotograferà l’automobile e, per chi sarà “beccato” senza il chip assicurativo, la multa (con il preavviso di sequestro del veicolo) arriverà direttamente a casa. E magari a recapitarla non sarà il solito postino, perché con il decreto il governo ha liberalizzato anche il servizio di notifica delle multe e degli atti giudiziari, finora affidato in esclusiva a Poste Italiane.

Il chip come l’uovo di Colombo? Riuscirà un microscopico circuito stampato la dove tutti hanno fallito per anni? E se la soluzione è così semplice, perché nessuno ci ha mai pensato sinora? In fondo, che la tecnologia stia mandando in soffitta la carta non è un mistero, ma per vedere questa verità nel mondo dell’auto, dovremmo aspettare il decreto sulle liberalizzazioni.