Crisi genera ladri: nei campi rubano carciofi, nei supermercati parmigiano

di Riccardo Galli
Pubblicato il 19 Marzo 2012 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA

supermercato scaffale taccheggio furtoROMA – Carciofi, scarola, cavi elettrici e trattori nei campi. Marmellata, biscotti ma soprattutto parmigiano nei supermercati. Gli italiani colpiti dalla crisi  rubano tutto. Non si tratta di grossi furti, ma di ruberie “al dettaglio”. Nelle fattorie sono aumentati i furti di ortaggi e pollame, ma in qualche caso anche le pecore e gli attrezzi agricoli spariscono. E nei supermercati la “spesa proletaria” è stata aggiornata alle necessità delle famiglie senza soldi, con un prodotto che va per la maggiore: il parmigiano. Il prodotto che probabilmente ha, visto il suo costo, il miglior rapporto tra ingombro sotto la giacca e resa economica.

A raccontare di questa impennata dei piccoli furti, in particolare quelli che riguardano le aziende agricole, è la Cia, non quella americana, ma la Confederazione italiana degli agricoltori, che raccoglie ogni giorno centinaia di denunce. Dai campi spariscono mazzetti di carciofi, cespi d’insalata e poi le fragole e i polli. E qualche volta persino gli attrezzi per lavorare i campi, i cavi telefonici e qualche trattore. Non si tratta per lo più di grossi furti, ma di piccole sottrazioni compiute, evidentemente, da ladri occasionali che vogliono trovare un’alternativa alla spesa. Esistono ovviamente, e da sempre, furti di più ingenti quantità. Furti che alimentano il mercato nero e che rivendono le materie prime a chi poi le trasforma. Ma quello che negli ultimi mesi è in costante aumento è il numero di piccoli furti.

Chi poi non vive in campagna ma è costretto tra il cemento, la spesa alternativa la va a fare al supermercato. Anche nei negozi infatti, grandi o piccoli che siano, si sta registrando un aumento dei furti sugli scaffali. Non che prima non ce ne fossero, ma ora yogurt, sughi e pasta spariscono con molta più frequenza.

E se nei supermercati il danno si limita al valore della merce sottratta, nei campi il furto non è l’unico danno perché gli improvvisati ladri di polli, spesso, per fare il minestrone, distruggono le piante da cui sottraggono i frutti. Con danni che vanno ben oltre quello dei carciofi mancanti. “I carciofi sono stati staccati uno a uno provocando danni anche ai raccolti futuri” ha raccontato il presidente della Coldiretti di Sezze Vittorio del Duca. Una tipologia di furti sostanzialmente nuova nelle campagne italiane, almeno quelle delle centro nord. Se infatti nel meridione furtarelli di questo tipo ce ne sono sempre stati, anche se in misura minore, al nord rappresentano quasi una novità assoluta. Un problema talmente sentito e diffuso che alcuni agricoltori hanno organizzato dei veri e propri corpi di guardia volontari per difendere scarola e zucchine dagli attacchi dei predatori.

Con la crisi l’interesse per i prodotti alimentari da parte della piccola criminalità va dal campo alla tavola ed è confermato dai dati del “Barometro dei furti nella vendita al dettaglio” del Centre for Retail Research nei paesi europei che registra una crescita record del 7,8 per cento dei furti nei supermercati che superano secondo la Coldiretti il valore di 3 miliardi in Italia nel 2011, il più elevato da quando è iniziata la rilevazione cinque anni fa. Nella lista dei prodotti che scompaiono più facilmente dagli scaffali dei supermercati ci sono anche – continua la Coldiretti – i formaggi e la carne, ma anche i vini e gli alcolici. Dopo una bella mangiata un bicchierino ci vuole.