Natale: va di moda il regalo “box” prepagato. Ma attenti alla sorpesa

di Riccardo Galli
Pubblicato il 13 Dicembre 2011 - 15:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Natale si avvicina e la corsa ai regali, anche in tempo di crisi, è nel vivo. Tra i regali più gettonati di queste feste i cofanetti regalo. Pacchetti preconfezionati che contengono cene, trattamenti estetici, vacanze e altro. Pacchetti prepagati dal “regalante” di cui si potrà usufruire quando si vuole. Ma attenzione, nel pacchetto, si rischia di trovare anche una sorpresa nella sorpresa: la fregatura.

I pacchetti, o «box», in questione sono pacchetti tematici, acquistabili sia online sia in vari punti vendita (agenzie di viaggio, centri commerciali, librerie eccetera) che danno diritto a usufruire di soggiorni e prestazioni in strutture alberghiere, centri benessere, ristoranti, centri sportivi e così via. Regalo nato qualche anno fa e che ora va per la maggiore ma, all’associazione Confconsumatori sono arrivate anche segnalazioni negative riguardo a cofanetti turistici o «esperienziali» e a voucher aerei. Disservizi, difformità tra l’offerta contenuta nel pacchetto e il servizio reale che si ottiene che, il più delle volte, dipendono da esercizi commerciali poco onesti, e non dalle aziende che i pacchetti confezionano.

Gli inconvenienti più frequenti riguardano gli alberghi: capita ad esempio che non sia possibile usufruire della giornata di sabato, nonostante il cofanetto estenda a 365 giorni l’anno il periodo di validità. E a volte gli hotel scontano ai consumatori solo la prima notte addebitando i costi dei pernottamenti successivi. O ancora che le strutture dell’albergo non sono del livello promesso. Ma gli alberghi non sono gli unici a fare ogni tanto i furbi, stesso discorso per le spa e i centri benessere, e per i ristoranti. Ad esempio, una coppia a cui era stato regalato un box a tema «degustazioni», ha denunciato che nel ristorante prescelto, dopo un primo invito ad assaggiare tutto ciò che era previsto dall’offerta, si è vista recapitare un conto rilevante, col beneficio di uno sconto minimo (circa 17 euro) che corrispondeva, a detta del ristoratore, al valore del cofanetto. La coppia si è rivolta alla Confconsumatori, ed ha ottenuto il rimborso. Ma questo è stato possibile anche perché i consumatori coinvolti avevano richiesto la fattura del ristorante, documento con cui è stato possibile dimostrare il costo aggiuntivo addebitato.

Ovviamente anche questi cofanetti hanno delle condizioni che vanno rispettate, non solo da chi offre il servizio, ma anche di chi ne usufruisce. Possono esistere infatti limiti di tempo per l’utilizzo, periodi di validità e altri vincoli vari. E’ bene perciò leggere sempre bene le condizioni del servizio prescelto. Condizioni che sono vincolanti per le società che gestiscono i cofanetti regalo.