Roma, con M5S per spazzini (Ama) e autisti (Atac) è tornata la pacchia

di Riccardo Galli
Pubblicato il 19 Gennaio 2017 - 11:05 OLTRE 6 MESI FA
Roma, con M5S per spazzini (Ama) e autisti (Atac) è tornata la pacchia

Roma, con M5S per spazzini (Ama) e autisti (Atac) è tornata la pacchia (Foto Ansa)

ROMA- Roma, la città ingovernabile, la città sofferente perché quasi nulla più funziona e quasi tutto degrada, dai bus ai giardini, dalla metro alle strade, dai cassonetti alle buche, dagli alberi alle strisce pedonali…Ma chi l’ha detto? Per alcuni romani anzi è tornata e sta tornado la pacchia. Grazie a M5S governante, grazie a Raggi in Campidoglio.

E chi sono mai questi romani per cui è di nuovo pacchia? Ma guarda un po’ che sorpresa sono i 7.800 dipendenti di Ama società pubblica che dovrebbe smaltire e raccogliere i rifiuti appunto urbani. Questi lavoratori hanno da pochi mesi rinnovato un contratto nazionale di lavoro che riguarda tutta la categoria. Contratto che prevede aumento mensile di 120 euro e aumento dell’orario di lavoro settimanale da 36 a 38 ore e disponibilità al lavoro domenicale.

Bene, a Roma con i buoni e diretti uffici della sindaca (il vertice Ama pur di nomina grillina era perplesso) i 7.800 avranno da gennaio l’aumento della paga ma non quello dell’orario di lavoro. I soldi sì subito, le due ore in più di lavoro a settimana magari un’altra volta…E men che mai questa storia del lavoro domenicale. A Roma e solo a Roma i netturbini che lavorano la domenica sono solo il 15 per cento. E c’è un perché: se non lavori la domenica il lunedì c’è “indennità maggior carico lunedì”.

Solo un caso che in Ama al tempo delle elezioni molti sindacati e sindacalisti abbiano raccolto voti per M5S a secchi. Solo una sfortunata coincidenza che a Roma la situazione raccolta e smaltimento rifiuti faccia schifo.

Un caso quello dell’Ama? No, la pacchia era già tornata per le migliaia di dipendenti Atac, l’azienda del trasporto pubblico. Sempre sotto l’alto patrocinio del Comune hanno da qualche settimana ottenuto più o meno la stessa cosa: lavorare di meno, lavorare di meno come prima. Saltate, cancellate, rimosse le ore di guida in più per gli autisti decise prima che arrivasse a guidare Atac la dirigenza grillina (a Roma guidano per un monte ore inferiore non a Milano ma…a Napoli!). Ripristinato lo straordinario come forma di pagamento di ogni sforamento di orario.

E, il meglio del meglio, premio di produzione in denaro ai dirigenti (centinaia). Premiati dunque i dirigenti e capi di un’azienda che fa il massimo di deficit, assenteismo, personale in organico e il minimo di produttività, efficienza, trasporto reale (chiedere ai romani dei loro bus e metro).

Quindi Ama non è un caso, Ama e Atac insieme mostrano che è uno stile, una scelta di governo, un metodo che finalmente si delinea e staglia alla faccia di tutti coloro che dicono Raggi non sappia che fare e faccia sostanzialmente nulla. No, Raggi fa, eccome se fa. Fa tornare un po’ di pacchia a chi l’ha votata in maniera organizzata. Se poi questi sono i lavoratori di Ama e Atac tanto meglio. Se poi questo premia aziende e clan e lobby, anche di lavoratori, che contribuiscono a lasciare la città a piedi e con l’immondizia ovunque…la colpa è di quelli che c’erano prima!