Vaccini, cine Senato proietta propaganda ammazza bambini

di Riccardo Galli
Pubblicato il 28 Settembre 2016 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA
Vaccini, cine Senato proietta propaganda ammazza bambini

Vaccini, cine Senato proietta propaganda ammazza bambini

ROMA – Vaccini, in Italia ormai quasi una calamità. Non una calamità naturale, tutt’altro. Un danno alla salute generale, un attacco alla salute dei bambini realizzati per crescente volontà di pubblica opinione. Una superstizione di successo quella di non vaccinare i figli. Una superstizione ammazza bambini praticata da chi crede di salvarli. Una superstizione che ha, ovviamente, i suoi cantori. Tra questi il parlamntare italiano Bartolomeo Pepe, già M5S, ora Gal. Bartolomeo Pepe non ignoto alle cronache anche per il suo tweet in memoria di Jo Cox parlamentare inglese europeista uccisa da fanatico pro Brexit. Eccolo il tweet: “Colpirne uno per educarne cento”. C’entra nulla con i vaccini ma tanto per prendere le misure al cantore (uno dei tanti) della propaganda anti vaccini.

Dunque il nostro (Bartolomeo Pepe) è riuscito ad ottenere una sala del Senato (una sala non nel Senato ma del Senato) per la proiezione il 4 di ottobre di Vaxxed from cover up catastrophe (Vaccini dalla verità nascosta alla catastrofe). Soprattutto Bartolomeo Pepe ed altri che hanno collaborato con lui sono riusciti ad ottenere l’attenzione dei media, titoli annuncio sulle home page e partecipazione di stampa all’evento come fosse un appuntamento scientifico. Anzi, meglio e di più. Nei comunicati stampa un po’ ci marciano e annunciano il pienone stampa, di certo però non inventano che per la stampa fa più “notizia” l’anti vaccino apocalittico e magico che una barbosa documentazione scientifica delle centinaia di milioni di vite appunto in vita qui e ora grazie ai vaccini.

Dunque il 4 di ottobre si proietta in una sala del Senato della Repubblica Vaxxed etc…Il film riprende, diffonde e propaganda la tesi di Andrew Wakefield secondo cui la somministrazione di un vaccino causa spesso e volentieri autismo. Il suddetto Wakefield, sorpreso a truccare i dati della ricerca in questione, fu a suo tempo radiato dalla medicina. Ma lascia indifferenti gli adepti alla nuova superstizione, anzi scalda la loro convinzione la radiazione sia la prova del complotto mondiale per vaccinare inutilmente e pericolosamente.

Ciascuno è libro di credere a ciò che vuole, anche alla superstizione invece che alla scienza. Ciascuno è libero di seguire stregoni, santoni, guru, guaritori, predicatori, aruspici…Tutti noi liberi. Ma solo fino al punto in cui la nostra libertà non dovesse diventare pericolo e danno alla libertà, salute, sicurezza altrui. Vaccini, se cala sotto una certa percentuale della popolazione il numero dei vaccinati contro una patologia, l’agente di quella patologia ricomincia a circolare tra le popolazioni. Quindi gli organismi più deboli vengono esposti al contagio. Sta qui uno dei confini della libertà di non vaccinare.

Altro confine, enorme confine, sarebbe nella realtà dei fatti. Malattie che uccidevano decine di milioni sono state cancellate o ridotte ai minimi là dove si è vaccinato: la polio, il vaiolo…Ma i nati in un mondo reso più sicuro dalle vaccinazioni l’hanno dimenticato (l’hanno mai saputo e capito?) ed ora diffidano delle vaccinazioni per i loro figli. Un po’ come accade per le libertà politiche, i nati nel mondo con più libertà politiche nella storia dell’umanità le considerano ovvie, acquisite, non bisognose di tutela quando non fastidiose e ingombranti.

Ultimo confine dovrebbe essere quello della pubblica responsabilità. E una propaganda anti vaccini in una sala in qualche modo collegabile al Senato della Repubblica è un “link” irresponsabile. Per nulla assolto dal “dibattito” che seguirà. Dibattere come opinioni l’una pari l’altra il vaccino salute e il vaccino veleno possono farlo e lo facciano se vogliono privati cittadini tra loro. Ma con il mezzo timbro di una istituzione alla propaganda anti vaccini si varca il confine appunto della irresponsabilità. Sarà anche solo un equivoco quella sala, quel Senato accostato, sia pure solo come ospitante, agli anti vaccini. Un equivoco da sciogliere e revocare prima del 4 di ottobre.

Detto fatto.  Informa l’agenzia Ansa delle 14:52 che “l’iniziativa del senatore Pepe, compresa la proiezione di parti del film documentario VAXXED, non ha in alcun modo il patrocino del Senato”.