I ricchi del mondo sono sempre più ricchi. Ricchi a miliardi, nonostante il covid. Sono addirittura in aumento. Per quasi tutti noi, il coronavirus è una disgrazia globale. Una Apocalisse universale. Un pozzo nero che ingoia soldi, risparmi di una vita, speranze. Ma all’altro estremo, c’è addirittura chi ne ha tratto vantaggio, oltre le multinazionali farmaceutiche. Sono i miliardari, noti e meno noti.
Anzi, gli uomini d’oro sono in aumento. Se ne sono aggiunti 660. Ora nel mondo si contano 2.755 super paperoni. Insieme possiedono un patrimonio totale di 13,1 trilioni di dollari .
L’anno scorso ammontava a “ soli “ 8 trilioni. È proprio vero quel che dicono i nostri vecchi: “I soldi fanno i soldi”. Forbes lo ha certificato nel suo rapporto annuale, il “World‘s Billlionaires 2021“. La rivista americana ha evidenziato un dato emerso anche dagli studi della Oxfam. La Ong che dal 1942 opera in oltre 90 Paesi con un solo scopo. Ridurre la fame nel mondo.
A livello internazionale la Oxfam conta sul supporto di grandi personalità come l’economista e filosofo indiano Amartya Kumar Sen, docente presso la prestigiosa Harvard University, premio Nobel nel 1998. Ha scritto: “Lo sviluppo economico non coincide più con un aumento del reddito ma con aumento della qualità della vita“. Giusto. Forbes, la prestigiosa rivista statunitense che opera nel New Jersey (e dal 1917 è una sorta di Bibbia delle classifiche economiche e finanziarie), ha fatto il punto sulla scalata dei nuovi e vecchi paperoni rivelando dati curiosi. Taluni anche inattesi, sorprendenti. Altri francamente prevedibili. Ecco i più significativi:
1) Pechino batte New York 100 a 93. La capitale della Cina ha superato nel numero dei miliardari quella che è considerata la capitale del mondo. Al primo posto c’è Zhang Yiming, 38 anni, proprietario della holding che controlla Tik Tok, social network cinese lanciato nel settembre 2016. Oggi gli utenti sono un miliardo in tutto il mondo.
2) L’anno della pandemia ha prodotto 660 nuovi miliardari tra cui va citata la splendida Kim Kardashian, 40 anni, attrice e influencer che ha costruito la sua fortuna in tv con i cosmetici. È miliardaria senza fare (quasi) niente.
3) Jeff Bezos, 57 anni, il re delle vendite online. È il fondatore e presidente di Amazon, la più grande società di commercio elettronico al mondo. Nel suo carnet anche la proprietà del Washington Post. Ha messo in fila Elon Musk, 49 anni , sudafricano, naturalizzato statunitense (con cittadinanza canadese). Gran capo di Tesla Motors , azienda specializzata nella produzione di auto elettriche, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico. Un imprenditore visionario, mai fermo. Adesso si è messo in testa di costruire su 850 ettari uno stabilimento da un miliardo di dollari. Ad Austin, capitale del Texas. Per una “gigafactory“ che intende assumere 10.000 persone entro il 2022.
4) Terzo posto per Bernard Arnault, 72 anni, francese di Roubaix, il re del lusso, con patrimonio di 164 miliardi di dollari. La sua azienda è prima sia in Francia che in Europa, terza a livello mondiale.
5) E Bill Gates, il fondatore di Microsoft, per anni in vetta alla classifica? Niente da fare. Scivola fuori dal podio con “soli“ 124 miliardi. Ma anche il suo patrimonio è cresciuto nell’ultimo anno.
Ma ci sono pure i retrocessi di gran fama come Donald Trump e il leggendario cestista Michael Jordan.
L’ex presidente degli Stati Uniti, 74 anni, è calato nella classifica dei paperoni di quasi 300 posti. Il tycoon avrebbe bruciato 1,1 miliardi dal 2017 ad oggi. Michael Jordan, il Pelé del basket – leggenda dei Chicago Bulls, oro in due Olimpiadi ( Los Angeles 1984, Barcellona 1992 ) – rimane tra i 1.500 uomini più ricchi del pianeta. Ma nell’ultimo anno, sempre secondo Forbes, avrebbe perso 500 milioni di dollari. Il suo patrimonio è diminuito del 24%. Non invece la sua fama sportiva. Merito di tanti record, a cominciare dai 63 punti realizzati ai playoff del 1985 contro i Boston Celtics di Larry Bird. La sua migliore prestazione di sempre. Record ancora imbattuto.
Un solo italiano nella Top 10. È Leonardo Del Vecchio , 85 anni, milanese, fondatore e presidente della Luxottica (80.000 dipendenti, 9.000 negozi), la più grande holding produttrice e venditrice mondiale di occhiali e lenti.
Il patrimonio di Del Vecchio è salito di 24,2 miliardi di dollari scalzando Giovanni Ferrero (che avendo la residenza in Belgio non è presente nella lista dei 46 miliardari italiani. Comunque resta l’italiano più ricco al mondo e settimo in Europa. La Ferrero – multinazionale italiana con sede in Lussemburgo – è pure tra i marchi più affidabili e con migliore reputazione al mondo (primo brand italiano della lista).
Seguono Del Vecchio la famiglia Landini Aleotti (gruppo farmaceutico Menarini), Giorgio Armani che supera di cinque posizioni Silvio Berlusconi, 327esimo con 7,6 miliardi.