Rifiuti Roma: Raggi contro topi e serpenti. E le cavallette?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Luglio 2016 - 14:47 OLTRE 6 MESI FA
Rifiuti Roma: Raggi contro topi e serpenti. E le cavallette?

Rifiuti Roma: Raggi contro topi e serpenti. E le cavallette?

ROMA – Rifiuti Roma: Raggi contro topi e serpenti. E le cavallette? I topi a Roma, due a testa a spanne, ingrassano a vista d’occhio, più precisamente sotto gli occhi dei ragazzini di Tor Bella Monaca che per ingannare il tempo si divertono a contarli. La neo-sindaco Virginia Raggi si è precipitata a Torbella promettendo tolleranza zero – non contro i topi – con chi sporca la città, intendendo multe più severe. E videosorveglianza capillare (60mila cassonetti=60mila telecamere?). E magari incentivi alla delazione per chi sfora con la differenziata?

Tolleranza zero anche con gli operatori Ama, di cui oggi ha visitato l’impianto di trattamento rifiuti a Rocca Cencia, descritto come un luogo poco o niente produttivo e dove si lavora perfino in condizioni di insicurezza: peccato che la partecipata più vituperata d’Occidente è una società senza testa, decapitata dei vertici in attesa che Raggi e giunta si mettano comodi.

Come non  citare quei gabbiani che volteggiano affamati sui cumuli di immondizia che – sarà da dopo Marino? – hanno messo su becchi e ali da bulli rapaci? Per non parlare dei cinghiali a Monte Mario! Tra le emergenze animali prossime venture Raggi è costretta a menzionare anche quella dei serpenti: “Affronteremo anche quella, ma ci vuole una risposta organica”. Organica, e ci mancherebbe (perché risalgono alla mente vecchie tribune elettorali con Forlani, Piccoli e compagnia?).

Sicuro che la prossima emergenza – perché entro mercoledì la città pulita e immune dalle bestie è una promessa che nemmeno Wonder Raggi può mantenere –  saranno, perché no, le cavallette, quelle evocate da John Belushi nei Blues Brothers per difendersi dalla moglie che lo bracca col bazooka. A meno che non si voglia ripiegare sulle più economiche zanzare tigre. Per dar fastidio, danno fastidio.