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Giorgia Meloni e la spartizione dei ministeri: gli appetiti dei partiti contro l'interesse degli italiani, chiediamo una buona amministrazione, non ci importano serie A e B

di Salvatore Sfrecola
Pubblicato il 16 Ottobre 2022 - 09:10 OLTRE 6 MESI FA
Giorgia Meloni e la spartizione dei ministeri: gli appetiti dei partiti contro l'interesse degli italiani

Giorgia Meloni e la spartizione dei ministeri: gli appetiti dei partiti contro l’interesse degli italiani

Giorgia Meloni alle prese con la spartizione dei ministeri: gli appetiti dei partiti contro l’interesse degli italiani.

Era da immaginarlo, scrive Salvatore Sfrecola in questo articolo pubblicato sul suo blog Un sogno italiano. Sconfitti o ridimensionati nelle urne, Lega e Forza Italia avrebbero cercato di far valere l’apporto necessario dei loro parlamentari nella scelta dei Presidenti delle Camere.

Per incominciare. Perché, anche nella formazione del Governo vogliono dire la loro per garantirsi alcune poltrone, quelle ritenute più funzionali alle esigenze del proprio elettorato o loro personali.

Giorgia Meloni e le pretese di Lega e Forza Italia

Per cui la Lega insiste per avere il Ministero dell’Interno per soddisfare le aspettative di contenimento dell’immigrazione clandestina. E non solo, perché l’ordine pubblico, che i cittadini sentono come precario, è di rilevante importanza politica per il Centrodestra, 

Forza Italia punta alla Giustizia, perenne ossessione di Berlusconi ancora sotto processo. Colui che, nel 1994, aveva proposto al Presidente della Repubblica, ricevendone un opportuno divieto, di portare al ministero di via Arenula Cesare Previti, il proprio avvocato.

Questi desiderata Giorgia Meloni deve riuscire a dominare rivendicando il suo ruolo perché, se i voti di Lega e Forza Italia sono essenziali per la tenuta del governo, non è dubbio che il ritorno al Governo di questi partiti sia conseguenza del successo di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia che ha trascinato l’intera coalizione, anche sottraendo consensi agli altri due.

Un Governo azzoppato è a rischio

Anzi, dovrebbe essere questa innegabile realtà a dosare le richieste di Lega e Forza Italia nella consapevolezza che un governo che parta azzoppato rischia di far franare l’intera coalizione.

È stato un passaggio delicato quello della elezione dei presidenti di Senato e Camera. Sarà delicato quello ulteriore della formazione del Governo. L’inserimento di personaggi di modesta levatura politica, pur proposti per comprensibile esigenza dei partiti, non è una risposta adeguata all’impegno che l’elettorato chiede alla coalizione.

Anche l’idea che esistano ministeri di serie A e di serie B è un errore prospettico e una inadeguata valutazione degli effetti che sui cittadini e sulle imprese sono destinati ad avere i singoli comparti della Pubblica Amministrazione. Perché se è indubbio che il Ministero dell’economia e delle finanze è al centro della politica del Governo non meno importanti sono, per fare un esempio, il ministero delle risorse agricole o quello del turismo, che interessano comparti rilevanti dell’economia nazionale.

Con la conseguenza che un buon ministro, anche assegnato nella ripartizione delle amministrazioni ad una ritenuta di serie B, se capace, potrà avere successo e contribuire all’economia del Paese ed alla sua crescita, con effetti benefici sul PIL e sull’occupazione.