Ciclisti morti e feriti: blog del mezzo di trasporto più pericoloso al mondo

di Sergio Carli
Pubblicato il 16 Maggio 2012 - 23:54| Aggiornato il 1 Gennaio 2013 OLTRE 6 MESI FA

Continua ad aumentare il tragico bilancio dei ciclisti morti sulle strade italiane, mentre continua l’avanzata dei ciclisti che circolano senza regole nelle strade dei centri urbani.

Gli ultimi dati che sono stati da poco resi disponibili sono quelli del 2011, anno in cui sono state registrate 282 morti di ciclisti contro i 263 del 2010.

In base all’ultimo rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali, i ciclisti costituiscono l’unico tipo di mobilità che ha visto un incremento nelle morti, contro una generale tendenza alla diminuzione.

Dopo le incaute aperture del Ministero dei trasporti ai ciclisti sulla possibilità di andare contromano nel centro delle città italiane, i ciclisti sono diventati ancor più pericolosi e minacciosi.

Pericolosi per gli altri, pericolosi per sé stessi e i loro bambini. Lo spettacolo più penoso cui si assiste spesso è quello di ciclisti, uomini e donne, che hanno fatto aggiungere uno e anche due seggiolini per i bambini. Felici, appassionati, anche parlando al telefonino, tutti senza casco sobbalzando sul pavé. Possibile che in un Paese dove si sono inventati anche il Garante dei bambini, non ci sia una autorità militare o civile che li arresti e un tribunale che gli levi la patria potestà?

Si sono anche ritrovati a migliaia in piazza a Roma, a fine aprile, per chiedere non solo di andare contromano ma anche piste ciclabili.

Riscaldati dal sole di primavera, hanno invaso come cavallette strade e piazze a stormi rendendo difficile camminare. Domenica 13 maggio Roma era un rischio andare per strada. Nelle strade del centro storico migliaia di ciclisti si aggiravano, incerti quanto spericolati, senza caschi, spesso barcollanti su sampietrini sconnessi: quel pavé che è la maledizione dei ciclisti professionisti nella classica corsa Parigi – Roubaix veniva affrontato dagli incauti senza nessun senso del rischio, per sé e per i pedoni.

Molti dei ciclisti venivano da altre città, i più dalla periferia: apparivano tutti alle prime esperienze con quel mezzo quanto meno su quel tipo di fondo stradale. Quindi alla scarsa capacità di stare in equilibrio sul sellino si aggiungeva l’assoluta mancanza di conoscenza del territorio, con svolte, contro svolte, evoluzioni.

Succedeva al Ghetto affollato di gente, succedeva al Pantheon pieno di folla, succedeva a piazza del Popolo dove i pedoni si sentivano come capitati in mezzo a una tempesta di meteoriti impazzite: la piazza, sottratta alle auto per estetismi un po’ reazionari era attraversata da stelle filanti di biciclette in tutte le direzioni, cui si infammezzavano, ancora più pericolosi, quei mezzi a due ruote, chiamati segway o personal transporter, su cui il conducente sta in piedi in un equilibrio precario e che sono stati incautamente equiparati dall’ineffabile Ministero come “pedoni”. Ha scritto un Pindaro alcuni anni fa su Repubblica che quell’attrezzo “può quindi camminare in strada, sul marciapiede, entrare nei negozi e nei locali pubblici, prendere l’ascensore e l’autobus senza nessuna limitazione”. Sono in realtà autentiche mine vaganti, perché andarci sopra appare ancor più difficile e rischioso che andare in bicicletta.

Durante i giorni feriali, i ciclisti sono meno numerosi ma più protervi, perché conoscono le strade e spesso i percorsi sono abituali e vanno quasi a occhi chiusi: spesso, se non proprio con gli occhi chiusi, col telefonino all’orecchio questo sì.

Si sta ormai creando una differenza profonda tra i cittadini normali, quelli che vanno in auto, sono i bersagli preferiti delle multe, e quelli che vanno in bicicletta, del tutto incontrollabili: non hanno targa che permetta di indentificarli, nessun vigile avrebbe mai il coraggio di fermarne uno, rischiando di fargli mali e rovinandosi la vita. Anzi è successo di recente, a un incrocio a Roma, che una donna in bicicletta sia andata contro un vigile passando a semaforo rosso e che il vigile le abbia chiesto scusa per averla ostacolata.

Di solito i ciclisti sfrecciano nel traffico con l’agilità dei motorini, il cui rapporto con la legalità è abbastanza precario ma che l’obbligo di targa riconduce nell’ambito della tracciabilità. Ma rispetto ai possessori di motorini, i ciclisti non devono sottostare a nessun obbligo di sicurezza, come il casco.

Questo blog ospita le notizie che, dall’inizio del 2012, siamo riusciti a raccogliere su incidenti che hanno coinvolto delle biciclette. Speriamo sia di monito a chi ha scelto di trattare la materia con superficialità e approssimazione e anche a chi, con incoscienza, preferisce la bicicletta per spostarsi in città.

A fare danno, il 14 maggio ci si è messo anche il presidente del Consiglio Mario Monti, il quale ha inviato a salvaiciclisti questo messaggio: “Come già fatto in Europa, finanziando diversi progetti legati alle piste ciclabili, anche in Italia è necessario riservare maggiore attenzione alla ‘mobilità leggera’. In questo senso il governo è impegnato a favorire politiche di mobilità sostenibile, anche con l’obiettivo di ridurre il tasso di incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti”.

“Prima che Presidente del Consiglio sono stato un appassionato di ciclismo e un cicloamatore io stesso. Anche se non ho più, come un tempo, l’opportunità di muovermi in bicicletta come vorrei, conosco le problematiche che devono affrontare coloro che utilizzano la bicicletta per muoversi, soprattutto nelle grandi città. La bicicletta è un mezzo di trasporto ‘intelligente’, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale, sia a livello economico, dato che riduce sensibilmente i costi legati alla mobilità urbana, sia, aspetto non meno rilevante, per la salute degli individui.

“Mi rendo tuttavia conto che molto resta ancora da fare. Vi incoraggio dunque ad andare avanti, oserei dire a ‘pedalare’, per attirare l’attenzione su quanto si può fare a tutti i livelli per migliorare le condizioni di mobilità di chi usa la bicicletta per muoversi in città”. Il messaggio è stato pubblicato sul sito dell’associazione”.

Questa notizia Ansa del 15 marzo 2012 deve fare riflettere:

INCIDENTI STRADALI: OGNI GIORNO 38 CICLISTI COINVOLTI

Ogni giorno in Italia 38 ciclisti rimangono coinvolti in incidenti stradali. I casi si concentrano soprattutto in Lombardia (10 incidenti di media al giorno), Emilia Romagna (8) e Veneto (5). Lo afferma un’indagine di Das, compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale. Sulla base di serie di dati, Das ha stabilito che l’Emilia Romagna è la regione italiana con il maggior numero di sinistri con ciclisti coinvolti in rapporto alla popolazione (1 ogni 1.341 abitanti). Nel 2010 la regione ha fatto registrare 3.024 incidenti in cui sono state coinvolte biciclette. Il picco di incidenti in Emilia Romagna era stato raggiunto nel 2008, con quasi 3.117 episodi. Il Veneto con 2.008 incidenti di ciclisti nel 2010 (1 ogni 2.261 abitanti) è la seconda regione per frequenza di questi sinistri, seguita dalla Lombardia: 3.785 incidenti, uno ogni 2.410 abitanti. Nell’ultimo decennio il 2007 è stato l’anno peggiore sia per il Veneto (2.194) che per la Lombardia (4.043). La Toscana, sempre nel 2010, è risultata la quarta regione per numero di incidenti: 1 ogni 3.096 abitanti (1.112 sinistri). I ciclisti coinvolti in incidenti stradali sono tanti anche in Friuli Venezia Giulia (362 sinistri, 1 ogni 3.137 abitanti) e Piemonte che ha registrato nel 2010 889 sinistri, il livello più alto dal 2001 (1 ogni 4.625 abitanti). A livello nazionale gli incidenti totali che hanno interessato le biciclette sono cresciuti del 24% negli ultimi dieci anni, salendo da 11.155 del 2001 ai 13.869 del 2010.

18/05/2012

IL SELLINO DELLA BICICLETTA FA MALE AI GENITALI DELLE DONNE

Secondo uno studio fatto dall’Università di Yale pubblicato dal Journal of Sexual Medicine e riportato dall’Huffington Post, stare a lungo sul sellino fa diminuire la sensibilità dei genitali femminili. In particolare, secondo lo studio, sono a rischio soprattutto le donne che vanno su biciclette in cui il manubrio si trova a livello più basso del sellino. Questo perché la posizione aumenta la pressione sui nervi e i vasi sanguigni che circondano gli organi genitali.

17/05/2012

PRATO. CICLISTA SOTTO CAMION, MORTO

PRATO – Un camion, condotto da P.F., residente a Prato, ha investito M.F.D, 67 anni, anche lui residente a Prato, in sella ad una bicicletta. Il ciclista è finito sotto le ruote del camion, che lo ha trascinato per qualche metro. Il ciclista è morto sul colpo. L’incidente si è svolto a Prato, verso mezzogiorno, alla rotatoria tra via Leonardo Da Vinci e via Berlinguer, nel punto dove si dirama lo svincolo che porta al casello autostradale di Prato est.

17/05/2012

GAETA, INCIDENTE SUL LUNGOMARE, CADE CICLISTA, GRAVE

GAETA – Un ciclista di 38 anni che pedalava alle 8 del mattino sul lungomare Caboto a Gaeta, è caduto andando a urtare contro un palo di un’insegna pubblicitaria. Ora è ricoverato all’ospedale Dono Svizzero di Formia in gravi condizioni.

16/05/2012  

SCONTRO CON AUTO. CICLISTA MUORE A MAZARA DEL VALLO

MAZARA DEL VALLO – Un ciclista di 53 anni, Antonello Asaro, è morto nello scontro con un’auto, all’incrocio tra le vie Tonnarella e Capo Feto, a Mazara del Vallo. L’uomo, sposato, padre di due figlie, lavorava in un colorificio. Faceva parte dell’associazione sportiva ‘Ciclosport Mazara’. Asaro è stato sbalzato dalla bici e il suo corpo è finito in un vigneto ai bordi della strada. Il ciclista è morto sul colpo.

 14/05/2012

DONNA AGGREDISCE CICLISTA: RALLENTAVA IL TRAFFICO DELLE AUTO 

BIBURY (REGNO UNITO) – Una donna ha aggredito un ciclista che stava pedalando in una strada di campagna vicino a Bibury, nella contea inglese di Gloucestershire.

La donna ha fermato il ciclista, lo ha strattonato e preso a calci: la colpa dell’uomo era quella di aver rallentato con la sua bici le auto che si trovavano dietro di lui. La polizia ha rintracciato questo video su YouTube lo ha diffuso nella speranza che possa essere utile a rintracciare le persone coinvolte nella rissa, avvenuta alle 12,30 di sabato 28 gennaio.

12/05/2012

AUTO INVESTE GRUPPO CICLISTI, UN MORTO

BERGAMO – Un ciclista e’ morto oggi intorno alle 12.30 a Caravaggio (Bergamo), dopo che un’automobile ha urtato un gruppo di corridori amatoriali che stavano percorrendo la strada statale Rivoltana. La tragedia si e’ consumata in prossimita’ di una rotonda; l’automobilista stava percorrendo la statale da Calvenzano verso il centro abitato di Caravaggio, quando ha investito il gruppo di ciclisti, tutti di eta’ compresa tra i 50 e i 60 anni. Uno di loro – di cui ancora non si conoscono le generalita’ – e’ morto sul colpo. Gli altri sono stati soccorsi e portati in ospedale. La vittima e’ un milanese di 59 anni, Claudio Raccagni, residente a Bresso (Milano). L’uomo viaggiava in testa a un piccolo plotone di corridori ed e’ stato centrato in pieno dall’auto, che dopo l’urto si e’ ribaltata sulla carreggiata. L’incidente e’ avvenuto in un tratto di strada statale a senso unico alternato. Il ciclista e’ morto sul colpo; un altro e’ caduto, ferendosi a un braccio. Feriti in maniera non grave anche i due occupanti dell’auto, tra cui il conducente, un 51enne di Urgnano (Bergamo).

12/05/2012

SCOOTER CONTRO BICI, DUE FERITI

GENOVA – Poco prima delle 10, incidente stradale nel tratto finale di corso Italia, all’altezza della chiesa di Boccadasse: secondo le prime informazioni, a scontrarsi sarebbero stati uno scooter e una bicicletta, condotti da due uomini. Sul posto è intervenuta rapidamente un’ambulanza del 118 di Genova, ed entrambe le persone sono state portate in “codice giallo” (media gravità) all’ospedale San Martino. Resta da ricostruire la dinamica esatta dell’incidente.

10/05/2012 

Ciclisti 3 Automobilisti 0, ovvero le bici stracciano le macchine in un alleycat urbana

Il sito bicisnob.com, sostiene trionfalmente: “I ciclisti stracciano i mezzi a motore su un percorso urbano. Tempi di percorrenza analoghi per tre auto che rispettano tre diversi limiti di velocità: 30, 40 e 50 kmh”.

Non si dice se le biciclette hanno seguito l’identico percorso delle auto o se hanno utilizzato scorciatoie tipo andare contro mano.

 09/05/2012 

UBRIACO ALLA GUIDA: CICLISTA UCCISA VICINO FORLI’

RAVENNA – Una donna cinese di 43 anni che procedeva in sella a una bicicletta è morta sul colpo, travolta da un’auto condotta da un 35enne forlivese, risultato poi avere un tasso alcolico di 0,78, superiore al limite di legge di 0,50. L’incidente è accaduto attorno alle 22 di ieri sulla Ravegnana, la strada che collega Forlì a Ravenna, all’altezza dell’abitato di Durazzanino, sul confine fra le due province.

La donna, in compagnia del marito su un’altra bicicletta, ha tentato di attraversare la strada, dirigendosi verso Forlì, dopo avere superato, su un ponte ciclopedonale, il corso del fiume Montone che corre parallelo alla Ravegnana. Ma in quel momento alle spalle della coppia di ciclisti è sopraggiunta una Daewoo Matiz, diretta anch’essa verso Forlì, che dopo aver sfiorato il marito, ha travolto in pieno la donna.

L’urto, violentissimo, ha proiettato la donna contro i montanti del tetto della vettura, provocandole ferite al capo che ne hanno causato la morte all’istante. I successivi accertamenti della polizia municipale hanno accertato lo stato d’ebbrezza del conducente dell’auto.

04/05/2012 –

INCIDENTI STRADALI: MORTO CICLISTA INVESTITO DA AUTO PIRATA

CERIGNOLA (FOGGIA)  – Un uomo di 33 anni, Salvatore Stranetti, di Barletta, è morto investito da un’auto, il cui conducente è poi fuggito, mentre era sulla sua bicicletta e percorreva la strada statale 16, nel tratto che collega Cerignola a San Ferdinando di Puglia.

L’uomo, secondo quanto hanno accertato gli agenti della polizia stradale che indagano sull’incidente, è stato tamponato violentemente da un’auto il cui conducente non si è fermato a soccorrerlo ed è fuggito. A nulla è valso l’intervento degli operatori del 118 che hanno provveduto a trasportare il ciclista nell’ospedale di Barletta: il 33enne e’ morto durante il tragitto. L’investitore, che al momento ha fatto perdere le sue tracce, è ricercato.

30/04/2012

 UCCIDE CICLISTA E TORNA SUL POSTO, DENUNCIATO

CREMONA – Un automobilista ha investito e ucciso, questa sera a Casalmaggiore (Cremona), un ciclista abbandonandolo ferito in un fosso. E’ tornato a casa dove ha lasciato la fidanzata, rimasta lievemente contusa alla testa, ha cambiato automobile ed e’ tornato sul luogo dell’incidente, dove e’ stato riconosciuto da testimoni e denunciato. Il test alcolemico ha dato risultato negativo. L’uomo, G.N. di 36 anni, ha ammesso le proprie responsabilita’, ma ha sostenuto di non essersi accorto di quanto accaduto: ha appreso in diretta dai carabinieri che l’uomo da lui colpito, del quale non si conosce ancora l’identita’ perche’ non aveva documenti addosso, e’ arrivato senza vita all’ospedale maggiore di Cremona. L’incidente e’ avvenuto lungo la provinciale Giuseppina. L’investitore ha tamponato il ciclista, in sella ad una mountain bike mentre procedeva da Cingia verso Solarolo Rainerio, con un furgone Fiat Scudo. Scattato l’allarme, sono arrivati i soccorritori volontari e il personale dell’auto medica dell’ospedale Oglio Po. La situazione e’ apparsa subito gravissima per il ferito, un uomo sui 35-40 anni. ”Non mi sono reso conto di cio’ che era accaduto”, ha ripetuto piu’ volte l’investitore, visibilmente scosso, ai carabinieri di Scandolara Ravara.

23/04/2012

CICLISTA CONDANNATO PER GUIDA IN STATO EBBREZZA AD AREZZO

AREZZO – Un ciclista e’ stato condannato per guida in stato di ebbrezza. L’uomo, un settantaquattrenne originario di Catanzaro ma residente ad Arezzo, era in sella alla sua bicicletta quando e’ andato a sbattere contro un’auto parcheggiata lungo la strada rimanendo incastrato nell’abitacolo della vettura danneggiata. Sul posto per i soccorsi, oltre al 118, sono intervenuti i vigili urbani che hanno accompagnato il ferito al pronto soccorso. Una volta visitato e’ emerso che l’uomo aveva un tasso alcolemico pari a 2,27, un vero e proprio record. A quel punto e’ scattata per lui la contestazione di guida in stato di ebbrezza aggravata dall’aver commesso un incidente. L’episodio risale alla fine del 2010 ma e’ stato rievocato in aula davanti al pm Bernardo Albergotti e al giudice Pierpaolo Ponticelli. Quest’ultimo, in base all’articolo 186 del codice della strada, ha condannato l’imputato a otto mesi e a una multa di 2000 euro. L’uomo ha evitato il ritiro della patente perche’ non serve per condurre la bicicletta.

23/04/2012  

INCIDENTI STRADALI: CICLISTA INVESTITO A ROMA, E’ GRAVE

ROMA – Un ciclista romano e’ in gravi condizioni dopo essere stato investito da un’auto ieri sera nella Capitale, in zona Tuscolana. L’episodio e’ avvenuto intorno alle 22 di ieri, in via Calpurnio Fiamma. L’investitore si e’ fermato per prestare i soccorsi all’uomo, che e’ stato trasportato in codice rosso in ospedale.

14/04/2012

Ciclisti in città. In crescita gli infortuni gravi: dagli scontri con auto più probabili traumi alla testa, le emorragie causa più frequente di decesso

Una ricerca, pubblicata sull’Emergency Medicine Journal, è stata condotta a Londra registrando per sei anni tutti gli accessi dei ciclisti urbani al pronto soccorso del Royal London Hospital, così da valutare tipo di ferite ed esiti degli incidenti, 265 in tutto.

Nel corso dei sei anni il numero di infortuni gravi ha continuato ad aumentare. Nella maggior parte dei casi i ciclisti sono investiti dalle auto e il risultato è un trauma cranico, la maggioranza se la cava con un giorno di ospedale: il tasso di mortalità dopo incidenti con le auto si aggira attorno al 6 per cento.

Ben diversa è la storia quando un ciclista urta n camioncino o un altro mezzo pesante: le conseguenze sono ben più gravi; i traumi riguardano più spesso il torace, l’addome e il bacino, ma soprattutto sono più spesso letal. La mortalità infatti è di circa il 21 per cento, la permanenza media in ospedale si allunga fino a 12 giorni.

Quando un ciclista muore a seguito di un incidente stradale, quasi sempre la causa è un’emorragia interna che non si riesce a controllare; inoltre, in un caso su quattro le vittime mostrano deficit e problemi nella coagulazione del sangue. (Da Elena Meli, Corriere.it).

09/03/2012

ROMA, MUORE UNA CICLISTA INVESTITA DA UNA SMART

Una ciclista di 22 anni, Alice Di Pietro, è morta dopo essere stata investita da un’auto a Roma, in via Salaria intorno alle 14. L’incidente e’ avvenuto al chilometro 13,5, all’altezza del ponte del raccordo del Raccordo anulare. A quanto si e’ appreso, ad investirla e’ stata una donna a bordo di una Smart, che sarebbe passata con il rosso mentre la vittima stava attraversando sulle strisce. L’investitrice, risultata negativa all’alcoltest e al narcotest, si e’ fermata per prestare i soccorsi. La 22/enne era stata soccorsa dal 118 e trasportata all’ospedale Sant’Andrea, dove e’ morta poco dopo.

23/02/2012

Record di ciclisti morti in incidenti: sono 28 in due mesi, il doppio rispetto all’anno scorso

MODENA – Ventotto ciclisti uccisi nel 2012 fino al 20 febbraio, il doppio rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, quando i morti erano stati 16. Trenta ciclisti uccisi e i sindaci stanno a guardare.

La strage ha inizio a Lodi, il giorno di Capodanno. Gianfranco Zaini, 52 anni, viene travolto da una Renault Clio. Poi altri morti nel cremonese e a Ravenna. E altri ancora in ogni parte d’Italia sia nelle città – a Modena, Parma, Ferrara, Lecce, Rovigo, Milano… – sia in Comuni più piccoli del foggiano o del cuneese, del bresciano o del varesotto. (Dal Resto del Carlino).

 

17/02/2012

INCIDENTI STRADALI: CICLISTA UCCISO A MILANO DA UN CAMION

MILANO – Un uomo di 70 anni e’ stato travolto e ucciso da un camion mentre stava percorrendo con la sua bicicletta piazza Belfanti a Milano. L’incidente e’ avvenuto alle 10.27. Inutile l’intervento del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso del ciclista. Sul posto ci sono gli agenti della Polizia locale che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente.

16/02/2012

ANZIANO CICLISTA TRAVOLTO E UCCISO IN POLESINE

ROVIGO – Un anziano ciclista e’ stato travolto ed ucciso da un veicolo il cui conducente si e’ poi dato alla fuga senza prestare soccorso. E’ accaduto, questa sera, a Loreo (Rovigo) lungo la strada provinciale che attraversa la cittadina del polesine. L’incidente e’ stato visto da dei passanti che hanno chiamato i sanitari del Suem 118 e i carabinieri. Per le ferite riportate l’anziano – di cui al momento non si conosce l’identita’ – e’ morto all’istante. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri per risalire all’investitore.

12/02/2012

LADISPOLI, FURGONE UCCIDE CICLISTA SULLA VIA AURELIA

ROMA – Un ciclista e’ stato travolto ed ucciso da un furgone sulla via Aurelia. L’incidente stradale e’ avvenuto nel territorio del comune di Ladispoli al chilometro 37,400, dove e’ stato provvisoriamente istituito un senso unico alternato sulla strada statale. Lo comunica, in una nota, l’Anas spiegando che il ciclista ”viaggiava in direzione di Civitavecchia ed e’ stato investito da un furgone che transitava in direzione opposta, per cause ancora in corso di accertamento”. E’ intervenuto personale dell’Anas e della Polizia Stradale impegnato nel ripristino della normale viabilita’.

29/01/2012
CICLISTA MUORE NEL VARESOTTO, SI CERCA AUTO

VARESE – Sono in corso le indagini dei carabinieri per identificare un automobilista che, la scorsa notte, ha travolto e ucciso un ciclista a Olgiate Olona, nel Varesotto. L’uomo, 53 anni, attorno alle 3.20 e’ stato ritrovato riverso a terra in via Roma da un passante, che ha chiamato il 118, ed e’ morto poco dopo il trasporto all’ospedale di Busto Arsizio. La sua bicicletta, a causa dell’impatto, e’ stata sbalzata a diversi metri di distanza. I carabinieri stanno cercando di ricostruire la dinamica e di risalire all’auto attraverso i filmati delle telecamere di videosorveglianza nella zona, e stanno cercando testimoni che possano aver assistito all’incidente.

18/01/2012

POSITIVO AD ALCOL, TRAVOLGE CICLISTA

FOGGIA – Un ciclista di 74 anni, Nicandro Ferrandino, di San Nicandro Garganico, e’ stato travolto e ucciso da un automobilista, mentre percorreva la strada provinciale che conduce a Torre Mileto. L’investitore e’ un operaio, di 24 anni, che – a quanto si e’ saputo – sarebbe risultato positivo all’alcol test: il giovane ha perso il controllo della sua auto, una Seat, e ha invaso la opposta corsia di marcia, travolgendo l’anziano ciclista. L’operaio, dopo l’incidente, si e’ fermato a tentare di soccorrere il ciclista e a chiamare il 118. E’ stato denunciato in stato di liberta’ con l’accusa di omicidio colposo.

05/01/2012

GIOVANE CICLISTA CADE E VIENE TRAVOLTO

VITERBO – E’ una promessa del ciclismo nazionale il ragazzo siciliano di 16 anni rimasto gravemente ferito ieri pomeriggio in un incidente stradale avvenuto alla periferia di Viterbo. Si tratta di Giovanni Tumino, atleta della Libertas Ibla di Ragusa. Recentemente si e’ aggiudicato per distacco la terza edizione del ”Memorial Salvatore Rametta” di ciclismo, gara riservata alla categoria Allievi, disputata a Noto (Siracusa). Tumino si trovava a Viterbo per allenamenti. Ieri, mentre percorreva una strada secondaria alla periferia della citta’, e’ improvvisamente caduto sull’asfalto, invadendo la corsia opposta. Proprio in quell’istante sopraggiungeva un Suv che, nonostante la frenata, non e’ riuscito ad evitarlo, travolgendolo in pieno. Il ragazzo era stato dapprima trasportato al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, ma constatata la gravita delle lesioni riportate, tra le quali alcune fratture al bacino, al femore e alla spalla, hanno disposto il suo trasferimento al policlinico Gemelli di Roma, dove e’ giunto poco dopo in elicottero. In giornata le sue condizioni sarebbero migliorate, ma la prognosi resta riservata. Tuttavia, il giovane atleta non sarebbe in pericolo di vita.