Manuela, mamma italiana: sì la Lega, ma ai figli di Bossi cosa ne viene?

di Sergio Carli
Pubblicato il 17 Ottobre 2011 - 12:40| Aggiornato il 18 Ottobre 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Manuela Marrone, una mamma italiana: sì, va bene…la Lega, ma ai miei figli cosa resta e ne viene? Il dibattito si è svolto in famiglia e il succo e l’esito della riflessione sono in parte stati svelati dallo stesso capo famiglia, Umberto Bossi. “Tutto quello che guadagno lo metto nella Lega e mia moglie mi sgrida”. Di sgridata in sgridata in famiglia si è addivenuti ad un accordo, ad un piano d’azione. Manuela Marrone, moglie del leader ma soprattutto mamma, “preoccupatissima” come la raccontano gli stessi leghisti, avrebbe sviluppato ed esternato il timore che i figli possano, sul lavoro e negli studi, essere “penalizzati” perché si chiamano Bossi il giorno in cui Bossi papà non sarà più il capo non solo della famiglia ma anche della Lega. Perciò avrebbe chiesto, e ottenuto, dal capo famiglia, papà e leader che i figli “abbiano un futuro nel partito”. Insomma che qualcosa resti in famiglia, sotto forma di un lavoro sicuro nella politica per la prole.

I figli di Manuela sono tre: Renzo, Roberto Libertà e Sirio Eridanio. Tre futuro da costruire e garantire con l’impegno e la dedizione di una mamma perché, anche in Padania, i figli sono “pezzi di cuore” come da vulgata partenopea. Oltre all’impegno e alla dedizione, mamma Manuela pare ci metta anche una robusta dose di ansia e di sospetto. Ansia che qualcuno nella Lega possa fare di ostacolo alla carriera dei figli, sospetto che qualcuno, anzi troppi nella Lega, non vogliano tener conto dei “diritti ereditari” dei figli. Di qui la sua ostilità verso chiunque nella Lega occupi posizioni e detenga potere, insomma insidi la regolare successione. Ansia e sospetto che non sono stati spenti dal fatto che Umberto abbia indicato più volte il figlio Renzo come colui che prenderà il testimone dalle sue mani e neanche dall’abitudine ormai consolidata della partecipazione di Renzo ai vertici di maggioranza e di governo. Mamma Manuela non si fida e comunque vuole controllare.

Da familiare la questione è pian piano diventata politica: restare alleati con Berlusconi sì o no e fino a quando, andare alle elezioni da soli o con il Pdl, con questa o con altra legge elettorale, rituffarsi o solo rilucidare l’identità secessionista, assumersi o no l’onore e l’onere di partecipare al risanamento delle finanze pubbliche… Tutti problemi politici della Lega che andranno affrontati però in stretto intreccio con quello che è il problema primo e principale di mamma Manuela: garantire un futuro ai figli nella Lega e vigilare che nessuno soffi il posto a Renzo “Trota”, Roberto Libertà e Sirio Eridanio.