Geoblocking: approvato regolamento per evitare discriminazioni verso i consumatori

di Sergio Cofferati
Pubblicato il 1 Marzo 2018 - 06:30| Aggiornato il 26 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Geoblocking sergio cofferati

Sergio Cofferati

Durante la seduta plenaria di febbraio a Strasburgo, il Parlamento Europeo ha approvato il regolamento recante misure volte a impedire i blocchi geografici e altre forme di discriminazione dei clienti negli acquisti online, basati sulla nazionalità, il luogo di residenza o il luogo di stabilimento nell’ambito del mercato interno.

Con tale regolamento si rendono vietate certe pratiche discriminatorie che alcuni rivenditori online erano soliti applicare ai clienti stranieri. Si tratta, ad esempio, del rifiuto di vendita dei prodotti per i consumatori di alcuni specifici Stati membri, della previsione di diverse condizioni a seconda della nazionalità o del luogo di residenza dell’acquirente, del reindirizzamento automatico a pagine internet che vendono in un altro Paese senza l’accordo del cliente o del rifiuto di accettare il pagamento tramite carte di credito emesse in determinati Stati europei. Con il divieto di tali prassi si allinea il mercato online alle stesse regole di quello offline su alcuni importanti aspetti, superando certe pratiche discriminatorie.

Reputo il provvedimento approvato un utile passo avanti verso l’obiettivo della creazione di un mercato unico digitale, che era palesemente contraddetto dalla presenza di alcune forme di “geoblocking”.

È importante assicurare che il mercato unico europeo abbia un forte contenuto sociale, che tuteli quindi efficacemente i diritti di lavoratori, consumatori e cittadini e ne migliori le condizioni materiali, di vita e di lavoro. Il regolamento approvato rappresenta uno strumento utile in questo senso, dal momento che garantirà maggiori scelte e possibilità ai consumatori, a prescindere dal loro paese di provenienza, ma molti altri passi avanti restano da fare per assicurare che il mercato interno rappresenti davvero uno strumento di progresso sociale per tutti i cittadini europei.